Addio a Massimo Consoli, il “papa omosessuale”
movimentoscritto da uiallalla | 5 Novembre 2007 | condividi su facebook
Massimo Consoli, giornalista e scrittore, padre del movimento omosessuale, definito da Alan Danielu il “papa degli omosessuali” si è spento alle ore 1,50 del 4 novembre 2007 all’età di 61 anni all’Ospedale di Velletri dove era ricoverato da alcune settimane.
Consoli ha riscoperto o valorizzato, attraverso traduzioni e studi, personaggi poi definiti “padri fondatori” del movimento di liberazione omosessuale, quali: Karl Heinrich Ulrichs, Karl-Maria Kertbeny, John Henry Mackay, Edward Westermarck e altri.
Autore di numerosi volumi nel corso della sua pluridecennale attività ha raccolto un archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito presso l’Archivio di Stato italiano a Roma, aveva fondato le prime organizzazioni gay romane alla fine degli anni Sessanta, animando il panorama culturale della nostra città insieme a Dario Bellezza e Pier Paolo Pasolini.
La camera ardente, per sua stessa volontà, si terrà presso la sede del Circolo Mario Mieli, in via Efeso 2/A, a dalle 13 di oggi fino alle 10 di domani quando il feretro lascerà il Circolo e raggiungerà l’istituto buddista Soka Gakkai in via della Marcigliana 532 (traversa di via della Bufalotta) dove alle 11 si svolgerà una cerimonia laica. Poi sarà trasferito presso il cimitero di Marino.
Pochi giorni fa il figlio adottivo ha inviato il suo ultimo messaggio:
Mio padre m’incarica di dirvi che siete stati e state lo scopo della sua vita. Vi ha sempre voluto bene, vi vuole bene e spera che anche dove sta per andare sia possibile continuare a volervi bene
Tutta la comunità omosessuale (che lui definiva “varia“) gli rende omaggio
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Addio a Massimo Consoli, il “papa omosessuale”
Massimo Consoli, giornalista e scrittore, padre del movimento omosessuale, definito da Alan Danielu il “papa degli omosessuali” si è spento alle ore 1,50 del 4 novembre 2007 all’età di 61 anni all’Ospedale di Velletri dove era ricoverato da a…
5 Novembre 2007 | 14:33nei prossimi commenti i messaggi di cordoglio giunti dalla comunità omosessuale
7 Novembre 2007 | 14:37Stanotte ci ha lasciato Massimo Consoli, uno dei padri storici del movimento gay italiano. Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli si stringe alla famiglia e comunica che la camera ardente, come da volontà dello stesso Massimo, si terrà presso la sede del Circolo, in via Efeso 2/A, a partire dalle 13 di domani, lunedì 5 novembre, fino alle 10 di martedì 6 novembre.
Alle 10 di martedì il feretro lascerà il Circolo e raggiungerà l’istituto buddista Soka Gakkai in via della Marcigliana 532 (traversa di via della Bufalotta) dove alle 11 si svolgerà una cerimonia laica. Poi sarà trasferito presso il cimitero di Marino.
Il Circolo è stato anche investito dalla famiglia dell’incarico di soddisfare la volontà di Massimo di essere sepolto nel cimitero acattolico di Roma dove riposa Dario Bellezza e si è già attivato per realizzare questo suo desiderio.
Invitiamo gli amici, la comunità gay tutta e le istituzioni, che hanno sempre riconosciuto l’indubbio valore del lavoro di Massimo, a venire a dargli l’ultimo saluto.
7 Novembre 2007 | 14:38Abbiamo appreso con commozione e dolore la notizia della scomparsa di Massimo Consoli, tra i padri fondatori del movimento gay italiano. Si è spento all’età di 61 anni nel corso della notte, dopo una lunga malattia.
Protagonista delle maggiori battaglie condotte dal movimento gay in Italia, amico di artisti e letterati come Dario Bellezza, Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Alberto Moravia, autore di una quarantina di volumi (Homocaust, Ecce Homo, Affetti speciali i più famosi), nel corso della sua pluridecennale attività ha riscoperto o valorizzato, attraverso traduzioni e studi, i “padri fondatori” del movimento di liberazione omosessuale e raccolto un archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito presso l’Archivio di Stato italiano a Roma. Il 17 novembre 1997, nel ventottesimo anniversario della pubblicazione della Carta di Amsterdam, il manifesto di liberazione dei gay italiani, le Poste italiane emettevano uno speciale annullo celebrativo (primo annullo gay).
Arcigay esprime la propria vicinanza alla famiglia di Massimo Consoli e al figlio Lorenzo. La comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale, trans) deve moltissimo alle sue battaglie e al suo esempio.
Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, e Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, chiedono al Sindaco di Roma Walter Veltroni che sia accolta la richiesta di Massimo Consoli di essere seppellito nel cimitero acattolico di Roma. “Crediamo che questo gesto sia anche un importante riconoscimento alla vita e alle opere di un importante intellettuale italiano e romano”, affermano.
7 Novembre 2007 | 14:39Il gruppo Gaya si unisce «al pianto di tutta la comunità Glbt nazionale e al dolore della famiglia di Massimo Consoli», il padre fondatore del movimento gay internazionale, morto domenica. «È stato per noi il padre che tutti avremmo voluto, ci è stato vicino fin dal primo momento e non ci ha mai abbandonato», dicono le comunità gay, «sempre accanto alle nostre imprese, sempre pronto a incoraggiarci anche quando tutto sembrava perduto. Sempre vicino a noi con amicizia e rispetto. Ora ci ha lasciato, ma il suo spirito è vivo in ognuno di noi, in ognuno dei nostri cuori. Sappiamo che ci sarà sempre e che la sua memoria non sarà mai persa nel tempo. Ci ha lasciato fra lacrime di commozione e ricordi di meravigliose lotte».
7 Novembre 2007 | 14:41A questa edizione di “Rintracciarti” avrebbe dovuto partecipare anche Massimo Consoli, morto domenica. Da sempre impegnato nella battaglia per i diritti civili delle persone e delle coppie omosessuali, Consoli è stato tra i fondatori del movimento gay italiano. Giornalista, autore di una quarantina di volumi, nel corso della sua pluridecennale attività ha raccolto un archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito all’Archivio di Stato italiano a Roma. A ricordarlo in una nota ieri è stata l’Arcigay “La Salamandra” di Mantova sottolineando appunto che Consoli era stato invitato a Mantova per presentare il suo libro “Ecce homo, l’omosessualità nella Bibbia” ma la malattia non glielo ha permesso. «Ciao Massimo ci mancherai, a noi arcigay di Mantova, ancor di più, resterà il rimpianto di non aver potuto chiaccherare con Te».
7 Novembre 2007 | 14:43Stamani abbiamo appreso con commozione la notizia della scomparsa di Massimo Consoli, intellettuale, scrittore e tra i padri fondatori del movimento gay italiano.
Massimo Consoli si è spento all’età di 62 anni nel corso della notte, all’Ospedale di Velletri dove era ricoverato da qualche settimana. Aveva fondato le prime organizzazioni gay romane alla fine degli anni Sessanta, animando il panorama culturale della nostra città insieme a Dario Bellezza e Pier Paolo Pasolini.
Nel 1969, mentre si trovava in Olanda, aveva pubblicato la “Carta di Amsterdam” per i diritti degli omosessuali. Aveva fondato nel 1989 il magazine Rome Gay News. Nel corso della sua pluridecennale attività aveva raccolto un Archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito presso l’Archivio di Stato a Roma. Vi sono contenuti gli originali di articoli, studi, corrispondenze circa le origini del movimento gay raccolti a partire dal 1959 in poi, oltre a migliaia di libri sull’omosessualità. Il 17 novembre 1997, nel ventottesimo anniversario della pubblicazione della Carta di Amsterdam, le Poste italiane emettevano uno speciale annullo celebrativo (primo annullo gay).
I funerali si terranno lunedì pomeriggio 5 novembre Roma con rito buddista, zona bufalotta, poi Massimo Consoli verrà seppellito a Marino (Roma).
Come Comitato provinciale Arcigay di Roma, esprimiamo la nostra vicinanza alla sua famiglia e al figlio, Lorenzo. Le persone lesbiche e gay devono molto al suo coraggio e al suo esempio. Tra le ultime volontà di Massimo c’era quella di essere seppellito nel cimitero acattolico di Roma. Sappiamo che la procedura è complessa, visto il valore storico del luogo, per questo abbiamo rivolti un appelli al Comune di Roma perché possa realizzare la volontà di Massimo.
7 Novembre 2007 | 14:44I genitori di AGEDO si uniscono al dolore di tutti coloro che l’hanno conosciuto e stimato e che gli sono stati accanto fino all’ultimo
7 Novembre 2007 | 14:46Ricordo con rimpianto che lo conobbi, ospite coraggioso e intuitivo, quando Agedo si riunì per la prima volta, a Roma , presso il suo studio.
E’ morto Massimo Consoli, uno dei fondatori del movimento glbtq italiano.
7 Novembre 2007 | 14:47La notte appena trascorsa si è portata via in silenzio, con discrezione, un uomo che ha dedicato l’intera sua vita al riconoscimento dei diritti per chi ancora non li ha, per le persone gay, lesbiche, transessuali, bisessuali. Massimo Consoli aveva soltanto 62 anni e da molto tempo lottava con allegria e determinazione contro un cancro che alla fine lo ha sconfitto. Fin dagli anni ’60 ha raccolto testi, manifesti, pubblicazioni riguardanti la comunità glbtq mondiale costituendo un archivio imponente che costituisce una testimonianza storica importantissima per le vicende di una consistente minoranza. Consoli ha scritto almeno 50 libri pubblicati oltre a migliaia di articoli sulla storia dell’omosessualità ed è stato tra i fondatori dei primi circoli italiani di politica e cultura gay. La sua perdita costituisce un grande dolore per tutti quelli che lo hanno conosciuto ma anche per ogni persona che crede nelle libertà e nell’uguaglianza e per chi si batte contro i pregiudizi e le discriminazioni. Massimo era un mio amico personale e grande maestro di vita e cultura. Il Partito della Rifondazione Comunista rivolge i suoi sentimenti di profondo cordoglio al figlio adottivo, alla nuora e ai due nipotini.
“Luciano Massimo Consoli ci ha lasciato alle 01:50 del 4 Novembre 2007. Per cortesia date la notizia a tutti.” Con questo messaggio abbiamo avuto la triste notizia.
Luciano Massimo Consoli detto Massimo Consoli (12 dicembre 1945 – Roma, 4 novembre 2007) è stato uno scrittore, giornalista e traduttore italiano.
È stato uno dei padri fondatori del movimento di liberazione omosessuale italiano.Autore di una quarantina di volumi, tra testi autografi e traduzioni, è stato uno dei principali studiosi di storia dell’omosessualità.
L’associazione Dì Gay Project, il Presidente Imma Battaglia, il Direttivo e tutti i soci esprimono profondo dolore per questo lutto che ha colpito la comunità omosessuale italiana.
Dalle ore 13:00 di Lunedì 5 Novembre alle ore 10:00 di Martedì 6 Novembre verra’ allestita la camera ardente presso il al Circolo Mario Mieli in Via Efeso 2/A
(06.5413985)
Martedì 6 Novembre dalle ore 10:00 partirà il corteo dal Circolo Mario Mieli fino all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in Via della Marcigliana, 532/9 - 00139 Roma (RM)
Tel. 06 87 28 61 - Fax 06 87 28 62 20 dove alle 11:00 si svolgeranno i funerali con rito buddista come da sue volontà.
Ciao Massimo sarai sempre il nostro esempio!
7 Novembre 2007 | 14:49Il Papa degli omosessuali, è stato detto per definire la sua figura autorevole e riconosciuta da tutti. Una figura importante. Per chi lo ha conosciuto un riferimento come pochi. Per noi che abbiamo letto di lui, un personaggio a cui essere grati. Un uomo che ha fatto della battaglia per il riconoscimento della pari dignità per le persone omosessuali una battaglia culturale, soprattutto. Ecco perché oggi, insieme a tutti gli altri, vogliamo ricordarlo, nel nostro stile, con le sue parole, dirette, chiare, esaustive. Pensando, ora come non mai, che oggi vorremmo un papà, che riesca, non tanto a proteggerci, ma, lo diciamo ancora una volta, a farci “famiglia”, uniti. Come un padre riesce a comprendere e a valorizzare le diversità caratteriali dei figli per farli sbocciare. Consigliati da Felix Cossolo, suo grande amico, vi pubblichiamo una delle ultime interviste rilasciate da Massimo Consoli proprio a lui, per la rivista che dirige, Clubbing. Grazie ancora, Massimo, da chi in quella battaglia culturale ancora ci crede necessaria e vuole portarla avanti!
7 Novembre 2007 | 14:51Il 20 novembre 1971 veniva diffuso, su fogli ciclostilati, il primo documento militante gay italiano, “Il Manifesto per la Rivoluzione Morale: L’Omosessualità’ Rivoluzionaria”. Autore era un giovane romano di venticinque anni, Massimo Consoli, che dopo avere girato l’Europa, soprattutto i paesi del nord, si era messo in testa di importare in Italia quel fermento culturale e sociale che stava cominciando a diffondersi in Olanda, in Germania, in Scandinavia. Da lui e da pochi altri pionieri avrebbe preso il via da lì a poco il movimento omosessuale italiano. Massimo Consoli se n’è andato nelle prime ore di domenica. Infaticabile ricercatore, scrittore, animatore, pubblicista, archivista, ha anticipato e poi attraversato da protagonista trentacinque anni di movimento gay italiano. Ci ha lasciato quaranta suoi libri di cultura e storia lgbt e un’importante collezione documentaria e libraria che è stata rilevata dall’Archivio di Stato. Ma, soprattutto, ci ha lasciato l’esempio di un inarrestabile militante sempre in prima fila, che si trattasse di commemorare la morte di Alfredo Ormando o di sfilare a un Pride.
Massimo ha avuto due famiglie. La prima è quella formata da Lorenzo, il giovane amico che ha voluto con forza adottare, Malika, moglie di Lorenzo, e i due nipotini che gli hanno dato la gioia di essere nonno. La seconda è la rete di amicizie nata all’interno di quella comunità lgbt che aveva contribuito a creare. Pochi giorni prima della sua morte ci ha fatto inviare da Lorenzo un’ultima mail: “Mio padre mi incarica di dirvi che siete stati e siete lo scopo della sua vita. Vi ha sempre voluto bene, vi vuole bene e spera che anche dove sta per andare sia possibile continuare a volervi bene”. Anche noi te ne vogliamo, Massimo, e ti siamo riconoscenti per il tanto che ci hai dato.
7 Novembre 2007 | 15:33Luciano Massimo Consoli ci ha lasciato alle ore 1.50 del 4 novembre 2007.
7 Novembre 2007 | 15:34Crisalide AzioneTrans ne piange la scomparsa