pianetagayCanalG, l’unica tv in Europa a tematica glbt, fondendo musica, cinema e informazione vuole sensibilizzare la società su temi come omofobia, pregiudizio, razzismo, violenza sulle donne, pedofilia, integrazione culturale e religiosa.

Attraverso campagne autoprodotte diffuse su digitale terrestre e satellite, il canale vuole dare inizio ad attività che coinvolgano anche la carta stampata ed, in particolare, internet: per questo motivo il portale PianetaGay è diventata la web-community ufficiale di CanalG. Abbiamo incontrato Andrea, Riccardo e Nicola, membri della redazione.

Come nasce l’idea del portale?

Andrea: Il nuovo sito nasce da una personale esperienza iniziale, avevo fondato una community online con un forum che trattava diversi argomenti. Dopo aver fatto coming out in famiglia, avevo sospeso l’esperienza avviata, pensando ad una nuova realtà dove poter trattare ampiamente le tematiche del mondo lgbt, offrendo un ampio e puntuale servizio alla comunità.

Riccardo: Noi collaboratori siamo molto sensibili al coming out e dedichiamo, all’interno della community, una sezione particolare dedicata proprio a questo tema in cui gli utenti possono rivolgere le proprie domande e formulare le proprie incertezze trovando un aiuto per risolvere i propri problemi o chiedere consigli maggiori ad altri utenti coetanei o che hanno già affrontato una simile esperienza.

Quali altri servizi offre la community?

Andrea: Ci sono rubriche tematiche di cinema gay e libri a tematica lgbt. Una sezione è dedicata alle interviste a personaggi del mondo lgbt, mentre altre rubriche,trattano le figure “mitiche” della storia culturale lgbt, e consigli sul vivere e stare bene con il proprio corpo. Abbiamo anche una sezione sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, dove sono presenti ampie schede relative alle pratiche cosiddette “a rischio”. Un’altra sezione è dedicata agli annunci, divisi per regione, dove poter trovare altri utenti interessati a conoscersi, incontrarsi, divertirsi o, semplicemente, chattare.

Riccardo: Il sito non è solo una community dove incontrare gente, ma invoglia l’utente nel comprendere che esiste anche una cultura gay, composta da libri, cinema, fotografia. Chi accede al nostro servizio può ricevere consigli su testi e letture, anche quelle più nuove, poichè teniamo aggiornati gli utenti e li rendiamo partecipi delle ultime tendenze letterarie internazionali. Stesso discorso e stesso principio, ovviamente, è adottato nella stesura delle schede del cinema, dove è possibile visionare i trailer e porre gli opportuni commenti.

Progetti per il futuro?

Nicola: Stiamo pensando di realizzare una sezione sul nudo maschile e artistico, dedicandoci prima a fotografi “storici”, prenderemo in considerazione grandi maestri del settore come il barone von Gloeden, von Pluschow, Vincenzo Galdi, senza dimenticare personalità più recenti, come Robert Mapplethorpe.

E per “divertiti”…?

Riccardo: Abbiamo la sezione dei racconti erotici, cui diamo molta importanza, dove gli utenti ci inviano e pubblicano i propri racconti e i propri scritti. Ne riceviamo parecchi, a tal punto che abbiamo dato vita a contest a tema sul quale gli utenti partecipanti sono chiamati a realizzare i propri contributi.

Perchè un ragazzo dovrebbe iscriversi al sito?

Andrea: Noi ci rivolgiamo ai giovani, ma non ci dimentichiamo mai che siamo anche noi ragazzi: il progetto è dinamico, in crescita, offre numerosi spunti e idee. E poichè siamo noi i primi fruitori del servizio, riusciamo a comprendere quali sono le esigenze che i nostri coetanei spesso richiedono ma non trovano in altri network e cerchiamo di realizzarli nel miglior modo possibile. Noi puntiamo molto sulla cultura e offriamo, così, risposte a richieste che in altri contesti vengono eluse, in quanto si punta maggiormente sugli incontri.

Andrea: Non bisogna mai dimenticare che il nostro è un progetto versatile e aperto e questo ci permette di trasformare lo spazio virtuale nella casa di ognuno. Vogliamo che gli utenti, iscrivendosi alla nostra community, si sentano il più possibile a proprio agio e possano parlare apertamente, senza vergogna e remore, con amici e ragazzi come loro, di qualsiasi argomento o problema.

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