Fin dagli anni ottanta Joseph Ratzinger, prima da cardinale e poi da papa, si è espresso in toni condannatorinei confronti dell’omosessualità. In questi ultimi anni le nostre rivendicazioni hanno acuito il dissidio con la chiesa: pagine di giornali in cui si parla di noi come categorie, come stereotipi, come concetti astratti e mai come persone di carne e sangue e sentimenti.

Ma chi credono che siamo? Ein quale mondo viviamo veramente? In quello oscurantista del Vaticano? In quello libero ed egualitario che viviamo ogni giorno nelle nostre vite quotidiane? O in quello in cui un ventenne barese viene picchiato a sangue con l’accusa di essere gay? Qual’è la realtà dei maschi omosessuali in Italia?

“Altromondo” è un film sperimentale a metà strada tra un documentario e un’opera di finzione. Un viaggio molto personale attraverso l’omosessualità maschile la cui struttura dantesca prevede tre capitoli principali, partendo da un’esplorazione delle realtà più “infernali”, in cui l’omosessualità viene negata o costretta ad esprimersi solamente in ambiti ristretti e delimitati, separati dal resto della vita di un individuo, fino ad arrivare ad una dimensione più consapevole e integrata, in cui l’omosessualità è più vicina al “paradiso”.

Il film di Fabiomassimo Lozzi è un coloratissimo caleidoscopio polifonico che vuole accennare alla diversità di voci e di esperienze omosessuali, riflettendo senza ipocrisie né pudori le variegate e multidimensionali realtà sommerse di un mondo ancora poco conosciuto ed esplorato.

“Altromondo” sarà proiettato nel cineforum del venerdì di Arcigay Napoli.

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