romapride e milanopride il 7 giugnoSi avvicina il primo, doppio, appuntamento con la stagione dei pride (sabato 7 giugno a Milano e a Roma) e continuano le polemiche.

In particolare a Roma dove, dopo un incontro tra il sindaco e le realtà lgbt romane dal risultato relativamente positivo, la Questura (a meno di dieci giorni) rende noto che non sarà possibile terminare il corteo in Piazza San Giovanni (piazza simbolo di tutte le rivendicazioni) a causa di un concerto che si terrà all’interno della Basilica.

E’ giallo su come stiano le cose: la Questura, infatti, sostiene di non aver mai autorizzato l’uso della piazza mentre il Mario Mieli, carte alla mano, afferma il contrario. Oltretutto non pare esserci nessun conflitto tra i due eventi (visto che il concerto si terrà in serata all’interno delle mura dei Palazzi Lateranensi).

Se Aurelio Mancuso di Arcigay la ritene una “inutile provocazione politica”, il collettivo Facciamo Breccia fa sapere che comunque sfilerà nella piazza mentre Sergio Rovasio annuncia che l’Associazione Radicale “Certi Diritti”, di cui è segretario, parteciperà al concerto nella Basilica di San Giovanni in Laterano.

Nel frattempo segnali positivi arrivano dalla comunità islamica che per la prima volta partecipa ad un pride. Infatti la Lega Islamica Anti-Diffamazione (impegnata nella difesa dei diritti delle comunità islamiche e dei singoli musulmani a livello legale e sociale) ha aderito al RomaPride e parteciperà con una piccola delegazione.

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