arnolfo petri “il bacio della donna ragno”Dopo il successo riscosso nel corso dell’ultima edizione di Ambigua, la prima rassegna teatrale a tematica omosessuale al sud Italia, Il Teatro “Il Primo” ripropone “Il bacio della donna ragno”, libero adattamento di Arnolfo Petri del romanzo omonimo di Manuel Puig (da cui è stato anche tratta la versione cinematografica di Babenco).

In uno sperduto penitenziario sudamericano due perdenti si affrontano in uno scontro tra ragione e cuore, tra impegno ed emotività e tra razionalità ed irrazionalità che si tramuterà in un’originale rapporto.

Molina (un omosessuale, perso tra i mostri partoriti dalla sua immaginazione) e Valentin (un rivoluzionario preso delle sue contraddizioni) sono i due protagonisti, esclusi dalla società perbenista e bolalti come “diversi“.

La rilettura di Petri, come è ovvio, è personalissima. Oltre a spogliare il testo da tutti i riferimenti storici presenti nel romanzo e nei primi adattamenti, l’attore-regista inserisce nella storia la sua personalissima poetica popolata da inquiete e orride materializzazioni.

I temi dell’omologazione e dell’omofobia, tra propaganda e polpettoni melò americani, sono affrontati all’interno di una scenografia claustrofobica, facendo risultare l’adattamento ancor più “scomodo” dell’originale. Da vedere e rivedere.

In scena con Arnolfo Petri (che interpreta Molina) ci sono Massimiliano Rossi (Valentin) e Marina Billwiler (l’onirica donna-ragno del titolo). Le musiche come sempre sono di Marco Mussomeli

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