Regalo della Carfagna per il Pride: bloccati i fondi per una ricerca sull’omofobia
attualità. omofobia. politicascritto da uiallalla | 26 Giugno 2008 | condividi su facebook
I fondi destinati all’Istat per l’indagine contro le discriminazioni causate dall’orientamento sessuale sono stati bloccati. E’ questa l’ultima biricchinata di Mara Carfagna, Ministro (?) per le Pari Opportunità.
Sottolinea la gravità del gesto Sergio Lo Giudice, presidente della Commissione per i diritti e le pari opportunita’ per lesbiche, gay, bisessuali e transgender istituita nel 2007 presso il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità.
“Chiunque in questi anni si sia occupato di contrasto alle discriminazioni verso le persone omosessuali e transessuali sa che, accanto alle tradizionali difficoltà, se ne aggiunge una specifica: la totale assenza nel nostro paese di una raccolta dei dati informativi necessari a rendersi conto dell’entità del fenomeno, a comprenderne la natura e a decidere così le forme più efficaci di contrasto”
Sconcertato anche Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
“A fronte di un clima d’odio che mette in pericolo la vita di migliaia di gay, lesbiche, trans, il ministro decide, a due giorni dal Pride nazionale di Bologna, di dare un forte negativo segnale politico. Tra l’altro colpisce il fatto che si ritiri il finanziamento ad un progetto avanzato non da un qualsiasi ente di ricerca, ma dall’Istat, ovvero l’istituzione più autorevole e presitiosa del paese.”
Ma da destra arrivano altre brutte notizie: il neo-sindaco di Formia, Michele Forte (Udc), appena insediatosi ha pensato di compiere come primo atto del suo mandato la cancellazione del registro delle unioni civili istituito poco più di un anno fa.
“Si tratta di una decisione molto grave - interviene Fabrizio Marrazzo, presidente Arcigay Roma - Il Registro delle unioni civili, quando unito a politiche inclusive, ha un altissimo valore simbolico e contribuisce a migliorare la qualità della vita e a dare dignità alle coppie lesbiche e gay, che in tutta l’area pontina vivono situazioni drammatiche”
leggi anche...
5 commenti
lascia un commento
Si invitano i lettori ad inserire commenti costruttivi e ad evitare i flame.
Napoligaypressnon si ritiene responsabile del contenuto dei comment inseriti.
I moderatori del blog si riservano di non pubblicare commenti contenenti volgarità,offese gratuite e incitazioni alla violenza e all'odio e qualsiasi contenutoche possa urtare la sensibilità dei lettori.
Regalo della Carfagna per il Pride: bloccati i fondi per una ricerca sull’omofobia
I fondi destinati all’Istat per l’indagine contro le discriminazioni causate dall’orientamento sessuale sono stati bloccati. E’ questa l’ultima biricchinata di Mara Carfagna, Ministro (?) per le Pari Opportunità.
26 Giugno 2008 | 18:52Regalo della Carfagna per il Pride: bloccati i fondi per una ricerca sull’omofobia
I fondi destinati all’Istat per l’indagine contro le discriminazioni causate dall’orientamento sessuale sono stati bloccati. E’ questa l’ultima biricchinata di Mara Carfagna, Ministro (?) per le Pari Opportunità.
27 Giugno 2008 | 07:31Sottolinea la gravità del g…
Regalo della Carfagna per il Pride: bloccati i fondi per una ricerca sull’omofobia
I fondi destinati all’Istat per l’indagine contro le discriminazioni causate dall’orientamento sessuale sono stati bloccati. E’ questa l’ultima biricchinata di Mara Carfagna, Ministro (?) per le Pari Opportunità.
27 Giugno 2008 | 07:33[…] ufficiale del Pd. Intanto manca un solo giorno al Gay Pride di Bologna: c’è chi denuncia, come Uiallalla che il ministro Carfagna avrebbe negato i fondi per una ricerca sull’omofobia e chi scrive a […]
27 Giugno 2008 | 13:18Vittoria Colonna segretaria Generale Afe -donne Managers d’Europa , si rivolge al Ministro Carfagna per chiedere una interpellanza per i motivi per cui e’ stata violata, nel 2006 Cassazione Lav. revisione , la parita’ retribuzione di una donna top Manager da parte della Cassazione Lavoro.Trattasi dell’ex Presidente e General Manager del Reader’s Digest .La segretaria dell’Afe Vittoria Colonna,
intervenendo sul caso Carfagna ,ha dichiarato:”la privacy e’ sacra . “E’ possibile anche che il Ministro Mara abbia sinceramente apprezzato Berlusconi e non sia insensibile al fascino del Presidente. Ma questo non significa nulla.Il punto sta nel come la Ministro svolgera’ il suo ruolo!Quanti politici comunisti hanno piazzato e sistemato le loro amanti?Spesso anche brutte!Sarebbe stato grave se la Carfagna , invitata esplicitamente a ricoprire un ruolo politico o pubblico dal leader Berlusconi, dopo magari aver diligentemente lavorato per un anno e fosse stata esposta, il leader per pagarla o ratificare un contratto avesse preteso prestazioni extracurriculari, o nascosto magari la sua realta’ sentimentale.
Questo sarebbe stato fraudolento, ricatto ed abuso di potere! Questa storia mi fa ricordare la terribile vicenda subita da una bellissima giornalista plurilaureata, biondissima ,docente universitaria, General Manager di una multinazionale americana che rifiuto’ il titolo di Lady Europa per Lady Stampa . E’ emerso nel 1992 da sentenze tribunale civile lavoro che effettivamente era stata per un decennio General Manager e Vice Presidente del Reader’s Digest , e che fosse plurilaureata e docente un. giornalista.In realta’ dagli atti emergerebbe che il vero Presidente era lei, ma che il Presidente italiano, anche per iscritto ,avesse sempre procrastinato le arretrate spettanze, nonostante contratto.I motivi per cui non erogo’ mai le spettanze di top Manager, concernevano il rifiuto della top manager a coinvolgimenti extracurriculari. Poesie d’amore e biglietti tradiscono il Capo che stigmatizza il rifiuto della stessa.Conclusione la declasso’ a mera assistente, Lei che aveva addirittura accreditato il Capo presso le istituzioni internazionali -Era stata prescelta quale allieva piu’ brillante della Harward University, eppure nonostante i giudici abbiano dichiarato che il lavoro della Top Manager era superiore a quello dei colleghi maschi, e che equivalesse alla leadership di un capo di stato, le fu negato alla fine la parita’ retribuzione, per ingerenze di un politico , ex ministro del lavoro napoletano, che colluso con il Presidente della multinazionale, intesero punirla perche’ era una ribelle femminista, incapace di compromessi!Tutti avranno capito chi e’ la giornalista di cui si parla , prima donna capo ufficio stampa di un Ministro del Lavoro che la fece lavorare senza retribuzione per un anno , salvo poi pretendere prestazioni extra ed, al rifiuto, screditarla e perseguitarla sul piano della credibilita’ essendosi la stessa rivolta all’Ordine dei giornalisti!
Bene ,se la Carfagna vuole dimostrare di essere degna della meritocrazia dovrebbe chiedere una interpellanza sul perche’ non sia stata concessa, dai giudici di Cassazione Lavoro , addirittura nel processo di Revisione , la parita’ retribuzione all’Ex General manager Presidente di Selezione dal Reader’s Digest , in violazione delle norme dell’art. 119 dir. Com. Lav. Trattato di Amsterdam che rende automatica tale applicazione e non soggetta a prescrizione. si vocifera che il Pm , amico dell’ex ministro napoletano non si sia astenuto, nonostante grave inimicizia con la giornalista per altre vicende relative a fatti dell’unione consumatori , in cui si criticava l’operato del Pm della Cassazione quale Presidente di una regione terremotata.Inutile ricordare che la femminista ebbe una carriera trincita per aver detto no!Bene, ministro Carfagna se non vuole che passi il messaggio che per far carriera bisogna dire si’ , deve avere il coraggio di difendere chi ha sempre detto no’.Solo cosi’ rispetteremo eventuali coinvolgimenti sentimentali con Berlusconi, perche’ riguarderebbero la privacy e non la paideia pubblica.
Afe
9 Luglio 2008 | 13:06