arcigay_flag.jpg L’annuncio dei ministri Vannino Chiti e Clemente Mastella che la norma sull’omofobia, contenuta nel dl sicurezza approvato ieri al Senato, sara’ cancellata dal governo, manda su tutte le furie Arcigay, che chiede l’intervento del premier Romano Prodi.

”Ciò che è avvenuto è inumano - denuncia il presidente di Arcigay, Aurelio Mancuso - offende non solo i gay, le lesbiche, i trans, ma tutte quelle minoranze (ebrei, Rom, testimoni di Geova) che per colpa del loro credo, della loro razza, del loro orientamento sessuale e identità di genere, sono finiti nei campi di sterminio nazisti, nei forni crematori”.

”Ognuno si deve assumere le sue responsabilità: vogliamo sapere - incalza Mancuso - qual è l’orientamento di Prodi, che non può far finta che non sia accaduto nulla; vogliamo sapere come la pensano gli altri ministri e i capogruppo della Camera, dove dal 18 dicembre si aprirà la discussione sul decreto appena approvato in Senato”.

Nel ringraziare per l’impegno profuso i ministri Paolo Ferrero e Barbara Pollastrini, i capogruppo della Sinistra e del Pd del Senato, Arcigay denuncia quindi che

mentre in Italia aumentano le violenze su donne, gay, lesbiche, trans, in Parlamento stentino ad avanzare proposte e provvedimenti non solo repressivi, ma anche e soprattutto di sostegno alle reti e ai centri anti violenza delle donne e del movimento lgbt, di politiche sociali e culturali che incidano profondamente sul
dilagare del machismo criminale, dell’omofobia, della lesbofobia, della transfobia, del bullismo”
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