Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi.
orsi
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e poi in quelli europei di cultura anglosassone, si è imposto un nuovo modello di figura d’omosessuale: l’orso.
Anche in Italia già a partire dai primi anni ‘90 questo nuovo modello si fa strada e s’impone. Cominciano ad organizzarsi circoli, inizialmente a Milano, e poi con l’aumentare d’appuntamenti e manifestazioni, il fenomeno “ursino” si estende in pochi anni in tutta la penisola.
A Napoli a far conoscere, ormai più di 10 anni fa, cosa fosse un orso furono le prime serate bear organizzate allo storico Freezer da Rino Sorrentino attuale direttore artistico e resident dj del Kapsula
Chi è l’orso?
Non si può parlare di modello, perché l’orso rifiuta ogni tipo di modello, nega gli elementi e le caratteristiche che appunto hanno da sempre stereotipizzato i gay.
Una bell’espressione per caratterizzare queste persone è sicuramente quella che dice: “vivere il proprio fisico con naturalezza e gioia”, oppure “belli e felici d’essere se stessi”.
Gli orsi sono persone naturali, non si nascondono dietro etichette, non seguono i dettami della moda e con gioia vivono il proprio corpo che spesso li fa additare come persone non belle.
Nel riferirsi agli orsi s’immaginano sempre persone grasse e molto pelose.
Spesso sono proprio così: robusti e pelosi. A loro si contrappongono predatori e cacciatori. Questi ultimi possono essere della stessa stazza ma anche nient’affatto grassi e per niente pelosi. I cacciatori hanno solo la passione per gli orsi e hanno la voglia di avere tutto per loro un bell’orsone da abbracciare e coccolare.
Già nei primi anni ‘90 Natalia Aspesi descrivendo gli orsi italiani, sulle pagine della cultura di Repubblica, parlava di giovanotti grossi e molto pelosi che cercano cacciatori e concludeva dicendo: “Ma dove andremo a finire!!!”
Dove andremo a finire? Ma da nessuna parte secondo me. Bisogna solamente essere liberi mentalmente ed accettare che le passioni ed i sentimenti non hanno limiti. Questo è proprio la filosofia degli orsi: un’apertura verso tutti e tutto.
Questo concetto gli orsi lo esprimono anche nel loro simbolo internazionale: la bandiera della comunità ursina raffigura un’impronta di un orso su uno sfondo a strisce. I colori delle strisce in alto rappresentano i colori della pelle che le persone possono avere. Quelli delle strisce in basso, invece, quelli del pelo dell’orso e quindi dell’età. Un messaggio più chiaro di così? Non c’è età o razza che tengano.
Negli anni nell’ambiente ursino si è sviluppato una terminologia molto particolare: se l’orso per antonomasia è quello robusto, peloso e d’aspetto maschile, il cub è il giovane orso più o meno peloso (detto anche cucciolo), se il daddy è l’orso maturo, il musclebear è quello palestrato, invece il chubby è l’orso molto grosso e poco peloso ed infine il cacciatore e colui che, appunto, va a caccia di orsi (a differenza dell’admirer che non disdegna ciccia e pelo, ma non in maniera esclusiva).
Le differenze poi si sovrappongono e si confondono e così abbiamo il grizzly e l’husky, l’orso argentato e l’orso polare e poi l’orsetto, la lontra, il koala e il lupo…
Oggi gli orsi, come fin dall’inizio, hanno sempre più voglia di apparire e divertirsi. Gruppi come i Bears of Naples e Trastornado Bears organizzano feste e raduni come le serate del giovedì al RedMoon oppure le serate ursine del venerdì al Kapsula. Ed è facile vedere in queste occasioni bei corpi in carne che ballano su cubi oppure cicciotti allegri vestiti in stile farwest, e vi assicuro che è sempre uno spettacolo simpatico e piacevole.
Gli orsi, comunque, non vogliono solo divertirsi. Sono, infatti, sempre in prima linea alle varie manifestazioni e agli appuntamenti ufficiali del movimento LGBT. Sempre pronti a schierarsi e a rendersi visibili nel difendere le giuste cause.
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5 commenti
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Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi.
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
5 Maggio 2008 | 17:35Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e p…
Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi.
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
5 Maggio 2008 | 17:37Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e p…
Allegri e robusti, gli orsi non vogliono solo divertirsi
Per secoli, nell’immaginario collettivo, la figura degli omosessuali era identificata con quella di persone efebiche ed effeminate. Più di recente, invece, con persone palestrate e curatissime.
6 Maggio 2008 | 00:18Da qualche decennio, prima nei paesi nord americani e p…
W gli orsi! Salveranno il mondo gay dalla stereotipizzazione e ci regaleranno leggerezza (mentale!) e allegria in cambio di tanta “sostanza” in più! Scherzi a parte, sono persone meravigliose perché semplici, non pretenziose, molto autoironiche e, proprio perché decomplessati fisicamente, anche molto bravi a letto!!! (almeno nella mia piccola esperienza). Poi, ovviamente, ognuno ha le proprie “paturnie” personali ma… chi non le ha!?
6 Maggio 2008 | 15:48[…] uno dei post precedenti, scritto da Freigeist, ci siamo fatti un’idea di cosa s’intende per Orso. Dai primissimi raduni al Freezer […]
21 Maggio 2008 | 09:45