gaydarTempo d’estate anche per i giornali che, come consuetudine e per mancanza di argomenti, alleggeriscono i loro contenuti per venire incontro ai desideri dei propri lettori. L’epidemia estiva è arrivata a colpire anche un giornale locale di Sorrento che ha dato incredibile evidenza alla notizia (ripresa poi da altri giornali locali) riguardante un impiegato del comune “reo” di avere un profilo su Gaydar.

Il giornale, come avviene sempre in questi casi, cala il fatto nella cornice dello “squallido ambiente omosessuale” quando, come nota anche l’Arcigay, spesso in realtà come quelle di provincia gli strumenti messi a disposizione da internet sono gli unici per entrare in contatto con altri omosessuali vista la mancanza di luoghi di incontro che abbondano invece nella grande città.

L’Arcigay condanna apertamente l’accaduto e oltre a chiedere spiegazioni alla testata sorrentina, invita Paolo Serventi Longhi, presidente della Federazione Nazionale della Stampa di prendere provvedimenti in merito a questo caso di violazione della privacy. Sperando che nessun’altro a livello nazionale segua l’esempio


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