Ponticelli: il preside del liceo bandisce i gay dalla Giornata della Memoria
napoli. omofobia. scuola. memoriascritto da carmineu | 21 Gennaio 2010 | condividi su facebook
Rombi di tuono contro Sebastiano Pesce, il preside del liceo Calamandrei che adducendo problemi burocratici che paiono pretestuosi, ha rifiutato di includere gli omosessuali nella cerimonia per la commemorazione nella Giornata della Memoria 2010 che avrà luogo il 27 gennaio. Il liceo che fu inaugurato nel 1993 da Vera Lombardi, presidente dell’istituto Campano per la storia della Resistenza, sorge nella Municipalità 6 del Comune di Napoli, interessata con tutta l’area orientale, da profonde e rapide trasformazioni urbanistiche e dove si sono verificati fenomeni di razzismo, come l’incendio del campo ROM, saliti alla ribalta delle cronache.
“Proprio la scuola che dovrebbe essere il luogo in cui si insegna a valorizzare la cultura per le differenze e in cui viene combattuta ogni forma di discriminazione è stata oggi teatro di oscurantismo culturale” dichiara Fabrizio Sorbara, Presidente dell’Arcigay di Napoli che chiede al preside di tornare sui suoi passi o “di lasciare posto ad altri” che abbiano competenze e sensibilità necessarie al ruolo.
L’unica reazione dal mondo politico viene da Raffaele Carotenuto, capogruppo del PRC al Comune ed originario di Ponticelli, che ha inviato una lettera formale ad Alberto Bottino, Provveditore agli Studi di Napoli, con in copia Rosa Jervolino e l’Assessore alla Pubblica Istruzione del ComuneGioia Rispoli nella quale, citando la legge 211 del 2000 che ha istituito la Giornata della Memoria, dichiara
“Il dirigente probabilmente non conosce la legge ed i suoi contenuti, oltre che le finalità, come debbo supporre ignori che oltre 100 mila omosessuali furono incarcerati dai nazisti tra il 1933 ed il 1945, 60 mila condannati a pene detentive e un numero sconosciuto internati in ospedali psichiatrici. Come può un luogo di cultura e di educazione ignorare tutto ciò? Con quale livello di responsabilità etica e morale un dirigente può offendere, con una modalità omissiva, una pratica educativa come valore fondante della società di domani? Con quale credibilità?”
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Ponticelli (Na): il preside del liceo bandisce i gay dalla Giornata della Memoria.
Rombi di tuono contro Sebastiano Pesce il preside del liceo Calamandrei che ha rifiutato di includere gli omosessuali nella cerimonia per la commemorazione nella Giornata della Memoria 2010 che avrà luogo il 27 gennaio. Il liceo che fu inaugurato nel …
21 Gennaio 2010 | 10:19Leggo l’articolo sconvolto dall’assoluta falsità del suo contenuto.
21 Gennaio 2010 | 11:10Ero presente per puro caso all’incontro tra il D.S. del Calamandrei ed il giovanissimo presidente dell’Arcigay e posso assicurare che il tema era tutt’altro, e cioè se la scuola poteva o meno proporsi per ospitare l’evento, considerati i tempi ristrettissimi e il ritardo anche solo nell’informare gli organi competenti. Solo ieri,infatti, senza una richiesta preventiva da parte degli organizzatori, F. Sorbara, ex alunno del Calamandrei si è presentato accennando all’iniziativa: iniziativa che con ogni probabilità si terrà, una volta attivate alcune procedure d’urgenza che consentano ad una comunità democratica chiamata Scuola di organizzare il tutto senza rinunciare alle Regole che essa stessa insegna a rispettare. La domanda è: perchè tutto a Napoli deve rientrare nella logica dell’urgenza? perchè neanche il tavolo LGBT riconosce l’urgenza di una logica, di quelle regole cioè, del vivere civile e democratico che forse solo a Scuola ci ostiniamo a rispettare ed insegnare? in fondo, la giornata della memoria poteva essere programmata ed avremmo ottenuto lo stesso obbiettivo senza ricorrere al ricatto “o la fai come diciamo noi, oppure sei contro i gay!”.
La prossima volta lavoriamoci in anticipo: onoreremo le istituzioni che rappresentiamo e avremo testimoniato anche un valore importante, che i doveri sono alla base della libertà e dei diritti. Fortunatamente non tutto il movimento lgbt ragiona come Sorbara e forse anche per questo, con un lavoro paziente e serio che si è arrivati all’importante traguardo del Pride a Napoli (complimenti soprattutto agli amici di I-Ken!). Sono da anni iscritto Arci, con la quale abbiamo organizzato, insieme al Calamandrei, ben 6 edizioni della Festa della Differenza a Ponticelli - il luogo razzista e omofobico descritto nell’articolo! - e rigiro all’Arci la riflessione contenuta nella dichiarazione di Sorbara, se non sia il caso che i dirigenti arcigay non invitino il suo Presidente a (…)”lasciare posto ad altri” che abbiano competenze e sensibilità necessarie al ruolo… anche istituzionale (è facile essere giovani anagraficamente altra cosa è restituire responsabilità alla proria generazione!). Ovviamente con esempi come il Cons. Carotenuto che ha perso anche l’abitudine a verificare i fatti e le notizie: tra un po’ perderà anche l’abitudine alla democrazia e saremo finalmente alla fase pseudo marxista della “dittatura del Comunicato”!
Scusate lo sfogo, ora scappo a scuola perchè abbiamo la giornata dedicata all’approfondimento dei fatti di Rosarno… e scusate se è poco!
Ponticelli (Na): il preside del liceo bandisce i gay dalla Giornata della Memoria.
Rombi di tuono contro Sebastiano Pesce il preside del liceo Calamandrei che ha rifiutato di includere gli omosessuali nella cerimonia per la commemorazione nella Giornata della Memoria 2010 che avrà luogo il 27 gennaio. Il liceo che fu inaugurato nel …
21 Gennaio 2010 | 12:11Ponticelli: il preside del liceo bandisce i gay dalla Giornata della Memoria.
Rombi di tuono contro Sebastiano Pesce il preside del liceo Calamandrei che ha rifiutato di includere gli omosessuali nella cerimonia per la commemorazione nella Giornata della Memoria 2010 che avrà luogo il 27 gennaio. Il liceo che fu inaugurato nel …
21 Gennaio 2010 | 12:14Gentile Malandrino, senza scendere in polemiche politiche locali tra RFC e PD (nelle cui fila lei è consigliere proprio a Ponticelli), a questo blog sono arrivati dei comunicati, di cui abbiamo riportato stralci, che ci hanno informato di un fatto accaduto in una zona dalla quale ci arrivano spesso segnalazioni di episodi di omofobia o razzismo. Approfondendo la questione ci è sembrato che meritasse ampio spazio, alla viglia della Giornata della Memoria, il fatto di un preside che liquidasse malamente il rappresentante di una delle maggiori associazioni gay della Regione in vece del Tavolo Istituzionale GLBT presso il Comune di Napoli. Comportamento, quello del preside, ancor più grave perchè questo ragazzo è un “giovanissimo” ed un ex alunno della scuola che rappresenta.
Anche se questa vicenda al momento a quanto ci risulta ha trovato soluzione di cui ovviamente daremo notizia, i fatti che abbiamo riportato corrispondono a tutt’altro che ad “assoluta falsistà”.
Caro professore, ed è la sola opinione che esprime chi ha battuto l’articolo, mi permetta di dirle che l’astio che riesce a mettere nei suoi testi ben descrive l’incapacità e il bisogno di riforma di una delle più importanti istituzioni ed il suggerimento per lei di abbandonare velleità politiche e dedicarsi con maggiore solerzia alla sua professione.
21 Gennaio 2010 | 13:32Gentile Carmineu, La ringrazio per il suggerimento che in realtà ho già fatto mio da un po’ di tempo, anche se, evidentemente, nemmeno nella scuola riesco a trovare “riparo” dalla rissa politico mediatica che opprime “l’esterno”. Non ho la possibilità, di fare anch’io ricerche su di Lei, avendo Lei scelto uno pseudonimo per firmare i Suoi interventi. Le Sue opinioni sono affar Suo, come pure il giudizio sui miei testi: i miei ragazzi sapranno ben valutare il mio modo di esprimere ragionamenti ed emozioni e, alla fine, il loro è un giudizio ben più importante, perchè sono loro a dover decidere se, soprattutto a Ponticelli, le Recgle siano solo un intralcio burocratico o rappresentino invece una cultura da rafforzare e difendere, rispetto alla quale schierarsi e decidersi per l’una o l’altra barricata
Per quanto riguarda invece la Sua Professione, mi chiedo quanto abbia approfondito la questione e se abbia provato almeno a raggiungere telefonicamente i soggetti coinvolti. Se l’avesse fatto, per semplice dovere di cronaca, probabilmente non sarebbe incorso “nell’astio” di chi ora ribadisce “l’assoluta falsità” della sua frase: “ha rifiutato di includere gli omosessuali nella cerimonia per la commemorazione nella Giornata della Memoria 2010 che avrà luogo il 27 gennaio”. Poichè non si tratta di un virgolettato, il lettore è portato a credere che si tratti di fatto oggettivo e non, com’è vero, di una Sua congettura. Non intendo criticarLa, probabilmente anche Lei è un “giovanissimo” che va lodato per il proprio impegno, però credo che il miglior modo di aiutare “i giovani” (ho fatto anch’io parte della categoria “giovani promesse”!) sia di offrire esempi di professionalità nel proprio lavoro e non risparmiare critiche quando servono a crescere e a “fare esperienza”: è il modo migliore per uscire dallo stato di minorità ed avvalersi della nostra migliore dote, la Ragione.
Nel prendere le distanze dalla politica di cui parla, e proprio perchè alle prese con “l’urgenza di una logica”, Le invio i saluti “astiosi” di un precario solerte!
Ps. spero di incontrarLa alla Giornata della Memoria…
21 Gennaio 2010 | 14:23Fabrizio ha fatto il miracolo, ha reso possibile quello che fino a ieri “era impossibile”. E’ molto brutto che un professore, parte e non testimone in questa storia, faccia riferimeno alla giovane età del presidente dell’arcigay di napoli, non ha alcun rilevo e non dovrebbe avere alcuna importanza, ma prova ulteriorormente certe forme di ” pre-giudizio” , se viene sottolineato è fatto per sminuire, per affibbiare un cifra identificativa di un comportamento, per stigmatizzare, proprio come i nazisti simbolicamnte facevano apponendo i trinagoli rosa (simbolo “identificativo del “frocio” da sterminare). Forse Maladrino vorrà appuntare sul bavero della giacca un trinagolo anologo con la scritta “giovane frocio” che se non ha uno sponsor politico, qualunque cosa porponga,non merita attenzione e rispetto? .Un commento becero e pieno di pregiudizi e giudizi “partigiani”,quello del “Maladrino” ma che non risponde ad un quesito semplice, come mai oggi si può fare quello che ieri era impossibile?E’ EVIDENTE CHE LA RETROMARCIA è FRUTTO PROPRIO DELLE PRESSIONI E DELLO SCONCERTO SCATURITO DAL COMPORTAMENTO DI PESCE e C..Malandrino (senza offesa), la butta poi in politica,amareggiato dall’intervento di Carotenuto (rifondazione Comunista)ovvero la “concorrenza”… “che squallore!” ma pensiamo come commemorare le vittime del nazismo, questo è il tema e la questione
21 Gennaio 2010 | 15:59Caro Nazario,
non so cosa avrei perso prima “dell’abitudine a verificare i fatti e le notizie”, ma il tuo commento aspro e dettato da una logica di “difesa di parte”, non istituzionale (mi riferisco all’ottimo uomo politico quale sei), mi lascia più che perplesso.
Intanto con più serenità credo di aver interpretato alla lettera lo spirito della legge 211/2000 che non solo istituisce la Giornata della Memoria ma segnatamente fa cenno alle “scuole di ogni ordine e grado” affinché in questi luoghi di cultura, per eccellenza, vengano celebrate manifestazioni del ricordo.
Ma quali motivi tecnici, ammetti che il dirigente scolastico ha preso uno svarione e prodigati per il bene non della comunità LGBT e di Arcigay Napoli, ma per ogni donna ed ogni uomo libero e pensante. Lascia stare i livelli di democrazia che decanti perché il partito che tu degnamente rappresenti “ha guidato comitati di resistenza popolare” contro i rom-rumeni presenti a Ponticelli, con la conseguenza immediatamente conseguente di azionare la caccia all’uomo, i pogrom appunto. Capisci?
Ti voglio davvero bene altrimenti ti direi:”chi è causa del suo mal pianga se stesso”.
Sono sicuro che farai ritornare sulla retta via il “management scolastico” del liceo Calamandrei, da uomo di cultura quale sei.
Un caro saluto.
Raffaele Carotenuto
21 Gennaio 2010 | 17:17E’ sconcertante come si riescano sempre a strumentalizzare, a fini politici, fatti e tematiche importanti quali quella in questione. Come Sinistra Giovanile di Ponticelli, non più di tre anni fà, organizzammo un bellissimo convegno “Affermare la Shoah” in cui chi mi ha precedeuto nei commenti, prof.Malandrino, tenne uno straordinario discorso proprio sull’oscurantismo nei confronti dei perseguitati omosessuali, slavi, handiccappati. Quindi non si può certo dire, come è stato insinuato, che il prof. Malandrino sia persona che porta astio nei confronti del mondo LGBT.
21 Gennaio 2010 | 17:18Detto questo, per onor di cronaca, ritengo quantomeno arrogante la “pretesa”,(tale mi sembra) di entrare in un Liceo e voler fare i propri comodi. E non si tratta nemmeno di discorso “scuola pubblica” e di agibilità degli edifici scolastici, poichè oggi “l’autonomia scolastica” ne sancisce l’effettivo diritto ad autodeterminarsi in molte scelte, didattiche e non solo.
Disgustosa, invece, l’indignazione di chi, rappresentante del territorio come lo è il consigliere Carotenuto, si vergogna di un presidio di civiltà e legalità inconfutabile quale è il Liceo Calamandrei. Non voglio fare attacchi personali, anche se la sua scarsa attività politica e la sua lunga permanenza nelle istituzioni meriterebbero almeno una riflessione meno superficiale di quanto lo è stato nel suo frettoloso comunicato indignato. Ribadisco solo che fare la cresta su fatti del genere, gettando fango sulla credibilità e dignità di un bravo dirigente scolastico mi sembra una poverissima operazione di propaganda politica, molto utile in questo periodo pre-elettorale dove bisogna risvegliarsi dal torpore della poltrona e fare qualche voto per ritornare sulla piazza…magari sulla pelle degli omosessuali o quella degli studenti.
La politica delle chiacchiere e della propaganda…Ponticelli merita di più!
Prot. n. 7 del 20/01/2010
Ufficio Scolastico Regionale della Campania
Direttore Generale Prof. Alberto Bottino
e p.c. Al Sig. Sindaco di Napoli
On. Rosa Iervolino Russo
e p.c. All’Assessore alla Pubblica Istruzione
Dott.ssa Gioia Rispoli
Oggetto: liceo “Piero Calamandrei” – Ponticelli
Egr. Prof. Bottino,
come Lei ben sa la legge 20 luglio 2000, n. 211 istituisce il “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, riconoscendo il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il ricordo della Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionìa, la morte, nonché a tutti quelli che si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In tale occasione la medesima legge (Art. 2) legittima cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare “nelle scuole di ogni ordine e grado”, affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Il fatto increscioso e che fa vergognare lo scrivente avviene in una scuola di Ponticelli, storico e comprovato quartiere antifascista e democratico, dove si vuole vietare una iniziativa del ricordo: il liceo “Piero Calamandrei”.
Tale è infatti la richiesta dell’Arcigay di Napoli e del tavolo LGBT istituito dal Comune di Napoli al dirigente scolastico.
Il suddetto dirigente probabilmente non conosce la legge ed i suoi contenuti, oltre che le finalità, come debbo supporre ignori che oltre 100 mila omosessuali furono incarcerati dai nazisti tra il 1933 ed il 1945, 60 mila condannati a pene detentive e un numero sconosciuto internati in ospedali psichiatrici.
Come può un luogo di cultura e di educazione ignorare tutto ciò?
Con quale livello di responsabilità etica e morale un dirigente può offendere, con una modalità omissiva, una pratica educativa come valore fondante della società di domani? Con quale credibilità?
E’ appena il caso di far ritornare sui giusti ed opportuni passi il massimo responsabile del liceo in questione affinché ogni retroterra culturale venga sconfitto e ritorni il primato dell’educazione nella scuola “di ogni ordine e grado”, in ogni luogo ed angolo della nazione, in tutte le pubbliche istituzioni, in ogni cittadino.
Pertanto, si chiede alla S.V. di voler intervenire, con tutta l’urgenza che il caso richiede, presso il dirigente didattico del liceo “P. Calamandrei” di Ponticelli e permettere alla comunità LGBT di Napoli di avere accesso nella scuola per poter dialogare con gli studenti nel rispetto dei perseguitati e magari poter regalare loro un triangolo rosa per ricordare ogni persona omosessuale internata nei lager nazisti.
Si attende urgentissimo riscontro.
Distinti saluti.
Napoli, 20 gennaio 2010
Il Presidente del Gruppo P.R.C.
21 Gennaio 2010 | 17:20Raffaele Carotenuto
VI MUNICIPALITA
Assessorato alle Politiche Sociali
———————
L’assessore
Al preside del Liceo scientifico P. Calamandrei
Prof. Pesce
p.c. Al Sindaco di Napoli
On Rosa Russo Iervolino
p.c. Al dirigente scolastico regionale
Prof Alberto Bottino
Oggetto: Commemorazione giorno della memoria
Dai mezzi di comunicazione di massa sono venuto a conoscenza della incresciosa situazione che si è venuta a creare rispetto alla richiesta ,che il coordinamento L.G.B.T. e l’arci Gay ha formalizzato alla s.v in indirizzo al fine, di poter svolgere presso il proprio istituto una manifestazione nell’ambito delle commemorazione per il giorno della memoria.
In relazione alla stessa ritengo incomprensibile il suo rifiuto per non ben specificati problemi tecnici, la cui natura non e data sapersi.
E’ mia volontà ricordare che con la legge 211 del 20 luglio del 2000 , al cui art. 2 e espressamente detto che “In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
Che , il nazifascismo ha sterminato 100 mila omosessuali nei campi e un numero imprecisato di perseguitati e rinchiusi nei manicomi
Che Ponticelli , quartiere simbolo della resistenza napoletana, si è sempre contraddistinto per i suoi tratti democratici e antifascisti.
Per tutto quanto ciò espresso sento l’esigenza di doverle rappresentare tutta la mia preoccupazione personale e politica per gli effetti che grazie a questa scelta infelice ne avrà l’immagine della nostra comunità e mi sento di esprimerle il mio personale dissenso per quanto accaduto.
Spero vivamente che possa ritornare sui propri passi e rimuovere le difficoltà “Tecniche” createsi al fine di consentire a chiunque , in particolare il movimento omosessuale tra l’altro oggetto in questi mesi di ripetute violenze e riconosciuto dall’amministrazione comunale di Napoli in un tavolo cittadino, di fare luce su una parte della storia spesso criminosamente sottaciuta.
Distinti saluti
Napoli 21 gennaio 2009 L’assessore
(Patrizio Gragnano)
Comunicato stampa
Ai Gay negato il Calamandrei di Ponticelli per il giorno della memoria.
Gragnano PRC:il preside di vergogni e faccia un passo indietro, quell’atto offende tutta la nostra comunità.
“Con una nota che stamane ho indirizzato al sindaco di Napoli, al direttore dell’ ufficio scolastico regionale ed al preside del liceo scientifico P. Calamdrei, ho invitato il preside a fare un passo indietro rispetto alla scelta di negare l’istituto per una manifestazione in occasione del giorno della memoria. Ritengo che dietro la fragilissima scusa dei problemi tecnici, si celi un limite culturale che ancora ritiene la comunità gay una minoranza scomoda e per molti immorale. Questo atto offende la nostra intera comunità che nella storia si è contraddistinta per l’antifascismo e per aver rappresentato un presidio democratico e accogliente per tutti. Spero che il prof Pesce ci ripensi e ammetta lo scivolone in cui e incorso dando dimostrazione di avere a mente che lavora in una scuola pubblica di un paese la cui costituzione sancisce la libertà di esprimere liberamente i propri orientamenti anche sessuali”.
Napoli 21 gennaio 2009 L’assessore
21 Gennaio 2010 | 17:24(Patrizio Gragnano)
Ripeto vorrei sapere questi problemi insuperabili poi superati in pochi minuti (ma dopo l’inetrvento di Carotenuto) Evidentemente quello che aaserisce Sorbara è verissimo, si poteva fare l’iniziativa ma si è preferito dire che c’erano problemi burocratici:Ma se questi sono stati superati quale è il motivo del primo diniego? La amncanza di volontà di superare detti ostacoli? Questa volontà c’è stata poi solo quando Arcigay ha denunciato il fatto..ma non è meglio che vi state zitti e dite che vi siete esprssi male?
21 Gennaio 2010 | 20:42Vabbè, chiudiamola qui: non fa niente che gli organismi collegiali (la democrazia scolastica, non di un partito) non abbiano potuto esprimersi ed impostare una scelta didattico-programmatica sull’argomento, chiamare una comunità intelettuale ad una riflessione sul come impostare il tema nella proria scuola… diciamo che ha vinto la pressione del “fai come ti dico io, oppure sei contro i gay”, che ruoli e funzioni non hanno senso… ma se si voleva una semplice passerella delle posizioni, tanto valeva farla in un contesto qualsiasi!
21 Gennaio 2010 | 22:34Comunque, caro raffaele, che dirti, ti voglio bene anch’io, ti auguro una lunga carriera in quella politica che io ho deciso di abbandonare da tempo ormai… grazie per aver risolto tutta la situazione e di averci diretto nel giusto cammino verso l’eticità ed il ravvedimento.
Perdonatemi se decido di non intervenire più su questo argomento, ma mi viene in mente Gian maria Volonte nel film su Aldo Moro, quando alla fine si rassegna al non poter essere compreso per cultura e categorie differenti rispetto agli interlocutori, motivo per cui, poichè quello che avevo da dire l’ho espresso negli interventi precedenti,risparmiatemi almeno la sindrome di Stoccolma e lasciatemi andare.
Addio e buon lavoro (chè il lavoro rende liberi)
Caro Sig. Usai pare davvero poco elegante il suo attacco alle mie esternazioni ed assolutamente gratuite le sue “confusioni mentali” in merito al mio mandato istituzionale.
In merito a quest’ultime le significo che sono stato eletto tre volte consigliere comunale arrivando una volta secondo e due volte primo (il consigliere comunale più eletto d’Italia espresso da Rifondazione Comunista per ben due volte).
In merito alla presunta scarsa attvità, ricerca di qualche voto,fare la cresta, tutte elucubrazioni sue prive addirittura di senso logico e dette da chi non conosce minimamente la storia personale e politica del sottoscritto.
Lei, invece, come sinistra giovanile di Ponticelli si è distinto semplicemente per il NULLA.
Perché non riprende una buona dose di umiltà, non offendendo e scendendo nel merito del problema? Dimenticavo: ma lei come il mio amico Nazario Malandrino non appartiene a quel partito che ha organizzato i “comitati di resistenza popolare” contro i rom-rumeni che nel 2008 subirono i pogrom (capisce questa parola?), scatenando una vera e propria “caccia all’uomo” a suon di molotov? E il manifesto pubblico che rivendicava il dover cacciare i rom-rumeni del PD, quello lo ricorda? Non mi pare che ELLA a nome della organizzazione che rappresenta ebbe a redarguire gli autori del manifesto, affisso mentre le molotov facevano “fumare” le terre arse dall’odio razziale e xenofobo. Davvero non ricordo!
Sul punto faccia una cosa: legga il mio libro che spiega bene tutto quello che è successo in quelle bruttissime giornate di cui mi sono vegognato (Lei no?).
Sulle eventuali speculazioni a danno degli omosessuali spiacente significarle ancora che lei non ci prende per niente. Anche qui è appena il caso di domandare agli LGBT di Napoli che cosa ho fatto (e non fatto) ed ho rappresentato per il movimento gay napoletano (legga ancora il libro).
Ironia della sorte caro Marco deve sapere che nel prossimo aprile presenterò alla città il mio secondo libro che racconta la storia di una persona che porta proprio il suo nome. E’ un romanzo psicologico e parla della storia di una depressione poi risolta. Avrò cura di regalargliene una copia, sono convinto che troverà molte affinità con il personaggio principale.
Un caro saluto.
Raffaele Carotenuto
21 Gennaio 2010 | 23:05Nazario, non abbandonare altrimenti l’unica verità sarà sempre la loro ma come si fa? Carotenuto parla di storia politica personale, ma dov’era quando la gente assaliva i Rom. Io mi ricordo la paura e la confusione, e non sarei mai entrato nel campo asserragliato, invece Nazario era lì a parlare con i bambini rom e c’era pure i giorni dopo… mi ricordo quando trovò la soluzione di S. giovanni e la gente inviperita che lo spingeva e sputava per farlo stare zitto… me lo ricordo quando andava nei bipiani, tra l’amianto, ad organizzare riunioni con gli immigrati oppure a fargli lezione di italiano. Ha già pagato per essersi messo contro i ras locali del partito e contro il manifesto, e carotenuto gli dà addosso perchè vede un concorrente sui temi della sinistra: meglio distruggerlo e dire che tutto il pd fa schifo e che sono tutti uguali… ma quale di quale storia politica parli CAROTENUTO? uno che scrive le schifezze del palazzo come se nel palazzo non ci sta… e mica all’opposizione! Quell’altro che fa l’assessore e poi chiede a striscia la notizia di risolvergli i problemi: ma che cavolo fallo fare a un altro il politico se non servi a risolvere i problemi ma solo a dire quanto sono gravi e quanto gli altri sbagliano. Mi vergogno di stare a ponticelli e penso che se se ne vannop persone come nazario veramente stiamo inguaiati. RIPENSACI PROF!!!
22 Gennaio 2010 | 10:41Caro Frency Red come spesso mi capita cominciare a parlare e scrivere è sapere esattamente con chi si ha a che fare 8io mi dichiaro con nome, cognome, indirizzo e codice fiscale). In questo senso risponderò ad un uomo “qualunque”.
22 Gennaio 2010 | 11:50io non racconto le schifezze del palazzo ma le verità, i drammi vissuti “in prima persona” da determinate categorie sociali (rom-rumeni,senza fissa dimora, il sociale inascoltato, la precarietà, le diversità).
Sui pogrom di Ponticelli del 2008 io c’ero, alcune ore dopo le prime molotov, pensi che da lontano le ho viste pure buttare alla presenza di carabinieri e polizia in assetto antisommossa. Di Lei non posso dire perché non la conosco. Io una storia personale l’ho raccontata (una parte) e continuerò a farlo lontano dalle istituzioni (ho già dato). Di Lei non so.
Comunque sugli accadimenti a Ponticelli, da me vissuti in prima persona, ho detto molto bene nel libro. E tutt’ora continuo a dire poiché la gara d’appalto sui terreni “arsi” dall’odio razziale per concretizzare un pezzo del Piano di Recupero Urbano è stato vinto da una ditta in odore di camorra (Casalesi?) da me puntualmente e pubblicamente denunciata. Il Comune mi ha seguito e l’appalto è stato revocato. Nel libro anticipavo degli appetiti della camorra su quei suoli e la storia mi ha dato ragione.
MA TU CHI SEI? CHE HAI FATTO? DOV’ERI? E DOVE SEI?
In ogni caso sono abituato sempre ad abbassare i toni e mi dispiace subire attacchi da “sconosciuti”, ma tant’é.
Ritornando all’obiettivo principale spero che il dirigente didattico torni sulle sue giuste posizioni ed ognuno di noi, lontano dalle polemiche, dia un contributo fattivo alla Giornata della Memoria.
Un caro saluto.
Perdoni se non sono stato così solerte nel rispondere, a causa del fatto che lavoro e frequento l’università, oltre ad occuparmi della giovanile del Partito Democratico che si è distinta per numerose iniziative politiche (non ultima una manifestazione contro l’omofobia a Piazza Bellini,non moltissimo tempo fà, quando davvero si poteva parlare di un picco di omofobia dilagante in città, fortunatamente rientrato).
Invece noto che lei ha davvero molto tempo a disposizione: scrive note su Facebook, lettere al sindaco, rispondere ai commenti sui più svariati blog…addirittura scrive libri (sarò molto contento di leggerlo, ne ho anche io uno nel cassetto che vorrei pubblicare appena il tempo me lo consentirà…per ora sarò contento di farle leggere la mia tesi di laurea e il saggio che ho, a mie spese, pubblicato. Parlo di manipolazione dell’informazione politica…troverà molte affinità con il suo “stile” comunicativo…): è PALESE che il suo impegno al Consiglio Comunale non le occupa poi così tanto tempo! Fortunatamente conosco diversi consiglieri comunali, di diversi partiti, che rendono maggiore giustizia all’attività istituzionale in un momento così difficile per questa città e per i mille problemi che l’affliggono (non togliendo nulla alle problematiche dei gay, sicuramente importanti eh!?!)
Due libri in due anni, dicevo, è roba da professionisti: ha mai pensato di abbandonare le velleità politiche per dedicarsi ad un più fruttuoso cammino di scrittore? (mi perdoni la facile ironia, sono un tipo abbastanza simpatico sà?)
…Non sto qui a fare un elenco delle cose che faccio, ma non le sarà difficile trovare tanta gente su Ponticelli che parla bene di me non per le “prebende” o i “favori” che riesco a fare sui municipi o in qualche Caf, ma per le attività sociali che intraprendo per il bene comune (il suo compagno di partito Gragnano ne è a conoscenza, avendo partecipato in prima persona a dicembre ad una manifestazione Pro-telethon da me organizzata con venti giovani artisti di Ponticelli…la inviterò alla prossima…).
Non voglio poi aprire un discorso su come, a Ponticelli, si possono prendere migliaia di voti: ci sono tante strade per arrivarci, alcune, secondo me, poco nobili (e sono sicuro non riguardino ELLA).
Detto questo, per darle qualche lume sul NULLA con cui ELLA crede di avere a che fare, vorrei riportare la discussione su un binario di civiltà e sul merito della questione. In particolare vorrei ricordarle che certe competenze sulla scuola e gli edifici scolastici (e quindi tutta sta manfrina…) sono dell’istituzione PROVINCIA. Vedo, quindi, strumentale e propagandistico tutto questo suo affaticarsi per ottenere visibilità…ma chiaramente a lei non importa di regole e competenze,anzi…le importa solo quando le fanno comodo!
Mi viene in mente, a tal proposito, un aforisma di William Blake che mi ripeto sempre di fronte a fatti del genere…lo regalo ai lettori di questo blog, è una grande verità:
“Una verità detta con cattiva intenzione batte tutte le bugie che si possono inventare…”
Ribadisco e rilancio…Ponticelli merità POLITICI MIGLIORI!!!
22 Gennaio 2010 | 15:37Al sig. Sindaco di Napoli
On.Rosa Russo Iervolino
All’Assessore alla pubblica istruzione
Gioia Rispoli
All’Assessore alle pari opportunità
Valeria Valente
p.c. al Presidente del Consiglio Comunale di Napoli
Dott. Leonardo Impegno
p.c. al Dirigente Scolastico Provinciale
Dott. Luigi De Filippis
Oggetto : inaudito attacco politico al Liceo Calamandrei di Ponticelli
“La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito” (Piero Calamandrei)
Egregio Sindaco, egregi assessori,
l’attacco pubblico alla dignità e all’immagine del Liceo “P.Calamandrei” di Napoli da parte di un Consigliere Comunale, tale Raffaele Carotenuto appartenente al partito della Rifondazione Comunista, ci lascia incredibilmente contrariati per la violenza e l’arroganza con la quale è stato sferrato.
Senza essere stato presente in prima persona all’incontro tra un rappresentante di Arcigay e il dirigente scolastico, prof. Sebastiano Pesce, il consigliere Carotenuto si erge pubblicamente, tramite comunicati stampa e dichiarazioni pubblicate sulla rete e sul web, a paladino delle pari opportunità non rispettate, accusando il Dirigente Scolastico di omofobia e disprezzo della memoria, oltre che delle leggi dello Stato.
Un’ invasione di campo ingiustificata, violenta, disgustosa, che non può vederci che solidali con il prof. Pesce che da sempre si impegna per mantenere alta e impeccabile l’immagine, oltre che la qualità dell’insegnamento, del Liceo Calamandrei. Un’isola felice in un territorio difficile, come quello di Ponticelli, in cui sarebbero ben altre le cose di cui vergognarsi, non per ultima l’assenza totale di quelle istituzioni che anche il consigliere Carotenuto rappresenta, capaci di tacere per mesi e mesi e di rispuntare “indignati” e “iperattivi”a ridosso di una campagna elettorale.
Non volendo abbassarci agli attacchi personali, riteniamo l’iniziativa intrapresa dal consigliere comunale Carotenuto un imbarazzante scivolone che penalizza, purtroppo, l’immagine del Comune di Napoli agli occhi delle centinaia di studenti che frequentano il Liceo e che non si sentono per nulla né omofobici né parimenti diretti da un Preside omofobico. E con gli studenti i tanti professori che si prodigano nell’attività curriculare per approfondire tematiche importanti come la Shoah e le persecuzioni etniche/razziale del nazifascismo. E con loro le tante famiglie che si impegnano quotidianamente a trasmettere i valori del rispetto e della pari dignità degli esseri umani.
Ci sentiamo umiliati e presi in giro da questo modo di fare politica che non ci piace e mai ci piacerà, da cui speriamo che il Sindaco di Napoli e gli Assessori competenti prendano pubblicamente le distanze.
Chiediamo quindi al Sindaco e agli assessori di condannare senza remore il metodo con cui il consigliere comunale Carotenuto si inserisce nella vita dell’istituto scolastico, pretendendone una cieca obbedienza, facendosi scudo di motivazioni condivisibili e assai nobili, senza tuttavia il benché minimo rispetto delle regole che regolano il funzionamento civile di tutta la macchina scolastica. Chiediamo che non si ripetano attacchi strumentali nei confronti di uno dei pochissimi baluardi di legalità che ancora resiste in un quartiere soffocato dalla camorra e dall’illegalità diffusa, in cui la politica e le istituzioni sono responsabili del mancato sviluppo di quella coscienza civica e civile che, senza ombra di dubbio, il nostro Liceo si prodiga a far crescere.
Infine, per scacciare eventuali ombre e porre fine ad una questione inventata, strumentalizzata e ben propagandata per fini non comprensibili, i rappresentanti degli studenti si impegnano ad organizzare, con i tempi e le modalità previste dai regolamenti d’istituto, invitando il Sindaco e gli Assessori a presenziare e a dare un contributo in termini di presenza, conoscenze e stimoli di discussione, un momento d’incontro e confronto sul tema dell’omofobia, che sta evidentemente a cuore anche alle giovani generazioni che crescono e si formano nel Liceo Calamandrei di Ponticelli.
Ringraziando per l’attenzione che ci sarà dedicata, rivolgiamo i più distinti saluti ed auguri per il lavoro al servizio della città e dei cittadini.
Napoli, 21/01/2010
Con stima
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