Gender Bender 2008. Festival dei generi

il manifesto di gender bender 2008E’ stato il leggendario Paolo Poli ad inaugurare martedì sera a Bologna la sesta edizione di Gender Bender, il festival sui generi e le sue rappresentazioni che è diventato un atteso appuntamento dentro e fuori la comunità lgbt. Il festival, organizzato dal Cassero, storica associazione glbt di Bologna, presenta al pubblico italiano gli immaginari prodotti dalla cultura contemporanea, legati alle nuove rappresentazioni del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Il fitto programma si divide in otto sezioni, con proiezioni, spettacoli e mostre in luoghi diversi della città.

Abbiamo incontrato Daniele Del Pozzo, direttore del Festival, per i lettori di napoligaypress.

Cosa distingue l’edizione di quest’anno ?

Innanzitutto un maggior numero di partner e collaboratori rispetto agli anni scorsi. C’è Arcilesbica Bologna ed Orlando che hanno curato la sezione Soggettiva, e la nuova collaborazione con neon>campobase, galleria d’arte che ha curato la sezione I Queerelanti, ed ancora CULT il canale satellitare con la sezione documentari al cinema Lumiere, e c’è il nuovo spazio alle Officine Minganti in cui Alessandro Fullin presenterà Pazza Cremona. Voglio ricordare infine Roberto Casarotto nella sezione teatro danza. […]

Da Mariano Gallo a Priscilla (e ritorno)

mariano gallo ovvero priscillaMariano Gallo è nato a Napoli nel dicembre del 1976 ha studiato danza, dizione e fin dall’adolescenza (16 anni) ha il suo primo contatto con il teatro con un corso patrocinato dalla regione che lo vede nella sua prima rappresentazione in “Il medico dei pazzi”.

Passa dalla compagnia teatrale amatoriale al teatro classico e, in Maggio dei Monumenti napoletano del 98, partecipa alla messa in scena di alcune novelle in napoletano di Boccaccio. Per guadagnare qualcosa in più, inizia a mettere in pratica la danza facendo lo spogliarellista-ballerino nei locali in giro per l’Italia e partecipa all’Erotika Tour del 2001 con Platinette. Fino all’occasione che lo porta in RAI a “Al posto tuo”.

Cordiale e puntuale, da Intra Moenia davanti ad un aperitivo è partita l’intervista.

Com’è nato il personaggio di Priscilla?

All’epoca in RAI cercavano un personaggio chiave ma doveva essere una drag-queen. Io ci pensai, non ero molto preparato sull’argomento e neanche il look si prestava molto, avevo i capelli lunghi, fisico scolpito e pizzetto. Sai, tenevo a quell’occasione, in quel periodo facevo il direttore artistico del Femina e per mandare le foto per il provino, presi in prestito un costume e un paio di scarpe a una ragazza del locale (lei calzava 37 io 42), trucco amatoriale e feci le foto.

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“BearsOfNaples”: un gruppo in carne, peli e ossa.

bears of naplesIn uno dei post precedenti, scritto da Freigeist, ci siamo fatti un’idea di cosa s’intende per Orso. Dai primissimi raduni al Freezer (organizzati dagli attuali Trastornando Bears), gli orsi partenopei un po’ di strada l’hanno fatta e da circa due anni anche un nuovo gruppo, i BearsOfNaples, si occupa di eventi “ursini”.

Abbiamo contattato Lucio (primo da sinistra nella foto), l’orso trainante e portavoce del gruppo, per saperne un po’ di più sulla loro filosofia.

Perché nasce BearsOfNaples?

Il gruppo nasce da un’esigenza vera e propria di aggregare la realtà ursina a Napoli non solo come evento mondano, ma partecipare all’ampliamento di un network che sia un punto di riferimento per il sud. In molte città italiane, come Roma, Bologna, Milano, Palermo e altre, ci sono gruppi già attivi da molti anni e alcuni sono diventati fondamentali per la collaborazione con le associazioni e la comunità omosessuale in generale.

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Intervista ad Enrico Oliari, ministro ideale per le Pari Opportunità per la Mussolini

enrico oliariEnrico Oliari, come commenta la notizia della nomina a ministro delle Pari Opportunità del “governo penombra” di Alessandra Mussolini?

Potrebbe essere solo una notizia per sdrammatizzare un momento di tensione ma quello che è certo è che Alessandra Mussolini, come gran parte del centro-destra laico, è convinta che sia giunto il momento di affrontare le tematiche del riconoscimento dei diritti civili delle persone e delle coppie omosessuali. Per sottolineare questa esigenza nomina un ministro dichiaratamente omosessuale nel suo “governo penombra”, come dire è un argomento di cui dover parlare ed è inutile fare finta che il problema non esista e che gli omosessuali non esistano.

Pensa che cambierà qualcosa a destra, e soprattutto nella destra di riferimento della Mussolini?

E’ un po’ più dura, in particolare sui temi nostri, la classica destra sociale cui fa riferimento Alessandra Mussolini, rispetto alla destra liberale, ma bisogna vedere cosa accade. Io penso che peggio di così non possa andare. Il governo di centro-sinistra non ci ha dato nulla e quello che ci stava concedendo sarebbe valso come una offesa nei confronti della nostra comunità e delle nostre richieste.

Per questo salutiamo molto positivamente qualsiasi cosa venga dal centrodestra. Teniamo presente che per far approvare leggi in nostro favore è necessario un voto transpartitico, ovvero oltre a tutto centrosinistra è necessario anche il voto di tutto il centrodestra laico. Per questo vedo molto volentieri le figure del centro-destra che portano avanti delle aperture nei confronti nostri: anche se fosse solamente una uscita giornalistica sarebbe una cosa positiva.

Anche se la Mussolini ce la ricordiamo per quell’altra uscita del “meglio fascista che frocio” a Porta a Porta.

Dovrebbe essere ricordata in verità anche perchè presentò una proposta di legge per il riconoscimento di alcuni diritti alle coppie omosessuali… Riguardo al fattaccio di Porta a Porta, conoscendo la Mussolini, penso che quella fu una battutaccia messa lì così.

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Quattro chiacchiere con Alessio, Mr. Gay Campania 2008

mr gay campania 08Dopo le selezioni di Mr. Gay Campania, abbiamo fatto quattro chiacchiere con Alessio Giglio, vincitore della fascia.

Alessio a luglio a Torre del Lago parteciperà alle finali di Mr. Gay Italia 2008.

foto: kapsula.it


> mr_xxy prima le classiche domande: nome, età, da dove digiti

> alessio mi kiamo alessio
> alessio ho 18 anni
> alessio sono di pollena trocchia

> mr_xxy che fai nella vita?

> alessio studio al liceo classico
> alessio e faccio danza da 15 anni

> mr_xxy come sei finito alle selezioni di mr. gay campania?

> alessio inizialmente non volevo

> mr_xxy cosa ti ha fatto cambiare idea?

> alessio l’insistenza dei miei amici
> alessio poi il mio ragazzo ci teneva tantissimo
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«Amare le differenze». Dialogo con Michelangelo Pistoletto

“Love Difference”, l’opera di Pistoletto a Piazza PlebiscitoSi illumineranno fino al prossimo 25 febbraio in piazza del Plebiscito i neon che recano il messaggio “Amare le differenze“. La scritta, un’invocazione all’armonia e al dialogo, è tatuata in sedici lingue sui colonnati, braccia rivolte verso il Mediterraneo.

E proprio al “mare tra le terre“, questo il significato della parola Mediterraneo, è dedicata l’altra parte dell’installazione, sul suolo della piazza. Sagome rialzate dei paesi, contornati in arancione con in bianco i nomi delle nazioni, che si affacciano su uno spazio contenuto, un “non luogo” che definisce culture millenarie.

Vedi accanto Palestina ed Israele, e la Turchia e la Grecia, ed ancora, la Spagna ed il Marocco. Tutte le nazioni in cui nasce l’ulivo, non a caso simbolo comune della concordia tra i popoli. E vedi così vicine l’Europa e l’Africa che basta un salto per passare da un continente all’altro.

L’opera sortisce effetto opposto alla grande spirale di Serra esposta sullo stesso luogo nel 2004, che astraeva dalla città chi vi entrava. LoveDifference è invece aperta all’esperienza, ludica, sociale, all’interazione creativa, come direbbe il suo autore.

Ed invita a riflettere. Sulle religioni, le abitudini, i climi, i modi di essere cittadini, le differenze appunto che si ritrovano tra i popoli in questa parte di mondo. Ed anche alla storia comune che abbiamo come abitanti dello stesso mare. Testimoni, dall’altra parte della piazza, le statue di Federico II e di Carlo III, che elevarono la capitale del loro regno a faro del dialogo tra culture. Dialogo oggi così carente.

Proprio mentre sto per andarmene si compie l’artificio. Un uomo di colore siede sul bordo della Libia e resta a guardare la sagoma dell’Italia. L’opera così mi pare compiuta.

“LoveDifference” è una installazione di Michelangelo Pistoletto, nato a Biella nel ‘33, tra i maggiori artisti italiani viventi, promotore negli anni ‘60 dell’Arte Povera, Leone D’Oro alla carriera alla 50ma Biennale dell’Arte di Venezia. L’artista è impegnato con la fondazione Città dell’arte a promuovere e realizzare progetti che “ispirino e producano un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi”.

A Napoli sono ora tre opere che rappresentano tre differenti stadi della sua ricerca. La celeberrima Venere degli stracci è al nuovo museo di arte contemporanea Madre Donna Regina. Dove è possibile fermarsi anche al Luogo di raccoglimento multiconfessionale e laico e Terzo Paradiso.

Abbiamo rivolto alcune domande a Michelangelo Pistoletto per i lettori di napoligaypress. […]

“Ragioniamo d’amore a voce alta”. Il cinema secondo Barbara

artuexlAl cinema Modernissimo di Napoli lo scorso weekend è stato proiettato il lungometraggio Artù, centrato sulla storia di un bambino con due mamme, e già presentato con successo alla 64ma Mostra del Cinema di Venezia lo scorso settembre (nell’ambito della Mostra Mercato).

Il film dura poco meno di un’ora ed è girato tutto in digitale. Prodotto dalla milanese Vulcano produzioni, distribuito da Stella film, per la regia di Raffaele Piscitelli ha le musiche originali di Roberto Olzer. Il trailer del film, insieme agli altri del regista Piscitelli, si possono guardare sulla pagina MySpace del regista.

Alla prima napoletana di sabato scorso erano presenti nella saletta Videodrome la sceneggiatrice, Barbara Risi, con le protagoniste Tiziana Tirritto, Marina Toppetti, Cristina Casale. Abbiamo rivolto per l’occasione alcune domande a Barbara Risi per i lettori di napoligaypress.it

Da dove nasce l’idea del film?

Nasce da un caso e da una esigenza.
Il caso è la libreria Babele di Milano, che dopo aver cambiato gestione lanciò l’idea di un concorso per soggetti inediti e sceneggiature, per fare film che affrontassero tematiche originali legate ai suoi argomenti (la Babele è una storica libreria gay, ndr). Ricevetti questa notizia da mia sorella che vive a Milano e pensai subito che questa tematica mi stava molto a cuore. Mi buttai subito in questo progetto.

E c’è poi una esigenza forte, personale, di raccontare certe storie. Artù affronta storie di bambini che sono compresi in un nucleo familiare che non è composto da una mamma e da un papà, ma da due mamme o da due papà, o a volte in maniera anche casuale. Sono bambini felici che non vengono tutelati dalla legge e non si sa per quale motivo. Dovendo scrivere un film a tematica omosessuale ho pensato anche agli aspetti legati all’attualità. E a quanto il nostro apese sa essere così poco civile. […]

Ci Piacciamo Day. Parla JuanolO

cpiacciamoSabato 15 dicembre 2007 nelle piazze di molte città d’Italia si svolgerà il “Ci piacciamo day”, una iniziativa organizzata da Arcigay, Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno (Associazione di genitori omosessuali) e Agedo (Associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali) per promuovere un libro, dal titolo appunto “Ci Piacciamo!”, pensato in particolar modo per i bambini, che ha già avuto grande successo in Spagna (”Nos gustamos!”) e fa parte di una serie che comprende “Nos Vestimos!” (”Ci vestiamo!”) e “Nos mezclamos!” (”Ci mescoliamo!”).

Il libro, opera del noto illustratore spagnolo JuanolO, costa cinque euro e comunica con venticinque illustrazioni coloratissime il valore degli affetti, di tutti gli affetti. “Ci sono persone a cui piacciono le persone grandi e ad altre le piccole, c’è a chi piacciono i calvi e cicciottelli”, si legge nel risvolto di copertina, “e a chi gli alti e muscolosi; ci sono uomini e donne a cui piacciono le donne… ed altri uomini e donne a cui piacciono gli uomini!”, insomma, “non importa chi ti piace, l’importante è che ti piaccia molto!”

Parte del ricavato dalla vendita sarà devoluta in beneficenza. «Ci sono voluti molti mesi di lavoro», ci spiega Marco Albertini, responsabile Esteri della casa editrice Il Dito e la Luna, «per portare il libro in Italia, un grande lavoro editoriale, ma siamo contenti che sia stato accolto calorosamente e ci auguriamo che sabato la giornata di promozione del libro sarà un successo».

Per conoscere l’ubicazione e l’orario dei banchetti, che saranno organizzati anche a Napoli e a Salerno, basta andare sul blog dell’iniziativa.

JuanolO è nato a Madrid nel 1970, è illustratore e scrittore di libri per bambini; ha già pubblicato per diverse case editrici in Spagna ed è tradotto in Francia e in Germania. Gli abbiamo rivolto alcune domande per i lettori di Napoligaypress.

Come nacque il libro in Spagna?

Il libro nacque su una proposta dell’ Ampgil (l’associazione spagnola di genitori ed amici di omosessuali). All’inizio fui molto dubbioso sul progetto e arrivai persino a pensare che fosse impossibile realizzarlo senza ferire la sensibilità di qualcuno. Ma l’idea girava e rigirava nella mia testa, finchè pensai che la soluzione era fare un libro pensato per spiegare ai miei figli che un loro familiare è omosessuale, e “Ci piacciamo!” ne è il risultato.

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Il teatro delle diversità: incontro con Kikò, presidente di “The Worrybeads”

kiko2Incontriamo per i lettori di Napoligaypress, Kikò (nome d’arte di Gaetano De Vincenzo) presidente dell’associazione Worrybeads, compagnia teatrale ed associazione di volontariato, attiva nella sensibilizzazione alle tematiche sociali. La compagnia ha un manifesto (o più “visivamente”, poster) ed è quest’anno alla seconda edizione di -Parla!- Festival di Arti applicate al Sociale, la cui scorsa edizione ebbe luogo al N.T.N. Nuovo Teatro Nuovo di Napoli.

Come nasce questa compagnia?

E’ stato formata quattro anni fa da una idea per uno spettacolo che si intitola “Follia”, un lavoro sul sociale. Al momento è composto da molti artisti, alcuni dei quali si sono formati con me.

Chi è Kikò?

Ho 29 anni, sono attore ed autore, napoletano. Mi sono diplomato all’Accademia delle Belle Arti, e faccio teatro da quando avevo 16 anni. Insegno attività circensi al Chiaradanza di Mergellina.

Quindi in ogni spettacolo che organizza ci sono acrobatiche?

Dipende dallo spettacolo. Lo spettacolo sulla follia, che si intitola “Brandelli”, aveva anche attività circensi, e fu molto apprezzato anche per questo, tanto da essere selezionato nel 2005 per la “Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo“. Lo spettacolo che abbiamo preparato per il festival invece no. Sono spettacoli che mettono insieme molte arti, sono molto “cinematografici”. […]