Vaticano e Islam uniti dall’omofobiaPer il Papa introdurre il concetto di Gender equivale all’autodistruzione. Per l’Islam la depenalizzazione dell’omosessualità favorisce la pedofilia.

Il Papa fa gli auguri di Natale alla Curia romana e parla di gender. La chiama “ecologia dell’uomo” e sostiene che la questione del transgenderismo è importante tanto quanto quella della deforestazione. Respingendo i concetti di genere e orientamento sessuale, torna in sostanza a ribadire, quanto affermato circa la depenalizzazione dell’omosessualità.

“Se la Chiesa parla della natura dell’essere umano come uomo e donna e chiede che quest’ordine della creazione venga rispettato - dice Joseph Ratzinger - qui si tratta di fatto della fede nel Creatore e dell’ascolto del linguaggio della creazione, il cui disprezzo sarebbe un’autodistruzione dell’uomo e quindi una distruzione dell’opera stessa di Dio”

Stessi concetti alla base della contro-dichiarazione presentata all’Onu e firmata da 58 paesi (tutti di area islamica) capeggiati dall’Egitto.

In sintesi: non esiste un diritto basato sull’orientamento sessuale e l’identità di genere; oltretutto la non discriminazione in base a questi concetti favorirebbe il diffondersi di pedofilia e bestialismo.

“Quel testo - dichiara George-Louis Tin, presidente del comitato internazionale contro l’omofobia - presentato su iniziativa di Paesi membri dell’Organizzazione della conferenza islamica e’ abbastanza sorprendente. Fa chiaramente l’amalgama tra omosessualita’ e pedofilia”

La decriminalizzazione infine (sempre per i paesi firmatari del contro-statement) rappresenterebbe una violazione del principio di sovranità nazionale prevista dalla stessa dichiarazione dei diritti umani.

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