frammenti di una giornata di rosa
Sabato scorso la città di Napoli si è colorata di rosa e di tutti i colori dell’arcobaleno. In mattinata il tratto di via Duomo antistante la Cattedrale di Napoli (e sede della diocesi cittadina) è stato invaso da un manipolo di attivisti di Arcigay Napoli e i Ken Onlus con bandiere e fasce rosa al braccio (ma anche sciarpe, cappelli, maglie…) si sono assiepati sui gradini della chiesa.

Prima timidamente e poi sempre con più decisione hanno sensibilizzato passanti, turisti, fedeli e scolaresche sul tema dell’omofobia. Hanno piazzato le loro bandiere a presidiare la piazza e, tra la curiosità di tutti, hanno volantinato contro la posizione del Vaticano circa la depenalizzazione dell’omosessualità.

Successivamente una parte si è diretta a Roma per continuare la protesta ai confini dello stato pontificio, un’altra parte invece, costituita per lo più dal collettivo queer Tiresi@, si è ritrovata a Piazza Cavour pronta per salire sugli autobus diretti al centro storico per dare vita ad un’altra colorata e pacifica protesta: il TRANSbus day.

Una volta sugli autobus i ragazzi del collettivo hanno appeso i loro drappi rosa e fuxia sul mezzo, hanno chiaccherato e distribuito volantini tra lo stupore dei passeggeri che però si sono dimostrati aperti e bendisposti verso gli attivisti e verso il tema della violenza contro i transessuali.

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