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Se l’estate scorsa Capaccio e Piazza Bellini sono stati teatro di atti di omofobia e bullismo, il nuovo anno a Napoli è cominciato con due gravi casi di omofobia. Il primo la notte di capodanno quando tre ragazzi sono stati insultati e aggrediti da quattro persone nella stazione della metropolitana di Piazza Vanvitelli. Qualche settimana dopo una dipendente, lesbica dichiarata, della seconda municipalità si è vista recapitare un volantino con scritte offensive.

Piccoli e grandi casi di bullismo ed omofobia sono all’ordne del giorno e sono alimentati da dichiarazioni omofobe di esponenti politici e gerarchie cattoliche. Un reportage di Liberazione ha portato allo scoperto un giro di guaritori di gay, palesemente in contrasto con quanto stabilito dell’Ordine degli Psicologi (che non considera l’omosessualità una patologia), ma a favore del quale è scesa in campo l’allora senatrice teodem Paola Binetti.

Anche la mancata approvazione della legge su stalking ed omofobia che, dopo una serie di polemiche, non è stata approvata per un cavillo e la progressiva evaporazione della legge sulle coppie di fatto (prima Dico, poi Cus) fino alla sua scomparsa dalle priorità del governo precedente segnano una sconfitta.

Film come “Altromondo” e “Improvvisamente l’inverno scorso” raccontano impietosamente la triste realtà italiana. Dell’impegno contro l’omofobia se ne fanno carico i singoli cittadini, le associazioni come Arcigay che organizza una campagn utilizzando i fondi raccolti tramite il 5 per mille o gruppi di gay credenti che attraverso le veglie di preghiera cercano di sensibilizzare il vaticano.

Il 17 maggio ricorre la quarta giornata contro l’omofobia istituita nel 2006 dal Parlamento Europeo. A Napoli e in Campania si svolgeranno una serie di eventi volti a sensibilizzare la cittadini e istituzioni.

Il 16 maggio Arcigay Napoli presenterà il rapporto “Un anno di omofobia” alla sala multimediale del Comune di Napoli nell’ambito della conferenza di presentazione del progetto DiverCity (rivolto ad omosessuali migranti).

Sabato 17 maggio presso la Sala Santa Chiara (in piazza del Gesù) gli artisti napoletani combattono la discriminazione partecipando alla mostra “Molteplicità dell’essere” con esposizione di quadri, reading e performance.

A Salerno il 17 maggio dalle 15 alle 18.30 il Gruppo Arcobalena Buddista (S.G.I) indice una giornata dibattito al Centro Culturale di Salerno.

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