“Cover boy”: il precario e la città

Arriva anche a Napoli “Cover boy”, il film, costato solo 350mila euro, distribuito in sole 10 copie dopo più di un anno, e 40 festival internazionali in cui ha fatto incetta di premi, dalla sua presentazione.

Il film racconta l’amicizia fra il rumeno Ioan e Michele. Due mondi che casualmente s’incontrano: l’esperienza di chi, figlio della rivoluzione post comunista, è fuggito dal proprio paese alla ricerca di un futuro migliore e l’esperienza di chi, precario, vive la crisi del lavoro occidentale.

A fare da sfondo alla storia, sottilmente attraversata dalla tematica omosessuale, un occidente travagliato da una parte dal crollo dell’ideologia comunista e dall’altra dal mito di un capitalismo che ha assunto sempre più, come criterio vitale, la competitività e l’inasprimento della disuguaglianza sociale.

Michele viene licenziato dall’impresa di pulizie per la quale lavorava, ma continua a far finta di lavorare piuttosto che affrontare l’umiliazione di essere disoccupato. Ioan viene scoperto da una fotografa e diventa un ragazzo copertina.

Ad interpretare la storia Eduard Gabia, Luca Lionello e Chiara Caselli oltre alla partecipazone di Luciana Littizzetto. A firmare a regia Carmine Amoroso, già autore di “Come tu mi vuoi”(primo film italiano a tematica transgender).

Il film sarà in programmazione a Napoli fino al 17 aprile all’Academy Astra in via Mezzocannone.