“Negri, froci, giudei & Co”: la paura dell’altro nel corso dei secoli

“La storia documenta una cosa inequivocabile: l’idea dell’‘altro’ non è affatto assoluta, definitiva, eterna. Al contrario, dipende da un mucchio di cose diverse ed è del tutto relativa. Temporanea. Provvisoria”

Come a volte capita nella storia, proprio negli anni in cui entra alla Casa Bianca il primo nero è rifiorita la pianta maledetta del razzismo, della xenofobia e del disprezzo verso l’altro che credevamo estirpata dal senso di colpa collettivo per l’Olocausto.

Invece l’inondazione di odio in Internet, i cori negli stadi contro i giocatori neri, le spedizioni squadristiche contro gli omosessuali, le avanzate in tutta Europa dei partiti xenofobi, i pestaggi di disabili, gli omicidi di clochard, gli inni immondi alla purezza del sangue riempiono le cronache.

Ed ecco quindi che, dal terrore dei barbari alle pulizie etniche tra africani, dalle guerre comunali italiane al peso delle religioni, fino alle piccole storie ignobili di questi giorni, Gian Antonio Stella in “Negri, froci, giudei & Co.” (sottotitolo: “L’eterna guerra contro l’altro”) ricostruisce un ricchissimo e inquietante quadro d’insieme di ieri e di oggi del rapporto fra “noi” e gli “altri”.

Un intero capitolo (dal titolo: “Oscar, Pier Paolo e gli altri: guai ai gay”) è dedicato all’omofobia “da Jacopone a Fidel da Togliatti ai naziskin”.

Gian Antonio Stella “Negri, froci, giudei & Co. - L’eterna guerra contro l’altro”; Rizzoli, pp. 332, € 19,50.

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Gian Antonio Stella, inviato ed editorialista del Corriere della Sera, ha vinto numerosi premi giornalistici italiani e internazionali con Sergio Rizzo ha scritto “La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio” e “La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili” che, con oltre un milione e trecentomila copie, è stato uno dei saggi più venduti di sempre.