Monsignore, ma non troppo
vaticano, attualità13 Ottobre 2007| trackback
Nella teleinchiesta condotta da Exit su La7 era uno dei tre preti che incontrava un ragazzo gay tramite chat. Era quello che ospitava il suo adescatore direttamente in Vaticano e che dichiarava candidamente di non sentirsi in peccato.
I vertici ecclesiastici hanno analizzato il filmato attentamente e riconosciuto i corridoi, l’ascensore e la stanza del filmato e individuato il peccatore. Prudentemente, nel comunicare la cosa, la sala stampa vaticana ha nicchiato sul nome del Monsignore. Non potendo smentire l’accaduto in Vaticano hanno fatto sapere che occorreva la severità del caso.
Ci ha pensato Petrus (il sito ufficiale del pontificato di Benedetto XVI) a fare il nome e pubblicare foto: Mons. Tommaso Stenico era un collaboratore del sito ed aveva un suo blog (curiosamente offline da qualche ora) su cui predicava:
E non posso non domandarmi altresì, perché si ricorra alla Chiesa a chiedere quello che si sa che la Chiesa non può concedere, salvo poi contestarla e criticarla per il doveroso diniego.
La Chiesa tradirebbe la sua missione e il suo ministero se, adeguandosi alla corrente mentalità degli uomini, stravolgesse quello che da Gesù Cristo ha ricevuto e nella sostanza deve mantenere immutato e immutabile nei secoli.
Sbaglia la Chiesa? No, amici! Sbaglia chi vorrebbe piegare la Chiesa a tradire Cristo e adeguarsi ai gusti e ai sapori della moda
Chi è Mons. Stenico? 60enne, era il capoufficio della Congregazione per il Clero, che gestisce i sacerdoti presenti in tutte le diocesi del mondo e alla formazione religiosa di seminaristi e catechisti.
Raggiunto dalla bufera, il Monsignore dichiara di non essere omosessuale e chiarisce l’accaduto: si è finto gay per redimere una pecorella smarrita e soprattutto per dare il suo contributo contro la campagna montante sull’omosessualità dei preti nella Chiesa cattolica.
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2 commenti a “Monsignore, ma non troppo”
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Monsignore, ma non troppo
Nella teleinchiesta condota da Exit su La7 era uno dei tre preti che incontrava un ragazzo gay tramite chat. Era quello che ospitava il suo adescatore direttamente in Vaticano e che dichiarava candidamente di non sentirsi in peccato.
13 Ottobre 2007 | 19:03I vertici ecclesia…
CENTRO STUDI TEOLOGICI
COMUNICATO STAMPA
PRELATO GAY IN VATICANO : COMINCIANO LE PURGHE DEL PAPATO TEDESCO - SONO 30 ANNI CHE VUOL FARE LA PULIZIA ETNICA DEI GAY NELLA CHIESA - MA L’IMPRESA VA MALE!
IL PRELATO GAY IN VATICANO E’ STATO EPURATO IN VERO STILE GESTAPO
ANONIMO, QUASI FOSSE UN CRIMINALE (MENTRE I FACITORI DI INGIUSTIZIA - TRA LE GERARCHIE -HANNO NOMI E COGNOMI E STANNO BEN SALDI AL LORO POSTO…!)
E’ avvilente che un uomo debba essere spiato e poi epurato: certo il suo comportamento non era dei migliori soprattutto per i suoi incontri nascosti, in clandestinità, e addirittura con venature sado-maso: ma tutto questo è frutto e figlio di quel clima che la Chiesa Cattolica - con a capo il Papa tedesco- ha inaugurato: ovvero il Papa tedesco non è che la continuità della sessuofobia e dell’omofobia cattolica perpetrata da secoli.
Il crimen più grave per i preti era l’atto sessuale (da Dio voluto invece e previsto nella Creazione e da Lui giudicato : ” E vide che era buono…!” dice il Libro di Genesi.
Hanno creato mostri che adesso non sanno più come scacciare….
I gay poi sono trattati anonimamente, come infetti, come criminali (salvo indulgere con i veri criminali che devastano l’umanità e farsi ritrarre sui balconi di Pinochet , di Videla, di tanti assassini dittatori, da Hitler a Mussolini e compagnia bella…)
ALTRO CHE “MEA CULPA”!
Che razza di Chiesa viene avanti qui?
Dietro le parole melliflue del Pastore tedesco c’è l’Istituzione più autoritaria e negazionista che non sia mai apparsa sulla terra.
Qui siamo solo all’inizio: la maledizione che abbiamo invocato su questa Chiesa che opprime l’uomo e le sue più nobili aspirazioni che sono la sincerità e la trasparenza, la libertà di parola e di azione, nella coscienza retta ma non suddita e manipolata, la beatitudine dell’amore vero e non fittizio e mistificato - improbabile dietro parole vuote e riti stereotipati - la non sudditanza servile a gerarchie pretenziose, autoreferenti, e poi la fraternità autentica della condivisione a fronte di ricchezze invece egoisticamente accumulate per sè e parenti, di parte e disoneste, e simili a quel che accade nelle familiarità mafiose: tutto questo abbiamo gridato dinanzi a Dio.
Adesso l’epurazione di un uomo - non sincero con l’autorità e la sua Chiesa - che però è stato costretto senza misericordia all’anonimato (la più grande delle umiliazioni poichè Dio, che è Creatore “chiama gli esseri per nome” quando li chiama alla vita e non annienta nessuno, poichè nella cultura biblica non avere un nome significa “non esistere” ).
Ecco tanti uomini di Chiesa, sposati o conviventi, omosessuali, e donne nella stessa situazione di doppia vita, siano eterosessuali o lesbiche: tutti condannati a “non esistere”.
BASTA!
A causa di leggi ingiuste canoniche, un diritto canonico costruito spesso in opposizione al Vangelo di Cristo, dai dottori canonisti curiali.
Risentiamo echeggiare ora il monito del Maestro Gesù Cristo che grida:
“Voi che avete fatto della legge di Dio una legge di uomini: prescrizioni e divieti, e li avete caricati sulle spalle dei vostri fratelli, mentre voi non li toccate neppure con un dito: prescrizioni che sono opere di uomini!”
Le epurazioni del Papato tedesco sono uguali nello stile a quelle della Gestapo, dove per gli omosessuali e affini non c’era speranza.
Ci indigna il silenzio e la sudditanza di un Clero amorfo, sia Preti che Vescovi: ci indigna l’acquiescenza dei fedeli cattolici, privati di parola e di giudizio, perchè non diventino scomodi o incontrollabili, il cui compito è soltanto ratificare (contro ogni vero canone apostolico che invece li responsabilizzava nella vita della Chiesa) tutto quanto viene propinato dall’alto…senza voce e senza senso critico.
ECCO IL RISULTATO DELLA CHIESA DI RATZINGER: UNA MASSA DI FEDELI IMBIGOTTITI, PRIVI DI OCCHI PER VEDERE ED ORECCHI PER SENTIRE, CON FETTE DI SALAME SUGLI OCCHI ISPESSITE IN ANNI DI SILENZIO E DI UMILIANTI “MANDAR GIU’ “.
RATZINGER DICEVA CON WOJTYLA CHE LA CHIESA NON E’ UNA DEMOCRAZIA E RISPONDE AD ALTRI CRITERI, POICHE’ E DI ISTITUZIONE DIVINA: NOI GLI RISPONDIAMO CHE CRISTO ERA DEMOCRATICO GIA? VENTI SECOLI FA’ PIU’ DI LORO OGGI : PERCHE’AMAVA GIUSTIZIA EQUITA’ E CONDIVISIONE.
QUESTA CHIESA DA ISTITUZIONE DIVINA dunque E’ DIVENUTA UNA DITTATURA DIVINA (o diabolica?)….. di pochi uomini potenti che rispondono solo a se stessi , nulla ascoltando….
OCCORRE UNA RIBELLIONE COME QUELLA DI GRILLO USATA VERSO I POLITICI E I LORO RITI INVECCHIATI : UNA RIBELLIONE VERSO QUESTA CHIESA GERARCHICA ORMAI FOSSILIZZATA NEI SUOI ARCAICI DIVIETI E GENERATRICE DI DOPPIE VITE E DI SOFFERENZE INAUDITE: GENERATRICE DI MORTE E DI INAUTENTICITA’.
Criminale non è il Prelato adesso allontanato, che sarà stato “clonato” in Seminario dall’età di 12 anni: privato della possibilità di giudizio critico, personale e autonomo, motivato e deliberato.
Non rispettato nel suo bisogno di affettività, di relazione, di amore, di calore umano, di gioia e di sessualità sanamente vissuta e partecipata , personalizzata.
CRIMINALE OCCORRE GRIDARLO E’ IL SISTEMA EDUCATIVO E PEDAGOGICO DEL VATICANO
che da anni e anni si perpetua…… in oppressione…. tradizione secolare di OPPRESSIONE E MEGALOMANIA DEL POTERE:
DOVE TUTTO E’ GRANDE, MASTODONTICO, L’UOMO DIVIENE PICCOLO E INSIGNIFICANTE!
Diviene una caricatura di se stesso: come nelle Dittature… di Lui ci si può disfare a piacimento e per “ragion di Stato” (altro che valore della persona umana!)
tutto sacrificando sull’altare del tremendo LEVIATANO! (cfr. Hobbes)
I TEOLOGI DEL CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO
CENTRO ECUMENICO
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14 Ottobre 2007 | 03:21Segreteria Direttiva