Il 6 ed il 7 giugno mezzo miliardo di europei eleggerà i quasi 800 rappresentanti al Parlamento Europeo nella più grande elezione transnazionale (e transculturale) della storia.
Una formazione politica (non un cartello elettorale, precisano) che corre per le Europee è Sinistra e Libertà, ispirata e capeggiata da Nichi Vendola, governatore della Puglia, giovanissimo cofondatore di ArciGay e della Lega Italiana Lotta all’Aids, militante di base e già ispiratore, insieme a Titti De Simone (nel 2001 prima deputata italiana dichiaratamente lesbica) e Gennaro Migliore, del Movimento per la Sinistra, che lavora ad una idea nuova di sinistra dopo la fuoriuscita dalla “casa degli spettri”, come Vendola definì il PRC di Ferrero e Fagioli.
Vendola, insieme a personalità già note al movimento glbt come Alessandro Zan, Eva Catizone, Moni Ovadia, ha scelto per la circoscrizione Sud Imma Battaglia. Nata a Portici, laureata in matematica, manager in una grande azienda informatica, è la presidente di DiGayProject, l’associazione di Roma che ha fondato, e che ha ideato il Gay Village. La Battaglia è balzata agli onori delle cronache durante il World Pride del 2000 quando, presidente del Circolo Mario Mieli, tenne testa agli attacchi frontali del Vaticano nel realizzare una delle più importanti manifestazioni pubbliche della storia del movimento glbt. L’abbiamo intervistata per i lettori di napoligaypress.it.
Partiamo da Portici. Che rappresenta per te la città dove sei nata, da dove sei partita e dove in un certo senso ritorni
A Portici c’è il cimitero dove c’è mio padre. C’è mia madre, la mia famiglia, i miei ricordi. Dopo la laurea trovai un lavoro qui a Napoli, era un ottimo lavoro ma stavo stretta e sono andata via, prima a Trieste, poi a Roma. Penso di essere rappresentativa di una parte di persone che per essere serene sono andate via. Ecco, io vorrei che non ci fossero giovani costretti ad andare via.
Come è maturata l’idea di accettare la candidatura nella formazione con Nichi Vendola come capolista?
Quando Nichi mi ha chiamato io gli ho assicurato subito il mio aiuto ed il mio sostegno. E quando mi ha chiesto la candidatura nella circoscrizione Sud io gli ho risposto “guarda che io ci manco da tanto tempo”. Lui mi ha incoraggiato con parole che mi hanno convinto: “tu sei un volto, un viso, una persona conosciuta a livello nazionale, puoi fare tanto”. Io so che posso fare una cosa: aiutare chi non ha il coraggio di parlare e mettermi a disposizione di tutti. Per questo vorrei che Nichi ce la faccia.
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