predicozzo rap
perlescritto da napoligaypress | 16 Febbraio 2009 | condividi su facebook
| trackback“Mia madre mi ha voluto troppo bene, un bene diventato ossessione piena delle sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni. / Mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare, stava fuori tutto il giorno per lavoro io avevo l’impressione che non fosse troppo vero. / Mamma infatti chiese la separazione avevo 12 anni non capivo bene, mio padre disse è la giusta soluzione e dopo poco tempo cominciò a bere. / Mamma mi parlava sempre male di papà mi diceva non sposarti mai per carità, delle mie amiche era gelosa, morbosa e mia identità era sempre più confusa.”
Povia perso tra i luoghi comuni sulla strada per Sanremo. Con tanto di lieto fine: “Luca era gay e adesso sta con lei”
8 commenti
lascia un commento
Si invitano i lettori ad inserire commenti costruttivi e ad evitare i flame.
Napoligaypressnon si ritiene responsabile del contenuto dei comment inseriti.
I moderatori del blog si riservano di non pubblicare commenti contenenti volgarità,offese gratuite e incitazioni alla violenza e all'odio e qualsiasi contenutoche possa urtare la sensibilità dei lettori.
Predicozzo rap: il testo di “Luca era gay”
Mia madre mi ha voluto troppo bene, un bene diventato ossessione piena delle sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni. / Mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare, stava fuori tutto il giorno per lavoro io av…
16 Febbraio 2009 | 15:06[…] Leggi la notizia alla fonte » […]
16 Febbraio 2009 | 15:47Psicologia superata da quattro soldi.
Padre assente, madre troppo presente è la condizione del 90% degli italiani, e non mi sembra (purtroppo) che in giro ci siano 9 gay su 10!
Confido che questa sera venga sommerso di fischi, come merita!
17 Febbraio 2009 | 11:54predicozzo rap: il testo di “luca era gay”
“Mia madre mi ha voluto troppo bene, un bene diventato ossessione piena delle sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni. / Mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare, stava fuori tutto il giorno per lavoro io…
17 Febbraio 2009 | 13:03predicozzo rap: il testo di “luca era gay”
“Mia madre mi ha voluto troppo bene, un bene diventato ossessione piena delle sue convinzioni ed io non respiravo per le sue attenzioni. / Mio padre non prendeva decisioni ed io non ci riuscivo mai a parlare, stava fuori tutto il giorno per lavoro io…
17 Febbraio 2009 | 13:04A me pare assurdo che Grillini e company (non sto giudicando il loro orientamento e la loro pratica sessuali, sia chiaro!) prima parlino di libertà (di parola, di pensiero, di orientamento sessuale e quant’altro) e poi si scaglino contro chiunque non la pensi come loro, bollandolo come ignorante, omofobo, discriminante, e quant’altro!
20 Febbraio 2009 | 10:28Povia ha le sue opinioni (peraltro non così sballate: la comunità scientifica è divisa in proposito, quindi non ci sono dogmi inappellabili) sull’omosessualità e fa bene ad esprimerle, così come chi la pensa diversamente, nel rispetto di tutti!
La sua canzone però non è un “manifesto dell’omofobia” o delle teorie/pratiche di Nicolosi, ma la storia di una persona… Mi chiedo: come può un gay dire, come hanno chiesto al cantante, “io sono felice, quindi tu non puoi parlare di una storia di infelicità”? Ognuno ha la sua storia, reale e rispettabile!
Sono anch’io del parere che oggi come oggi si dia troppo spazio all’esibizionismo (di ogni orientamento sessuale), mentre l’ambito dell’amore e della sessualità dovrebbero tornare nella sfera dell’intimità, del privato, recuperando quella bellezza che, ormai sbandierata e sbattuta sotto il naso in maniera più o meno volgare a persone di ogni età, in nome di una presunta “libertà di espressione”, ma sempre più a danno del rispetto dell’altro (dimenticando poi che i primi “altri” che dobbiamo rispettare, amare, sostenere e proteggere sono i più deboli, cioè i nostri bambini.
Complimenti a Povia per il brano, davvero bello e per nulla offensivo (spesso chi si offende è chi cerca pretesti per stare alla ribalta… e comunque si offende chi vuol vedere ad ogni costo un’offesa!), oltre che per il coraggio di aver raccontato una storia (forse un caso nemmeno troppo isolato) “controcorrente”: probabilmente non vincerai il Festival della canzone italiana, ma almeno avrai suscitato una discussione su temi importanti, che spesso si vuole dare per scontati!
Povia canta la storia di una singola persona ma usa (in buona fede o per calcolo?… boh!) termini come gay ed omosessuale riferiti ad una persona che tutt’al più è confusa…
In questo senso è vittima e fomentatore di un pregiudizio e quindi oggetto delle legittime proteste delle associazioni gay (che lottano contro il pregiudizio e non in favore della “libertà di orientamento sessuale”…) anche se il ricorso alla censura è opinabile.
Quanto alla comunità scientifica, tranne pochi casi isolati, è abbastanza concordo sul non considerare l’omosessualità come qualcosa da cui si “esce”.
L’esibizionismo non c’entra e i bambini lasciamoli stare… anche la strumentalizzazione è una violenza…
20 Febbraio 2009 | 13:46Il testo della canzone di Povia è più pericoloso di quanto non si creda. Narra di un ragazzo che vive la sua vita da gay in maniera morbosa e disturbata, troverà poi, la serenità nell’amore etero.
Noi tutti sappiamo, che in realtà, accade esattamente il contrario; una grande percentuale di omosessuali vive la prima parte della propria esistenza fingendo una vita sentimentale “normale”, soffrendo in silenzio fino a quando non trova la forza di venire fuori.
Il punto su cui non si è riflettuto abbastanza non è la eventuale guarigione, (Povia non ne parla mai) ma bensì il chiaro attacco al coming-out.
Chi è dietro Povia e gli ha scritto la canzone non vuole la guarigione per i gay, ma solo che essi stiano zitti e non avanzino rivendicazioni.
Putroppo Povia è la risposta alla vittoria di Vladimir all’isola dei famosi, e mi spiace dirlo ma ha pienamente ragione Imma Battaglia, l’intervento di Grillini dopo Benigni è servito solo a far sembrare Povia una vittima.
Goiros
20 Febbraio 2009 | 17:38