ermelliniNel 1975 Michele Prisco, originario di Torre Annunziata, riscuoteva successo e popolarità ma creava anche scalpore con “Gli ermellini neri” un giallo atipico, un testo difficile che affronta temi, allora come oggi, decisamente delicati.

Il libro (il cui sottotitolo è “Riflessione filosofica sul problema del male”) ambientato in un paese indefinito del sud, racconta la storia di Alvaro, un prete mancato che seduce Simone che altri non’è che figlio suo e di Stella attorno a cui ruota tutta la vicenda. Simone si innamora di Alvaro che però cerca di indirizzarlo verso rapporti secondo natura fino ad spingerlo all’incesto. Il romanzo è strutturato sottoforma di due memoriali: uno del protagonista ed un altro di un osservatore esterno (che finirà per denunciare l’altro per plagio).

Recentemente il libro è stato ristampato nella collana Bur ed è stato presentato ieri a cura del Centro Studi Michele Prisco, presso l’Istituto Cervantes da Silvio Perrella (scrittore e presidente del Premio Napoli). A ricordare l’autore (morto nel 2003) Pier Antonio Toma (giornalista e scrittore) , Antonio Bassolino (Presidente della Regione Campania), Dolores Madaro (Assessore alla Memoria del Comune di Napoli) e (su richiesta di Annetta, figlia di Michele) un “lettore” d’eccezione: Roberto Maroni (non un omonimo, ma proprio il capogruppo della Lega Nord alla Camera).

Non solo l’onorevole si rivela un appassionato di lettura ma anche un fan dell’autore napoletano che non manca di suscitare la curiosità dei giornalisti e così a Mario Fiore del Corriere del Mezzogiorno confessa

Forse dipende dal fatto che io sono un celodurista un po’ anomalo. O forse è il fatto che gli opposti si attraggono

A Stella Cervasio di Repubblica invece fa notare il delicato tema trattato

L´argomento è di grande attualità. Quando il libro venne scritto, era un tabù assoluto. C´è da apprezzare il grande coraggio di Prisco

Infine racconta l’incontro fulminante con un autore che ha amato moltissimo

Aveva vinto diversi premi letterari, ma quello che mi colpì fu il premio Hemingway. Avevo letto tutti i suoi libri, e il fatto che uno scrittore napoletano vincesse un premio intitolato a lui mi aveva incuriosito. Leggendolo ho capito che era quasi l´opposto di Hemingway e delle sue avventure

A margine dell’incontro di ieri a sottolineato anche come i libri di Prisco aiutino meglio a conoscere Napoli ed a suprare i pregiudizi sui napoletani. Sul sito di RadioRadicale è possibile ascoltare tutti gli interventi della presentazione.

> compra il libro su laFeltrinelli.it [link sponsorizzato]

Segnala questa notizia su ZicZac! Upnews.it | trackback