Tra le varie ossessioni del Governo Meloni, c’è quella per la natalità. Secondo questa destra reazionaria, infatti, le donne italiane dovrebbero sfornare figli come si fa con le patate al forno durante il pranzo della domenica. Poco importa, ovviamente, se le famiglie (rigorosamente “tradizionali” non sia mai) non sanno come mantenere i bambini visto gli stipendi da fame e gli elevati ed eccessivi costi della vita. Per loro l’importante è che si sforni. Punto e basta.
Eppure, facendo una “ricerca” di nostro pugno spulciando in rete qua e là, pare che i primi a fare pochi figli siano proprio diversi esponenti di questa destra. E se non li fanno loro i figli, per la Nazione e per la patria, che guadagno 20 mila Euro al mese chi li dovrebbe fare? Con questo non stiamo scrivendo che chi guadagna un lauto stipendio deve per forza fare figli, ci mancherebbe. Semplicemente, che queste persone avrebbero una possibilità, almeno economica, migliore rispetto ad altre per poter procreare. Come anticipato, però, noi non imponiamo. Noi. Sembra sempre più evidente, invece, la volontà di questa destra reazionaria di imporre una ideologia dalla quale, però, loro stessi prendono le distanze
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Saldare il conto a chi scappa senza pagare non è un gesto di altruismo o che dà una lezione ai “furbetti”, è un atto che rischia di agevolare i comportamenti da parte dei lestofanti. Non prendere posizione contro le parole di Vannacci non è una questione ideologica, è un modo per autorizzare le violenze (in particolare verso donne, immigrati e LGBT+) verbali e fisiche. Non scrivere nemmeno due righe sui Social in merito allo stupro di Palermo e/o sulla vicenda di Caivano, infine, rischia di renderti inconsapevolmente complice di quegli atti. Forse è proprio questa l’Italia che vuole disegnare questa destra: violenta, intollerante, povera e in mano ai “furbetti”
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Rikkie Valerie Kollè è una modella transgender, finita al centro di polemiche e insulti per essere diventata Miss Olanda
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Vigilantes che non sapevamo di aver bisogno, o una potenziale minaccia? Sappiamo ancora troppo poco di SiegedSec, ma apparentemente sarebbe capitanato da un gruppo di hacktivist queer, transgender e furry. Quanto queste fughe di dati commesse da loro gioveranno la situazione americana sulle leggi attuali anti trans?
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Il ministro dello sport Abodi si riferisce alle parate del Pride come delle “ostentazioni” ed “eccessi estetici”. Caro Ministro, non è il caso di informarsi?
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In America finalmente si torna a parlare di diritti transgender con qualche miglioramento: sembrerebbe che queste folli leggi stiano trovando una loro conclusione. Che si stia volgendo al termine di questa gogna pubblica?
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Le persone LGBT+ dovrebbero cercare di essere più inclusive anche all’interno della comunità stessa. La storia di Massimiliano Gualdi, uno dei fondatori del gruppo per i diritti LGBT+ del Movimento 5 Stelle, è tutto quello di cui la nostra comunità LGBT+ non ha bisogno e tutto ciò, invece, di cui la destra reazionaria si nutre per limitare i diritti civili
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La rubrica “I colori del Pride” ci ha accompagnato per oltre due mesi, esplorando tantissime sfumature della comunità LGBT+. Il mese del Pride si sta concludendo, ma le battaglie della comunità LGBT+ continuano. Qualche riflessione finale per poter dare una chiave di lettura generale
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In Russia sembra essere arrivati in un punto di non ritorno. Putin dichiara l’omosessualità è una malattia mentale
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Continua l’appuntamento settimanale con le bandiere del Pride. Oggi, in particolare, approfondiamo la bandiera drag e il suo significato
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