don babero e carmine urciuoliIn occasione della Giornata di Dialogo tra Religioni e Omosessualità (il 13 gennaio in occasione delle commemorazioni di Alfredo Ormando), Arcigay.it pubblica la versione integrale dell’intervista a don Franco Barbero, presbiterio della Comunità Cristiana di Base di Pinerolo, realizzata per Pegaso da Carmine Urciuoli, giornalista e collaboratore di NapoliGayPress.

Don Barbero, che il Vaticano ha ridotto allo stato laicale per le sue posizioni circa le coppie omosesuali, ha raccolto alcune tra le innumerevoli lettere che riceve ogni giorno nel libro “Omosessualità e vangelo”, curato da Pasquale Quaranta.

Nell’intervista Barbero tocca temi di strettissima attualità come le posizioni di Paola Binetti sulle teorie riparative

“Se Paola Binetti vuole flagellarsi con un cilicio e ci trova gusto, che faccia pure […] il problema è che dice delle cose che non stanno né in cielo né in terra, ma purtroppo stanno in questa Italia”

e quelle del Vaticano sulla ‘questione omosessuale’

“Vorrei dire si ha paura di sé, è una ossessione, è chiaro che siamo passati ad una persecuzione e ad un controllo che ha qualcosa di patologico. Ma il problema è a monte. Sta in una chiesa che si è chiusa dentro una cultura e non ascolta più nessuno, non ascolta la scienza, la psicologia, la medicina, nessuno. Soprattutto non ascolta le persone. Parla dei gay e non parla mai con i gay…”

passando per la sua visione del Concilio Vaticano II

“Il concilio apriva un vento di libertà, rendeva la chiesa più in simpatia con gli uomini e le donne, con la realtà umana. Ora sarebbe tempo di andare ben oltre il concilio, ma nella chiesa sono persone che lo stanno affossando”

Don Barbero che propone una lettura del Vangelo sganciata dalle gerarchie ecclesiali e che immagina una chiesa senza Vaticano, più povera e senza privilegi continua comunque a definirsi cattolico

“Perché io mi dico cristiano dentro la tradizione cattolica, ma con una forte tinteggiatura ecumenica”

> leggi l’intervista integrale

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