la locandina di “milk”Uscirà il prossimo venerdì nei cinema di tutta Italia (ed in anteprima oggi a Milano, Bologna e Roma) il film “Milk” in cui Sean Penn interpreta la figura di Harvey Milk, omosessuale dichiarato che nel 1978 divenne consigliere comunale a San Francisco e fu poi ucciso da un suo avversario politico.

Il film di Gus Van Sant oltre a portare al cinema il tema delle rivendicazioni gay, è anche un salto nel tempo che ci permette di conoscere una figura storica del movimento gay americano fin’ora poco nota e che può essere considerato il primo politico gay della storia.

“E’ la California del 1978 ma quanto somiglia all’Italia di oggi” scrive Delia Vaccarello su L’Unità. E tra quelli che si sono fatti affascinare dalla figura di Harvey Milk sono in molti a trovare logico fare un collegamento tra la realtà storica raccontata nel film e la situazione attuale italiana.

“Il regista Gus Van Sant, ha definito Milk un eroe da cui prendere esempio - scrive Vladmir Luxuria sul suo sito - Certo, un eroe è sempre una persona che combatte per ciò in cui crede, senza cedere a ricatti e compromessi come accade nel desolante panorama politico italiano anche in merito alle unioni civili”

“In Italia teodem, teocon, omofobi e razzisti pullulano ovunque - afferma Alessandro Cecchi Paone - Ma ripartire, e proprio da Milk, si deve e si può. Non mollando dopo le prime sconfitte elettorali”

“Facili, impropri, gli accostamenti, trentanni dopo alla situazione italiana - sostiene invece Aurelio Mancuso, presidente Arcigay - perché le frasi dell’odio si ripetono uguali nel tempo, perché la solitudine dei gay giovani e lontani dalle grandi città è identica”

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