farefareDomenica scorsa si è svolta a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, presso il Centro Sportivo Penthatlon, una giornata di sport e di impegno dal titolo “Il Calcio contro il razzismo e le discriminazioni” nell’ambito degli eventi della Settimana Internazionale del FARE (Football Against Racism in Europe).

Due calci ad un pallone, quattro chiacchiere sul tema dell’omofobia e delle discriminazioni razziali ha coinvolto, in un’atmosfera del tutto informale, i volontari dell’Arcigay Napoli e i ragazzi del Cantiere Giovani (una Onlus che si occupa di educazione alla pace, promozione dei Diritti Umani, inclusione sociale e partecipazione giovanile) nell’unico evento in Italia che ha coinvolto un’associazione omosessuale.

La giornata si è conclusa con una premiazione simbolica: è stata l’occasione per squarciare un piccolo velo in un ambiente in cui, a livello dilentattistico come a quello agonistico, parlare di omosessualità è ancora un tabù. Ma è stato anche il modo per stringere nuovi rapporti oltre i recinti del mondo gay che porterà presumibilmente ad associare nuovamente l’ambiente sportivo, e calcistico in particolare, con quello omosessuale.

Incontri sportivi volti a sensibilizzare i giovani sulle problematiche dell’omofobia e dibattiti sul tema come antidoto ai casi di bullismo sempre più diffusi nelle scuole e negli ambienti giovanili in genere. Ma anche la formazione di una vera e propria squadra composta da ragazzi LGBT che si affiancherebbe così a quelle già esistenti di nuoto e volley.

foto: napoligaypress.it

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