La settimana scorsa si è celebrata la Festa della donna che, come sappiamo, ricorre l’8 marzo. Si sono fatti tanti bei discorsi. Peccato che poi alle parole non seguono i fatti. Un esempio è quello che sembra essere accaduto a una donna di 25 anni, la quale è stata messa incinta dal datore di lavoro con cui pare fosse fidanzata. Fin qua tutto nella norma, se non fosse che l’uomo in questione, appresa la notizia, abbia deciso di cacciarla di casa e di licenziarla
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Non che prima del Covid-19 la situazione fosse migliore.
Questo studio, però, rivela che le discriminazioni nei confronti delle persone LGBTQ+ in ambito lavorativo possono aumentare a causa della recessione.
Leggiamo insieme i dati della ricerca
Il mondo del lavoro in Italia è una giungla di discriminazioni e, purtroppo, per il popolo LGBT+ non è sempre facile essere se stessi e non aver paura di ritorsioni o cose simili. Per fortuna però non tutte le aziende sono così: molte aziende italiane e non, che sono presenti sul nostro territorio nazionale, hanno […]
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