6/12 baci sulla bocca: Antonio

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Antonio Costabile è un attivista neo-fascista, un uomo dalla personalità molto forte che esplode spesso nella violenza, verbale così come pratica. I suoi, però, appaiono gesti quasi di risposta alla particolare situazione familiare venutasi a creare e ad una crescita forzata che lo rendono duro nei confronti della vita.

Lo spettacolo ripercorrendo e sintetizzando un periodo storico ben determinato (quello degli anni ’70: anni di cambiamento e di lotta), contestualizza il personaggio di Antonio Costabile quale rappresentante di una barriera ideologica praticamente invalicabile, un muro che neanche la forza dell’amore fraterno riesce talvolta a smuovere.

Un atteggiamento mentale dovuto all’improvvisa e prematura scomparsa dei genitori che lo investe di responsabilità che Antonio non è, probabilmente, pronto ad assumersi.

Mai esposto al dialogo o al confronto, è come se una luce lo avesse illuminato incaricandolo di tenere in “ordine” la famiglia, il lavoro e la società stessa, sempre e comunque secondo parametri che non prevedono in nessun modo qualsivoglia tipologia di diversità o per meglio dire, altra normalità.

Custode di un sapere da uomo della strada, il suo mondo viaggia su binari che mai incontrano svincoli.

foto: carmine luino

Stefano Meglio formatosi sulle tavole teatrali spaziando dalle rappresentazioni classiche a quelle moderne, dalla tragedia greca alla commedia, lavorando con attori del calibro di Fred Murray Abraham (premio Oscar per “Amadeus”), continua attualmente la sua formazione presso l’acting class di Sondra Lee presso lo Stand Up Theatre di New York.

Alla sua prima esperienza professionale con Mario Gelardi e Peppe Miale di Mauro, tornerà a collaborare con loro nell’ambito del festival di teatro di impegno civile “Presente Indicativo”.