bullismostop.JPGIl ministro Fioroni su sollecitazione dell’Arcigay Nazionale ha inviato ispettore che riferirà, nelle prossime ore, circa il grave atto di bullismo di cui è stato vittima un giovane studente di Gela.

Un gruppo di bulli non trova nulla di più offensivo nei confronti di un compagno di scuola di 17 anni che appiccicargli l’etichetta di gay, fabbricando ad arte le prove (il solito filmato con un videofonino) e mostrandole poi all’insegnante di italiano, la quale non trova di meglio che consigliare al ragazzo di non farsi vedere più a scuola, perchè da gay turbava l’andamento delle lezioni.

Quanto riferisce il diciassettenne di Gela a proposito delle parole della prof di italiano («Vai a casa e non venire più a scuola perchè sei un gay») ha preoccupato il ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni, che ha deciso l’invio a Gela di un ispettore del ministero, il quale già nelle prossime ore dovrebbe fare un primo rapporto.

L’insegnante, secondo il racconto del ragazzo, avrebbe avuto questa reazione dopo aver visto un filmato, prodotto con un videofonino, in cui il giovane bacia un altro studente, costretto a farlo da alcuni compagni di classe. Il clima ostile lo avrebbe convinto a non frequentare più la scuola, l’Istituto industriale Emanuele Morselli, e a perdere l’anno. Quella raccontata ai carabinieri è una storia di ricatti, con il ’brancò che minacciava il ragazzo di diffondere le immagini.

Franco Grillini (Sinistra democratica) ha chiesto al ministro Fioroni di intervenire contro il bullismo e, in particolare, contro il bullismo omofobo. «L’episodio di Gela - dice - è solo l’ultimo di una lunghissima serie. Occorre un piano nazionale di lotta al bullismo».

la stampa

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