Caro Papa… natura e ‘contronatura’

“Santità, come molti altri cittadini italiani e del mondo, seguo con attenzione le manifestazioni del Suo pensiero in merito ai molti problemi che caratterizzano il nostro tempo.

Le analisi e le riflessioni che verranno esposte nelle diverse parti di questo libro cercano di rispondere alla ‘sfida’ che Lei ha lanciato con i suoi attacchi contro il relativismo culturale, le unioni gay e tutto ciò che Lei ritiene essere contro natura”

Così comincia “Contronatura“, libro dell’antropologo Francesco Remotti appena edito da Laterza, il cui sottotitolo è pretenziosamente “Una lettera al Papa”.

L’autore mette a confronto due mondi paralleli e distanti: natura e ‘contro natura’, giusto e sbagliato. L’assoluto e il relativo. L’universalità e le differenze. Da una parte i dogmi e le certezze della religione e dall’altro la volontà di conoscenza e interpretazione del mondo scientifico.

Remotti rivolgendosi direttamente al sommo pontefice affronta e discute una concezione univoca, rocciosa, imperiosa dell’essere uomini partendo da un semplice assunto: per la Chiesa cattolica la natura umana è una, stabile e permanente.

Ma esiste una norma e chi la stabilisce?

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