NapoliPride: la piattaforma politica

E’ stata resa nota, ed è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione, la piattaforma politica del NapoliPride 2010 che, dopo quattordici anni grazie al lavoro delle realtà lgbt locali, torna al sud ed ha come slogan “Alla luce del sole” (che richiama direttamente il motto del ‘96: “Jesce Sole”): un invito alla comunità a mostrarsi nella vita pubblica, per essere protagonista della propria battaglia sociale, culturale e libertaria.

Nella piattaforma si chiarisce subito che “Il Napoli Pride 2010 è una manifestazione pacifica, antifascista e aperta a tutti e tutte senza discriminazioni di sesso, appartenenza etnica, religione” i cui estensori si appellano “alla dichiarazione universale dei diritti umani, alla Carta dei Dritti Fondamentali dell’Unione Europea e della sua autonomia, alla Costituzione Repubblicana e al principio di laicità dello Stato italiano”.

Dopo la descrizione del quadro politico italiano “sostenuto da una classe dirigente arretrata e da gerarchie cattoliche sempre più anacronistiche e repressive” si sottolinea come “di fronte alle richieste del movimento e della comunità LGBTQI, non sono esistite fino ad oggi né risposte, né garanzie adeguate da parte delle politiche nazionali” ritenendo comunque necessaro che le istanze del movimento lgbt rimangano al centro del dibattito legislativo

Due in sintesi gli ambiti delle rivendicazioni esposte nella piattaforma: in tema di diritti civili il movimento lgbt italiano chiede, tra i vari punti, una legge che estenda il matrimonio civile anche alle coppie dello stesso sesso, garanzie per il diritto alla salute delle persone lgbt, l’introduzione di norme per consentire il cambio anagrafico di nome proprio e identificativo di genere senza l’obbligo di interventi chirurgici;

In tema di lotta alle discriminazioni, invece, viene chiesta una legge contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, l’estensione della legge Mancino all’orientamento sessuale e all’identità di genere e che vengano pianificate azioni positive contro il pregiudizio omofobico e transfobico e le discriminazioni.