Improvvisamente a Napoli…

La Dico-tomia tra il si e il no al riconoscimento delle coppie di fatto esce dalla porta del Senato, lasciandosi alle spalle la sensazione di un aborto prematuro non naturale, per rientrare dalla finestra, quella aperta da Gustav Hofer e Luca Ragazzi sulla loro vita attraverso lo schermo in “Improvvisamente, l’inverno scorso”.

Quello che il nostro cinema dovrebbe premiare come proprio orgoglio, viene invece capito altrove, alla 58esima edizione del Festival di Berlino. Del resto, si sa, nessun tipo di pride in Italia ha mai destato facile attenzione, soprattutto ultimamente.

Il premio della giuria Manfred Salzgeber assegna la menzione speciale nella sezione Panorama della 58esima Berlinale a “Improvvisamente l’inverno scorso” di Gustav Hofer e Luca Ragazzi per questo documentario umano e personale sulla battaglia importante e continua di persone che si amano e stanno insieme, dimostrandoci che quando la politica diventa personale noi dovremmo perseverare e attingere alla nostra ironia per andare avanti.

Luca e Gustav puntano contro se stessi la macchina da presa, arma ideologica ed etica che, se non sconfigge, almeno illumina una malsana ignoranza nazionale pericolosamente diffusa. Il tono è quello del documentario, ma privo di un atteggiamento di genere propriamente didattico. I protagonisti sono una coppia gay, ma la retorica del caso viene eclissata in favore del dato, del fatto, trattato con gusto e ironia.

La realtà di un’Italia omofoba viene riportata in un risoluto montaggio di materiali in cui il perno è una coppia di giovani omosessuali, Luca e Gustav appunto, intelligenti, colti, di bell’aspetto che condividono un appartamento a Roma e il desiderio di vedere riconosciuti i diritti che la loro relazione meriterebbe.

Sfila una kermesse di eventi che lentamente affossa le speranze dei due protagonisti, e di chi loro rappresentano, amici gay del Ministro Carfagna esclusi. Tutto comincia durante il Governo Prodi, con un disegno di legge firmato Pollastrini – Bindi. Si tratta dei Dico, ovvero diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi.

Seguono indignazioni politiche e vaticane, “Dico mai”, Family Day, manifestazioni di gruppi neo fascisti e reazioni di credenti da non credere. La testimonianza di ragazzi tra i venti e i trent’anni che si mostrano avversi ad una famiglia “non tradizionale”, come natura cristiana comanda ,”la sola”, a quanto pare, “a permettere la procreazione”, è l’istantanea più inaccettabile di un disastro ancora in corso che confina l’Italia ad un Medioevo molto poco europeo.

Luca e Gustav provano col dialogo, ma alla fine la comprensione non è nella politica, non nei loro ottusi interlocutori, bensì altrove: nella corte dei loro affetti che applaude divertita i neo mariti mentre escono dall’unico altare che di quei “dico” porterà il nome, una catena di supermercati piuttosto economica.

“Improvvisamente, l’inverno scorso” è costretto ad una distribuzione quasi massonica. L’ultimo ciclo di proiezioni su Roma, preceduto da una presentazione al bar Necci, è stato organizzato al Politecnico Fandango. Inizialmente fino al 15 maggio, la permanenza del film in sala è stata prorogata poi al 29. Una dritta molto democratica per sostenere la diffusione del progetto? Una proiezione privata, realizzabile contattando direttamente Gustav Hofer attraverso il loro sito.

Per il pubblico napoletano il prossimo appuntamento con “Improvvisamente, l’inverno scorso” sarà al MaiGay, rassegna cinematografica sull’amore e le sue differenze, presso il Cinema Modernissimo, a partire dal 20 giugno. Sarà proprio il film di Luca e Gustav ad aprire la manifestazione che regalerebbe alla pellicola una più adeguata collocazione. Invito aperto a tutti, anche agli amici gay del Ministro Carfagna, abituati a “omo – landia”, altro pianeta rispetto alla Terra delle discriminazioni.

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