Continua al Nuovo Teatro Nuovo l’omaggio ad Annibale Ruccello con “Anna Cappelli, uno studio” che vede in scena Maria Paiato diretta da Pierpaolo Sepe.
Lo spettacolo (che rientra nell’abbonamento EraEva) debutterà in prima nazionale venerdì 4 novembre in Sala Assoli.

Il personaggio che dà il titolo all’opera appartiene a quella “gente banale, comunissima, possibilmente incline a diventare patetica, straziante” che Ruccello amava rappresentare. Sette dialoghi che vedono la protagonista, umile impiegata comunale, parlare con due personaggi fuori scena: la padrona di casa (con cui convive e su cui sfoga le sue frustrazioni) e il ragionier Tonino Scarpa (in cui Anna vede la chiave della sua realizzazione e che, pur di non perdere, farà definitivamente suo).

“Anna Cappelli” è una storia piccola, che ha come protagonista una persona comune osservata nel momento di compiere scelte atroci che potrebbero trasformarla in mostro e che Ruccello riesce a colmare di pietà. [>>]

Peppino Sansone ha 9 anni. Le sue giornate si dividono tra il mondo folle e colorato degli zii e i due genitori assenti. Riuscirà ad affrontare i problemi della sua scombinata famiglia e ad accostarsi al mondo degli adulti grazie a Gennaro, il cugino più grande morto prematuramente, che nella sua fantasia diventa un superman partenopeo.

Il film (scritto e diretto da Ivan Cotroneo e tratto dal romanzo omonimo) è interpretato da Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero De Rienzo.

In concorso al Festival del Cinema di Roma, sarà nelle sale italiane dal 4 novembre. Il cast incontrerà il pubblico giovedì 3 novembre alla Feltrinelli in Piazza dei Martiri.

Nella scala dei piccoli dolori, il trasloco viene al secondo posto in assoluto.
Prima c’è il sospetto di un tradimento. A seguire, tutto il resto. La signora Silvana ne era profondamente convinta, anche se non era mai stata tradita e aveva cambiato casa solo una volta. Ma ricordava ancora con orrore quando il suo comò era malauguratamente finito nel canale, e tutti i turisti a fotografare la scena mentre lei gridava “E’ del millesettecentocinquanta”.

Vedere Giacomo alle prese con gli scatoloni le fece riaprire quell’antica ferita, ma lui era troppo concentrato per notare qualcuno alle sue spalle.
- Ti avranno mica licenziato?
- Silvana! Cosa ci fai qui a quest’ora?
- Go d’andar dal dottore a farme dar na ricetta… E mi chiedevo se avevi tempo per un prosecco.
- Di prima mattina? Alla tua età?
- Guarda che il prosecco aiuta ad abbassare il colesterolo.
- Certo. Uno al giorno, però. Ora è troppo presto e poi devo sbrigarmi, perché stanno arrivando dei clienti.
- Go capìo, ti me mandi fora da le bale.

Lui sbuffò in silenzio, le appoggiò una mano sulla spalla e l’accompagnò alle scale senza fretta. Aveva le accortezze che si usano di solito con le vecchie zie, o con i capi, quando rallenti il passo, nascondi i malumori, cerchi di essere paziente e ti fai venire la gastrite. La rassicurò che non si sarebbe trasferito a Mestre, che per lei sarebbe stato inaccettabile: non si può lasciare Venezia solo per affittare casa ai turisti, guidare le macchine e vedere le fabbriche, brontolava. E lui a darle ragione annuendo vistosamente col capo. Sarebbe passato dalla hall al primo piano. [>>]

La Cooperativa Sociale Dedalus grazie al Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi, in collaborazione con il Ministero degli Interni, avvia “Differenti Alfabeti. Pratiche di formazione, informazione e confronto per una nuova comunicazione sui flussi migratori”: un percorso formativo per operatori dei mass media locali finalizzato a migliorare la comunicazione sugli aspetti legati al fenomeno migratorio (aree della marginalità, componente irregolare, convivenze e conflitti in contesti di difficoltà urbana) spesso trattati con connotazione negativa e spettacolarizzati sui mezzi di comunicazione. [>>]

25 anni dopo la tragedia, Cristina Donadio, autrice ed interprete di “Da questo tempo e da questo luogo” (un insolito e coinvolgente omaggio al sodalizio artistico ed umano tra Annibale Ruccello e Stefano Tosi in scena fino al 30 ottobre in Sala Assoli al Nuovo Teatro Nuovo), alza coraggiosamente lo sguardo sul danno irrimediabile che, segnando come un’improvvisa ed ingiusta mutilazione la sua vita, l’ha precipitata, suo malgrado, in un lutto vissuto con rancore, intrappolata – com’era – tra un passato vissuto insieme e un futuro che ancora doveva accadere. [>>]

Prenderà il via giovedì 27 ottobre la stagione 2011/12 del Teatro Bellini con “Dignità Autonome di Prostituzione”, uno spettacolo di Luciano Melchionna, che resterà in scena fino al 13 novembre.

La casa del teatro si trasformerà, per tre settimane, nella casa chiusa dell’arte: gli spettatori per una sera si trasformeranno in avventori di un bordello dove gli attori – come vere e proprie prostitute – adescheranno o si lasceranno abbordare. A fare da mediatrice nelle trattative una strana famiglia, tenutaria della casa.

Dopo i successi riscossi a Milano e Roma e dopo aver abusato di ogni anfratto del magnifico Palazzo Paolo V a Benevento in occasione del Festival Internazionale Città Spettacolo, le cortigiane (una ventina a sera) incalzate dall’amministratore Melchionna, accoglieranno fino a tarda ora gli spettatori napoletani proponendo le loro pillole di piacere teatrale: classici come Pirandello, Dostoevskij e Shakespeare ma anche monologhi firmati dallo stesso Melchionna. [>>]

Nuovo appuntamento giovedì 27 ottobre nel salottino del Chiaja Hotel De Charme con Poetè – ciclo di letture poetiche (e non solo) infuse di teina. Claudio Finelli incontrerà Peppe Lanzetta che presenta “InferNapoli “, il suo ultimo libro edito da Garzanti.

Lanzetta (che, come afferma Roberto Saviano, “per primo ha messo viso e mani all’inferno”) racconta la parabola di Vincent Profumo: boss della camorra feroce e potente, temuto e rispettato. Appassionato di musica lirica, devoto a padre Pio, è circondato dalla moglie e dalle tre figlie MariaSole, MariaLuna e MariaStella (così battezzate in omaggio alla Callas). Tutto scorre “sanguinariamente bene” finché Vincent non si ritrova alle prese con la nuova mafia che arriva da Oriente: da quel momento di sangue ne scorrerà ancora di più… [>>]

L’Università degli Studi di Napoli”Federico II” in collaborazione con Arcigay Napoli sta conducendo la ricerca “Mind the social gap” sugli stili di vita e sui comportamenti sessuali della popolazione lgbtqie napoletana.

La ricerca, coordinata dal Prof. Fabio Corbisiero del Dipartimento di Sociologia è rivolta a tutti coloro che abitano a Napoli.

Chi volesse partecipare può scaricare il questionario (e le relative istruzioni) ed inviarlo compilato all’indirizzo msg@arcigaynapoli.org.

Prenderà il via il 21 ottobre la programmazione della Sala Assoli del Nuovo Teatro Nuovo con lo spettacolo, diretto e interpretato da Cristina Donadio, “…Da questo tempo e da questo luogo… 25 rose dopo” e che mette in scena frammenti di testi di Annibale Ruccello, Enzo Moscato, J.M. Le Clèzio, Marguerite Duras, Anna Maria Ortese.

La pièce inaugura un ciclo di spettacoli al femminile che rientrano nell’abbonamento EraEva: dal 4 al 20 novembre Maria Paiato sarà “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello nello studio di Pierpaolo Sepe. E sempre Ruccello sarà protagonista del progetto-omaggio di Massimiliano Palmese “Quattro mamme scelte a caso” (dall’8 al 18 dicembre) che vede Roberto Azzurro dirigere quattro attrici (Rosaria De Cicco, Gea Martire, Antonella Romano, Imma Villa) rievocare le mamme raccontate del drammaturgo stabiese attraverso i racconti di quattro scrittori napoletani (Alessio Arena, Luigi Romolo Carrino, Massimiliano Palmese, Massimiliano Virgili). [>>]