jenniferPeriferia napoletana. Un assassino che va in giro alla ricerca di travestiti da uccidere e sui cui cadaveri, per rivendicarne l’atto, lascia delle rose rosse come sua firma. Jennifer e Anna si dilungano nei tipici discorsi da donne, ma la tensione percorre tutto il loro dialogo.

Si mette in scena un pensiero, un pensiero ossessivo e maniacale, quello di Jennifer, travestito napoletano.
Un pensiero che porta al suicidio. Si muore di solitudine.

E’ “Le 5 rose di Jennifer”, piece teatrale di Annibale Ruccello che, dopo il successo dell’anno scorso, torna al Nuovo Teatro Nuovo dal 23 ottobre al 4 novembre.

Un attore che si traveste, una attrice che si traveste. Mestruazioni finte, seni piatti, parti mai avvenuti. Tutto nella mente di un ragazzo di una città di provincia tra la radio e le canzoni di Patty Pravo.

Il testo racconta, la solitudine del mondo dei femminielli. Interpretato e diretto da Arturo Cirillo che si cala perfettamente in quella solitudine di periferia affiancato da Monica Piseddu.


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