il cantante PoviaNonostante il testo di “Luca era gay, il brano che Povia presenterà al prossimo Festival di Sanremo, sia stato secretato fino alla sua esibizione sul palco dell’Ariston, arrivano indiscrezioni sul contenuto della canzone.

E’ un articolo di Repubblica a dare le prime anticipazioni

“La canzone alterna un cantabile ritornello a un rap giocato sul tempo medio, e grazie alla torrenziale fluidità dello schema rap, racconta con dovizia di particolari la storia di Luca, la sua infanzia, dominata da una madre iperaffettuosa e un padre che non regge il disagio, se ne va, comincia a bere, di fatto scompare dalla vita di Luca finché, seguendo un determinismo meccanico, da manuale di psicologia minore, arriva un uomo adulto (in zona di sospetta pedofilia) che gli regala il tanto agognato amore”

Ovvietà e luoghi comuni come nel seguito della canzone: Luca conosce una donna e torna eterosessuale (“Luca era gay, ma ora è un altro uomo”). E sono le stesse ovvietà sostenute dall’ex-gay Luca di Tolve (alla cui esperienza si ispira la canzone di Povia) in un’intervista rilasciata a Tempi (che uscirà giovedì domani allegato a Il Giornale) ad aggiungere qualcosa di più a riguardo:

”Gli omosessuali vivono un frenetico nomadismo sentimentale. comprensibile: come chiunque altro, cerca altro da se’. Se nell’altro trova solo qualcosa di simile, il rapporto non puo’ che essere effimero e compulsivo”

Non si sono fatte attendere le reazioni, anche abbastanza sdegnate

“Ognuno affronta come può il confronto con la verità del proprio desiderio sessuale e della propria affettività - afferma l’On. Paola Concia (PD) - Noi abbiamo un modo meno palteale, ma del resto, non dobbiamo promuovere una canzone a Sanremo

“Nella vita di ciascuno di noi possono accadere disavventure di vario tipo - dichiara Franco Grillini - ma non si va in giro a gettare fango sulle persone, in questo caso i gay, in forza delle proprie esperienze più o meno traumatiche”

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