Fortunatamente le notizie che ci riguardano non sono sempre tragiche (o assurde).

Una sentenza della Cassazione stabilisce che: “l’omosessualità va riconosciuta in quanto espressione del diritto alla realizzazione della propria personalità”.

La sentenza riguarda il caso di un senegalese che sostenva di essere gay che chiedeva di non essere espulso nel Senegal poiché nel suo paese d’origine l’omosessualità era punita con la reclusione e che adduceva come prove il fatto di essersi iscritto a due associazioni omosessuali, una delle quali l’Arcigay, subito dopo il suo ingresso in Italia.

La Cassazione pur non riconoscendo il tesseramento come “prova” ha però ammesso che l’omosessualità è una condizione degna di tutela in quanto “espressione del diritto alla realizzazione dellla propria responsabilità tutelato dall’art. 2 della Costituzione” ma ammonisce anche sul fatto che la dichiarazione di omosessualità per evitare un’espulsione “potrebbe dare adito a strumentalizzazioni e ad agevoli elusioni della disciplina generale”.

gaynews

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