quello che c’è tra di noi“Questa raccolta parla di amore omosessuale. Ripeto il concetto di amore (sostantivo) e il concetto di omosessuale (aggettivo), perché è in questo accostamento che si differenzia dalle altre”

Matteo B. Bianchi nell’introduzione a “Quello che c’è tra di noi - Storie di amore omosessuale” (Manni Editori) chiarisce subito la differenza tra il libro e le solite antologie gay.

La raccolta, curata da Sergio Rotino (giornalista e critico letterario, curatore di varie raccolte, docente di scrittura creativa), comprende vari autori che si cimentano sul tema (“di quelli infidi e scivolosi”) dei sentimenti gay.

“Perché l’amore è fatto di quotidianità, di piccoli gesti, di banalità divise per due. Niente di esaltante da un punto di vista letterario, ma fondamentale dalla prospettiva personale “

Infatti le storie raccontate (tra gli altri da Andrea Demarchi, Giovanni De Rose, Elisa Finocchiaro, Luigi La Rosa, Elisabetta Liguori, Flavia Piccinni, Giovanni Ragonesi, Francesca Ramos) si caratterizzano per la quotidianità di cui parlano.

“Accanto a queste vicende però scopriamo, a sorpresa, che questo libro parla anche di morte. Continuamente. Ci sono suicidi, funerali, morti ammazzati, lunghe malattie irreversibili, attentati annunciati, violenze quotidiane.”

Il libro è stato presentato al Cassero la scorsa settimana da Matteo B. Bianchi e l’autore nell’ambito degli eventi del Bologna Pride.

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