Chi non sarà oggi a Roma potrà seguire la manifestazione in diretta su Radio Deegay, la radio ufficiale della manifestazione.

uguali, 10 ottobre in piazza contro l’omofobia “Noi, come cittadini LGBT del mondo insieme a tutti gli altri italiani che saranno con noi il 10 ottobre, stiamo mandando un messaggio di uguaglianza che si trasformerà in una tempesta di diritti civili e così potremo spazzare via i vecchi messaggi di odio, intolleranza e divisione che impediscono a qualsiasi società di compiere a pieno il proprio destino”

è il messaggio che il nipote di Harvey Milk, Stuart, ha indirizzato al popolo italiano in occasione di Uguali, la manifestazione nazionale che si svolgerà oggi a Roma e che vede il movimento lgbt affiancato da una rete sociale composta tra gli altri da Arci, ANPI, Amnesty International, CGIL, LILA, Rete degli Studenti.

Alle ore 15.30 concentramento della manifestazione in Piazza della Repubblica dove si terranno interventi dal palco e da dove partirà il corteo, aperto da un grandissima bandiera arcobaleno, alla volta di Piazza della Madonna di Loreto vicino all’Altare della Patria. Nel corso della manifestazione sarà letto un messaggio di Mara Carfagna, Ministro delle Pari Opportunità.

Molteplici le adesioni dal mondo politico tra cui spiccano quelle di Italia dei Valori, Sinistra e Libertà e il Partito dei Comunisti Italiani oltre a quelle di di Paolo Ferrero (segretario di Rifondazione Comunista) e dei due candidati alla segreteria del Pd Ignazio Marino e Luigi Bersani.

“Solo chi ha aderito alla nostra piattaforma rivendicativa - dichiara Fabianna Tozzi, portavoce della manifestazione - combatte davvero l’ondata di violenza e di odio verso le persone più deboli, condividendo l’idea che solo la parità di diritti per tutte e tutti e una nuova cultura basata sull’uguaglianza e sulla pari dignità possano far crescere una società nuova di integrazione e rispetto reciproco”

Nel corteo inoltre saranno presenti rappresentanti di alcune istituzioni territoriali che danno il vero esempio di convivenza civile e rispetto della dignità di tutti i cittadini: i Comuni di Bologna, Firenze, Pisa, Livorno, Polistena (RC) e Torino e la provincia di Firenze.

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