1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12

la locandina dello spettacoloLa provincia soffocante e a volte disorientante napoletana. Stradone di paese isolate che a volte portano solo ad uno di quei ristoranti per cerimonie. Strutture barocche decorate con finto stucco veneziano, con statue e laghetti con i cigni. Per qualcuno sposarsi in questi luoghi è una grande aspirazione. Il conflitto politico e sociale che divide il paese sembra lontano da queste terre. (Mario Gelardi e Giuseppe Miale Di Mauro / note di regia)

C’è bisogno di un teatro che faccia riflettere, di un teatro che racconti la realtà in modo nudo e crudo, senza fronzoli e orpelli scenici che “addolciscono la pillola”. Un teatro che fotografi la realtà e la proponga agli occhi degli spettatori in tutta la sua verità, che affronti tematiche attuali di grande impatto sociale, tragiche e talvolta violente, in modo semplice e leggero. […] Promotori di questa nuova drammaturgia sono Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro. (Mariagiovanna Grifi / drammaturgia.it).

Tre pannelli in metallo, qualche sedia, uno scrittoio. E il racconto prende corpo in una serie di quadri veloci e nitidi. La rappresentazione è affidata non solo alla parola, immediata e dal tono quasi cinematografico, ma anche alla fisicità degli interpreti, che evocano ambienti, costruiscono scenografie. (Milena Cozzolino / Settimo Potere)

un bacio sulla boccaIn questo ambito nasce “12 baci sulla bocca” che racconta l’incontro-scontro tra Emilio, lavapiatti dai modi e dal linguaggio diretto e Massimo, fratello “ripulito” del proprietario di un ristorante. Massimo si sta per sposare con l’unica donna che ha avuto nella sua vita, è a quel punto della vita in cui o ti lasci o ti sposi, Massimo si sposa. (note di regia)

Commuove il modo in cui la compagnia affronta il tema, troppe volte trattato in maniera esasperata forse a causa del bisogno di affermare i diritti e combattere i pregiudizi tutt’oggi ancora presenti. Gelardi e Miale di Mauro narrano semplicemente un amore impossibile, un rapporto così dolce da rivelarsi quasi adolescenziale, un sentimento che scioglie il cuore e fa sorridere. (mg.g.)

Il chiaroscuro tratteggia il senso della vicenda. E il barlume d’amore tra i due protagonisti prende forma negli interstizi della vita. Negli sguardi fugaci, nei sorrisi d’intesa, negli incontri che si consumano alla chiusura del ristorante. […] Gli interpreti riescono a delineare i personaggi con forte presenza scenica, ma anche a prendere con buona misura il giusto spazio nella vicenda, a tenere desta l’attenzione su un percorso emotivo e psicologico interrotto da un gesto efferato e inumano. Forse un gesto d’amore. (m.c.)

un bacio sulla boccaDopo il lavoro fatto con Gomorra, abbiamo voluto mettere a frutto la nostra esperienza in una storia di pura finzione. Una vicenda che parte dalla periferia della nostra terra, dove il tempo sembra essersi fermato, dove, al di la di una finto progressismo, ci sono ancora leggi sociali antiche. Un’atmosfera sudata, che ha l’eco della musica napoletana, che vive di squarci di luce, sul nero dei giorni e di quelle vite. (note di regia)

L’ennesima operazione interessante di Gelardi-Miale di Mauro, la sensibilità con cui affrontano qualsiasi tipo di argomento e il modo in cui riescono a comunicare sono un mezzo efficace di avvicinamento del pubblico contemporaneo al teatro: gli spettatori hanno sempre più bisogno di maggiore dinamicità, di identificarsi nei personaggi e di ricevere un messaggio che non sia pesantemente morale, ma che lo inviti a riflettere attraverso le emozioni. (mg.g.)

Dopo il successo di “Gomorra” e l’impegno in “Teatri della legalità”, questo gruppo di giovani professionisti del teatro ritorna in scena con un lavoro che parla ancora della loro città, di Napoli come matrice simbolica dei nostri tempi. Grazie allo sguardo che la percepisce dall’interno è possibile penetrare le pieghe della contemporaneità e ritrovare la radice dei contrasti del nostro tempo. (m.c.)

Segnala questa notizia su ZicZac! | trackback