Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi.
orsiscritto da freigeist | 5 Maggio 2008 | condividi su facebook
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e poi in quelli europei di cultura anglosassone, si è imposto un nuovo modello di figura d’omosessuale: l’orso.
Anche in Italia già a partire dai primi anni ‘90 questo nuovo modello si fa strada e s’impone. Cominciano ad organizzarsi circoli, inizialmente a Milano, e poi con l’aumentare d’appuntamenti e manifestazioni, il fenomeno “ursino” si estende in pochi anni in tutta la penisola.
A Napoli a far conoscere, ormai più di 10 anni fa, cosa fosse un orso furono le prime serate bear organizzate allo storico Freezer da Rino Sorrentino attuale direttore artistico e resident dj del Kapsula
Chi è l’orso?
Non si può parlare di modello, perché l’orso rifiuta ogni tipo di modello, nega gli elementi e le caratteristiche che appunto hanno da sempre stereotipizzato i gay.
Una bell’espressione per caratterizzare queste persone è sicuramente quella che dice: “vivere il proprio fisico con naturalezza e gioia”, oppure “belli e felici d’essere se stessi”.
Gli orsi sono persone naturali, non si nascondono dietro etichette, non seguono i dettami della moda e con gioia vivono il proprio corpo che spesso li fa additare come persone non belle.
Nel riferirsi agli orsi s’immaginano sempre persone grasse e molto pelose.
Spesso sono proprio così: robusti e pelosi. A loro si contrappongono predatori e cacciatori. Questi ultimi possono essere della stessa stazza ma anche nient’affatto grassi e per niente pelosi. I cacciatori hanno solo la passione per gli orsi e hanno la voglia di avere tutto per loro un bell’orsone da abbracciare e coccolare.
Già nei primi anni ‘90 Natalia Aspesi descrivendo gli orsi italiani, sulle pagine della cultura di Repubblica, parlava di giovanotti grossi e molto pelosi che cercano cacciatori e concludeva dicendo: “Ma dove andremo a finire!!!”
Dove andremo a finire? Ma da nessuna parte secondo me. Bisogna solamente essere liberi mentalmente ed accettare che le passioni ed i sentimenti non hanno limiti. Questo è proprio la filosofia degli orsi: un’apertura verso tutti e tutto.
Questo concetto gli orsi lo esprimono anche nel loro simbolo internazionale: la bandiera della comunità ursina raffigura un’impronta di un orso su uno sfondo a strisce. I colori delle strisce in alto rappresentano i colori della pelle che le persone possono avere. Quelli delle strisce in basso, invece, quelli del pelo dell’orso e quindi dell’età. Un messaggio più chiaro di così? Non c’è età o razza che tengano.
Negli anni nell’ambiente ursino si è sviluppato una terminologia molto particolare: se l’orso per antonomasia è quello robusto, peloso e d’aspetto maschile, il cub è il giovane orso più o meno peloso (detto anche cucciolo), se il daddy è l’orso maturo, il musclebear è quello palestrato, invece il chubby è l’orso molto grosso e poco peloso ed infine il cacciatore e colui che, appunto, va a caccia di orsi (a differenza dell’admirer che non disdegna ciccia e pelo, ma non in maniera esclusiva).
Le differenze poi si sovrappongono e si confondono e così abbiamo il grizzly e l’husky, l’orso argentato e l’orso polare e poi l’orsetto, la lontra, il koala e il lupo…
Oggi gli orsi, come fin dall’inizio, hanno sempre più voglia di apparire e divertirsi. Gruppi come i Bears of Naples e Trastornado Bears organizzano feste e raduni come le serate del giovedì al RedMoon oppure le serate ursine del venerdì al Kapsula. Ed è facile vedere in queste occasioni bei corpi in carne che ballano su cubi oppure cicciotti allegri vestiti in stile farwest, e vi assicuro che è sempre uno spettacolo simpatico e piacevole.
Gli orsi, comunque, non vogliono solo divertirsi. Sono, infatti, sempre in prima linea alle varie manifestazioni e agli appuntamenti ufficiali del movimento LGBT. Sempre pronti a schierarsi e a rendersi visibili nel difendere le giuste cause.
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5 commenti
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Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi.
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
5 Maggio 2008 | 17:35Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e p…
Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi.
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
5 Maggio 2008 | 17:37Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e p…
Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
6 Maggio 2008 | 00:18Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e p…
W gli orsi! Salveranno il mondo gay dalla stereotipizzazione e ci regaleranno leggerezza (mentale!) e allegria in cambio di tanta “sostanza” in più! Scherzi a parte, sono persone meravigliose perché semplici, non pretenziose, molto autoironiche e, proprio perché decomplessati fisicamente, anche molto bravi a letto!!! (almeno nella mia piccola esperienza). Poi, ovviamente, ognuno ha le proprie “paturnie” personali ma… chi non le ha!?
6 Maggio 2008 | 15:48[…] uno dei post precedenti, scritto da Freigeist, ci siamo fatti un’idea di cosa s’intende per Orso. Dai primissimi raduni al Freezer […]
21 Maggio 2008 | 09:45