Aids e Web 2.0: luoghi comuni e percezione del rischio
blog. aids. salutescritto da uiallalla | 1 Dicembre 2008 | condividi su facebook
Il 1º dicembre 1981 veniva diagnosticato il primo caso di Aids. A partire dal 1988 in quel particolare giorno si svolge la Giornata Mondiale Contro l’Aids.NapoliGayPress con questo post partecipa al progetto Bloggers Unite che coinvolge sul tema la comunità dei blogger attraverso l’uso del social web.
Nel web 2.0 (quello dei blog, di MySpace e di Facebook, per intenderci) si parla poco di Aids e chi ne parla non pare sentirsi coinvolto: è il risultato di un sondaggio dell’Istituto Eiko che ha monitorato le conversazioni on-line tra gennaio e giugno 2008.
Ma quello che accade in rete (e che coinvolge 14 milioni di italiani) è solo lo specchio di ciò che avviene off-line.
C’è ancora chi crede che l’Aids sia la malattia dei gay e dei drogati. In realtà è sempre più chiaro che non esistono più “categorie a rischio” e che, anzi, i soggetti che corrono un pericolo maggiore sono eterosessuali over 50 (uomini che praticano sesso non protetto con prostitute e che poi contagiano il partner) e ragazzi over 25 (poco informati sulle malattie a trasmissione sessuale).
E c’è sempre l’abitudine a considerare la malattia come un problema degli altri: secondo un sondaggio realizzato per conto di Network Persone Sieropositive solo il 25% degli intervistati ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini sessuali a seguito della diffusione della malattia. Mentre solo per 4,8% degli intervistati l’Aids è la prima delle preoccupazioni.
Insieme alla diminuzione dei nuovi casi di Aids (dovuta ai progressi scientifici), diminuisce anche la percezione del rischio. Infatti tra le altre notizie che arrivano c’è quella del numero delle persone che si sottopongono al test dell’Hiv che continua a calare mentre aumenta il numero di quelli che scoprono la propria sieropositività al momento della diagnosi di Aids.
Non è un caso il fatto che al Ministero della Salute abbiano sempre serie difficoltà a parlare di sesso sicuro ed in particolare di preservativo realizzando campagne sempre poco incisive come dimostrato dall’ultimo episodio: una canzone degli Assalti Frontali scritta appositamente per il 1° dicembre è stata oscurata dal sito del Ministero.
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Aids e Web 2.0: luoghi comuni e percezione del rischio
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1 Dicembre 2008 | 09:39Aids e Web 2.0: luoghi comuni e percezione del rischio
Nel web 2.0 (quello dei blog, di MySpace e di Facebook, per intenderci) si parla poco di Aids e chi ne parla non pare sentirsi coinvolto: è il risultato di un sondaggio dell’Istituto Eiko che ha monitorato le conversazioni on-line tra gennaio e giug…
1 Dicembre 2008 | 10:13Aids e Web 2.0: luoghi comuni e percezione del rischio
Nel web 2.0 (quello dei blog, di MySpace e di Facebook, per intenderci) si parla poco di Aids e chi ne parla non pare sentirsi coinvolto: è il risultato di un sondaggio dell’Istituto Eiko che ha monitorato le conversazioni on-line tra gennaio e giug…
1 Dicembre 2008 | 10:15Aids e Web 2.0: luoghi comuni e percezione del rischio
Nel web 2.0 (quello dei blog, di MySpace e di Facebook, per intenderci) si parla poco di Aids e chi ne parla non pare sentirsi coinvolto: è il risultato di un sondaggio dell’Istituto Eiko che ha monitorato le conversazioni on-line tra gennaio e giug…
1 Dicembre 2008 | 10:16Ignoranza e pregiudizi sono stati e tuttora sono le cause che hanno molto fatto proliferare la malattia.
1 Dicembre 2008 | 11:11L’ignoranza di chi non sa e di chi non vuole sapere né sminuisce l’importanza.
Il pregiudizio di chi si ritiene estraneo, superiore e immune deteriora e vanifica gli sforzi.
Abbattiamo tutto ciò. Vinciamo le nostre paure. Più se ne parla, più saremo forti…