Le “Favole non dette” ad Avellino

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Le favole non detteEntra nel vivo il programma di eventi in occasione della “Juta” a Montevergine del prossimo 2 febbraio organizzati dalla Rete per la Candelora. Martedi 1° febbraio Vladimir Luxuria presenterà il suo ultimo libro all’Onsite Design di Avellino.

A leggere le “Le favole non dette” (Bompiani) sarà l’artista irpino Massimo Saveriano accompagnato da Francesca Battista e la Compagnia della Danza di Melania Aeropagita in una performance che mescola la parola al ballo.

Vladimir Luxuria sarà anche madrina dello sportello di ascolto e di informazione contro le discriminazioni di genere che l’associaizone i-Ken Onlus aprirà presso la CGIL di Avellino è che sarà presentato nella giornata di martedì.

La presentazione del libro si terrà martedi 1° febbraio alle ore 19.00 in via Brigata 41/43 ad Avellino. L’appuntamento con la tradizionale “juta” al Santuario è, invece, per mercoledì 2 febbraio alle 9.30 fuori la funicolare di Mercogliano (Av)

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Alla Fnac i tragicomici anni ‘80 secondo Alessio Arena

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alessio arenaDopo il successo del suo primo romanzo (“L’infanzia delle cose”, Manni editore), Alessio Arena è ritornato da qualche settimana in libreria con “Il mio cuore è un mandarino acerbo”. L’autore, insieme a Peppe Lanzetta e Luigi Romolo Carrino, presenterà il libro lunedì 31 dicembre all Fnac di Napoli. Roberto Azzurro, Imma Villa, Marco Sgamato e Antonio Agerola leggeranno alcuni brani dal libro.

Nel romanzo, attraverso la storia di un uomo innamorato dell’idea di essere donna (o più semplicemente Dio in Terra nella preparazione della sua complessa, bizzarra e inedita Trasfigurazione), Arena propone una sintesi esistenziale degli anni Ottanta (epoca di disimpegno politico, eroina facile, nuove rivendicazioni sessuali ed incredibili cotonature) mettendo insieme Amanda Lear e Nino D’Angelo, il porto di Marsiglia e l’isola di Procida, la Bibbia e Baudelaire, tre nani e un travestito che ha lo spessore tragico di un personaggio di Genet. [>>]

Monetevergine (Av). L’Abate fa dietrofront: “purchè ci sia decoro”

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il santuario di monetvergine (av)Dopo aver lanicato l’anatema a Vladimir Luxuria e a tutti i gay, L’Abate di Montevergine ci ripensa e apre il Santuario dei benedettini anche ai femminielli in occasione del Candelora day del prossimo 2 febbraio. La rettifica arriva dopo polemiche e proteste.

“Per entrare nel Santuario di Montevergine - fa sapere don Beda Paluzzi - non chiediamo la carta d´identità. Siamo pronti ad accogliere tutti, a patto che ci sia decoro e rispetto per il luogo sacro”

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sab 29/1 | macho bear

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sab 29/1 | freelovers anniversary

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Candelora ‘11. Cortese (Pd): “Abate dimentica insegnamenti del Vangelo”

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angela corteseNella polemica che vede scontrasi Don Beda Paluzzi (l’abate virginiano di Montevergine che ha invitato gay e trans a stare lontani dall’Abazia) e la Rete per la Candelora sul campo di battaglia della tradizionale “Juta”, interviene anche Angela Cortese, Consigliera Regionale del Partito Democratico [nella foto]

“Il Vangelo dice: «Ama il prossimo tuo come te stesso» - si legge in una nota stampa - Un precetto completamente disatteso dalle dichiarazioni omofobe che abbiamo letto ed ascoltato, che pure alle Sacre scritture dovrebbe ispirarsi. La Chiesa ci ha insegnato che tutti gli esseri umani sono uguali davanti a Dio. Un principio di uguaglianza che per don Paluzzi, evidentemente, non vale”.

“Come gocce su pietre roventi”: Fassbinder al Teatro Il Primo

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una foto di scenaDalla celebre opera di Fassbinder, l’attore e regista Arnolfo Petri porta in scena “Come Gocce su pietre roventi”, una nuova coraggiosa prova artistica, con un testo forte e complesso (al Teatro Il Primo dal 21 gennaio al 6 febbraio).

L’affascinante cinquantenne Leopold, in un sottile quanto sadico gioco di seduzione, spinge Franz a lasciare la sua ragazza per trasferirsi a casa sua. Leopold si rivela presto egoista, collerico ed egocentrico e dopo qualche mese inizia a detestare Franz. Il suo gioco crudele arriva all’acme quando invita a casa Anna, la ragazza di Franz, e Vera, la sua ex amante.

Leopold, pietra angolare dell’incrocio dei rapporti, seduce chi gli sta intorno trasformandolo in triste pedina. Le sue vittime come gocce d’acqua, per l’appunto, bruciano sulla pietra rovente della sua attrazione. [>>]

Addio alla “Russulella”. Muore l’ultimo femminiello napoletano

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napoli, anni ’60: Soraya imitava il musichiere; oggi, neodonna, ha 60 anni e vive con la sua famiglia biologica.Molti l’avranno vista nel documentario di Massimo Andrei “Cerasella: ovvero estinzione della femminiella”, era conosciuta nel quartiere come Mina a ‘Russulella’ ed era l’ultimo “femminiello” napoletano. E’ morta oggi all’età di 91 anni.

Per ricordarla, la Rete per la Candelora ha deciso di dedicargli la “Juta a Montevergine”, la tradizionale festa di ringraziamento con processione al santuario di Mamma Schiavona di Mercogliano (Av) che si svolgerà il prossimo 2 febbraio.

“Noi ci sentiamo di raccogliere il testimone della sua vita nelle nostre battaglie - dichiara Carlo Cremona, presidente d i-Ken Onlus, una delle associazioni della rete - Portiamo a Mamma Schiavona un pezzo di Napoli che con la scomparsa della Russulella certamente è finito”

foto: archivio AFAN, per gentile concessione

gio 27/1 | body painting

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