Bologna Pride: eletti i tre portavoce

Domenica scorsa a Bologna si sono svolti gli Stati Generali del Movimento gay, lesbico e trans italiano che riunisce le associazioni lgbt che operano sul territorio nazionale.

L’Assemblea ha nominato all’unanimità i tre Portavoce del Pride nazionale che si svolgerà il 28 giugno a Bologna: Paola Brandolini - Segreteria Nazionale ArciLesbica, Marcella di Folco - Presidente nazionale MIT, Movimento Identità Transessuale, Emiliano Zaino del Cassero, componente della Segreteria Nazionale ArciGay.

“Quella di oggi – dichiara Marcella Di Folco - è stata un’ulteriore occasione di confronto all’interno del movimento da cui ne esce l’elaborazione di una piattaforma rivendicativa unitaria che non riguarderà solo la manifestazione nazionale ma che sarà condivisa da una serie di mobilitazioni che toccheranno l’Italia da nord a sud”.

Il Pride nazionale di Bologna sarà infatti proceduto dai pride locali di Milano e Roma il 7 giugno, Biella il 14 giugno seguito da quello di Catania il 5 luglio.

La riunione del movimento tenutasi domenica al Cassero di Bologna si è aperta con una serie di saluti portati da Marcella di Folco da parte di associazioni non presenti, e con la lettura da parte di Paola Brandolini di una lettera di Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli di Roma, che affrontava polemicamente la delicata situazione determinata dagli ultimi eventi romani seguiti all’aggressione al circolo.

Dopo la lettura della proposta di documento e della piattaforma presentati dal Comitato Bologna Pride e si è poi dato il via agli interventi che hanno toccato vari temi importanti per il movimento in questa stagione politica, ad una settimana dai risultati elettorali: da un lato si è parlato criticamente della sconfitta della sinistra, dall’altro si è espressa la necessità di una compattezza del movimento di fronte a un governo del paese tornato in mano alle destre; si sono fatte riflessioni sull’efficacia delle politiche e delle prassi del movimento.

Imma Battaglia, in particolare, ha stigmatizzato aspramente “il divismo” di alcuni esponenti del movimento.Tutti gli intervenuti hanno condiviso la necessità di un radicale rinnovamento e della riaffermazione della unità del movimento.

Ai più è risultato quindi incomprensibile la lettera della Praitano, inviata a nome del Mario Mieli. La riunione del movimento LGBT è, infatti, il luogo della discussione anche schietta, non parteciparvi indebolisce tutti in particolare chi si sottrae al confronto.

Sono intervenuti nella discussione:
Aurelio Mancuso (Presidenza Arcigay)
Imma Battaglia (DiGayProject)
Lupoli (Arcigay Cremona)
Cristina Gramolini (Arcilesbica nazionale)
Nicola Cicchiti (Arcigay Trieste)
Maurizio (Circolo Maurice Torino)
Salvatore Simioli (Arcigay Napoli)
Sergio Lo Giudice (Responsabile della Commissione lgbt Pari opportunità)
Carlo Cremona (Iken Napoli)
Giorgio Dall’amico (Arcigay Modena)
Rita De Santis (Agedo)
Luki Massa (Fuoricampo Lesbian Group)
Francesca Busdreghi (Azione Trans)
Duccio (QueeringBo)
Simonetta Moro (Famiglie Arcobaleno / Gruppo Buddista Arcobalena)
Antonio Benazzi (Arcigay Mantova)
Paola Brandolini (Arcilesbica Bologna)
Maurizio Cecconi (Arcigay “Il Cassero” Bologna)

foto: Maurizio Cecconi