Don Tonino CantelmiPare che sia inevitabile che quando si parli di omosessualità e fede scoppi polemica. E’ accaduto anche a seguito della pubblicazione di “Omosessualità e Vangelo”, il libro di Don Franco Barbero curato da Pasquale Quaranta.

Tonino Cantelmi (nella foto), presidente dell’Associazione Psichiatri e Psicologi Cattolici, ha scritto una lettera aperta ritenendosi gravemente danneggiato da quanto pubblicato nel libro (a proposito delle teorie riparative di Joseph Nicolosi) ed a sua volta ripreso da un articolo di Davide Varì pubblicato su Liberazione

“Gli autori di riferimento di queste devastanti teorie - si legge nell’introduzione di Don Barbero
- sono soprattutto due […]. In Italia il grande propugnatore di queste terapie è il diacono e professor Tonino Cantelmi, fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Psicologi e Psichiatri Cattolici e docente di psicologia all’Università Gregoriana”

Di fatto si riaccende la polemica tra Cantelmi e Varì: il professore dichiara di aver già querelato il giornalista e di aver smentito (anche di fatto in un suo libro appena pubblicato dalle Edizioni Paoline) le conclusioni riportate nell’articolo ed invita autore e curatore di “Omosessualità e Vangelo” a pubblicare la lettera aperta

“Non sono così sprovveduto - scrive Cantelmi nella lettera - né certamente così criminale da fare terapie non consolidate scientificamente”

Se Pasquale Quaranta e Don Barbero (con tanto di scuse) pubblicano la lettera, Davide Varì denuncia falsità nei suoi confronti da parte dello psicologo e annuncia a sua volta un’azione legale.

“Vorrei però sottolineare - ribatte Varì - che nella sua querela e nella replica pubblicata sul mio giornale, il professor Cantelmi non nega mai di aver praticato la Terapia riparativa. Come potrebbe, visto che nel corso del nostro primo incontro mi ha regalato un libro di Joseph Nicolosi?”

Varì infatti afferma che la denuncia di Cantelmi nei suoi confronti non riguarda il merito dell’articolo ma alcune espressioni usate dal giornalista (come “guru dei guaritori gay” in riferimento al professore e “porto di mare” a proposito del suo studio medico) e che oltretutto non esiste nessuna denuncia pubblica del Coisp (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia) come sostenuto da Cantelmi.

Su una cosa non ci sono dubbi: che se ne continuerà a parlare ancora per molto.
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NB: sul sito del Coisp esiste una denuncia nei confronti di Davide Varì che si riferisce, però, ad un altro articolo del giornalista (dedicato alla morte di Gabriele Sandri)

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