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Tunisia: presidente associazione Lgbt, Occidente faccia pressioni su paesi che penalizzano gay

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Riportiamo agenzia stampa.

mer, 06 05 2020 12:41:35
Tunisi, 06 mag – (Nova) – Le associazioni in difesa della comunita’ Lgbt occidentali esercitino pressioni sui loro governi affinche’ boicottino la Tunisia e tutti i paesi che penalizzano l’omosessualita’. E’ questo l’appello lanciato dal presidente dell’associazione Shams, attiva per la depenalizzazione dell’omosessualita’ in Tunisia, Mounir Baatour, nel corso di un’intervento trasmesso sulla pagina Facebook di Shams. I paesi che considerano l’omosessualita’ un reato «vivono grazie agli aiuti dell’Occidente e delle sovvenzioni dell’Unione europea», ha affermato Baatour. Alla luce di questo quadro, secondo il presidente di Shams, «devono essere prese delle misure internazionali» volte ad accordare gli aiuti in cambio di una «totale depenalizzazione dell’omosessualita’». «E’ necessaria un’azione collettiva dei governi occidentali per dire a questi paesi arretrati del terzo mondo che bisogna smettere di perseguitare gli omosessuali», ha proseguito. Nel novembre 2019, Baatour ha scelto di lasciare la Tunisia «temporaneamente», dopo aver ricevuto minacce di morte. Nel 2013, il presidente di Shams, avvocato, e’ stato condannato a tre mesi di carcere per atti di omosessualita’. Il 24 aprile, l’associazione Shams ha dichiarato che lo Stato tunisino ha riconosciuto un matrimonio omosessuale tra un francese e un tunisino. Quest’ultimo, infatti, era riuscito a registrare il suo matrimonio (avvenuto in Francia) nel certificato di nascita. In seguito, il ministro degli Affari locali Lotfi Zitoun ha ritenuto l’atto privo di qualsiasi legalita’. (Tut)