Amori corsari: quando per essere “coppie di fatto” ci si convertiva all’Islam…

Algeri, 1541. Redouane e Othmane sono dei corsari rinnegati. Come la maggior parte dei corsari, sono europei cristiani che hanno abbracciato l’Islam per interesse, per scelta di libertà (o semplicemente per poter saccheggiare navi e depredare le coste del Mediterraneo sotto la protezione della Sublime Porta).

Mentre il Mediterraneo è teatro di guerre, razzie, traffici di schiavi, scontri ideologici e religiosi, Redouane e Othmane, ex lanzichenecchi, rispettivamente albanese e tedesco (una vera e propria “coppia di fatto” ante litteram) si convertono all’Islam (diventando “cristiani di Allah”, come all’epoca venivano chiamati i rinnegati) per vivere indisturbati la loro storia d’amore proibita.

“Cristiani di Allah” è appunto il titolo del nuovo romanzo di Massimo Carlotto edito da “e/o”. Il romanzo si ispira all’omonimo saggio edito da Rizzoli nel 1991 degli storici Bartolomé e Lucile Benassar. L’autore attraverso le sue ricerche ha scoperto una realtà dove il dialogo e l’accettazione del diverso erano all’ordine del giorno. Le relazioni omosessuali, infatti, seppur condannate nel Corano erano nella realtà dei fatti accettate.

Attraverso questa storia Carlotto ci racconta un periodo (il cinquecento) lontano nel tempo e nello spazio in cui, contrariamente a quanto accade oggi, migliaia di persone attraversavano il Mediterraneo verso il Maghreb per inseguire il riscatto sociale. Un periodo in cui i fondamentalismi “sembrano” disporsi all’opposto di oggi.

Particolarità del libro è che al volume è allegato un cd che ne costituisce la colonna sonora. Inoltre in contemporanea all’uscita del libro è stato presentato lo spettacolo teatrale ad esso ispirato (con lo stesso Carlotto come narratore e la cantante Patrizia Laquidara) che partito da Nuoro girerà tutta la penisola.

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