La settimana scorsa si è celebrata la Festa della donna che, come sappiamo, ricorre l’8 marzo. Si sono fatti tanti bei discorsi. Peccato che poi alle parole non seguono i fatti. Un esempio è quello che sembra essere accaduto a una donna di 25 anni, la quale è stata messa incinta dal datore di lavoro con cui pare fosse fidanzata. Fin qua tutto nella norma, se non fosse che l’uomo in questione, appresa la notizia, abbia deciso di cacciarla di casa e di licenziarla
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I dati ISTAT hanno rilevato che 1 persona LGBT+ su 3 è discriminata sul luogo di lavoro. Vediamo insieme 7 domande che i datori di lavoro non dovrebbero e non potrebbero fare durante un colloquio di lavoro
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Tra le emergenze del 2022 non figura solo il Covid-19. Anche le morti sul lavoro, i tempi di attesa infiniti per le operazioni (T e non) e lo spreco di cibo
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Sempre più società si impegnano sui temi LGBT+ , sulla parità di genere e sull’integrazione di soggetti con disagi psichici. All’estero le aziende sembrano abbiano virato verso la totale inclusione. In Italia, invece, la strada da fare pare essere ancora molta e in salita
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Non che prima del Covid-19 la situazione fosse migliore.
Questo studio, però, rivela che le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTQ+ in ambito lavorativo possono aumentare a causa della recessione.
Leggiamo insieme i dati della ricerca
Nel post precedente ho suggerito cinque risposte ad altrettante domande o esternazioni rivolte a noi non eterosessuali più e più volte nella vita. Eccone altre. 6- “Ma non ti fa senso? Il solo pensiero di immaginarti a letto con un altro uomo/un’altra donna, mi fa rabbrividire.” Come mai ti fa senso? Che tipo di blocchi […]
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