il logo definitivo del NapoliPride 09Dopo la lettera di Salvatore Simioli in cui si comunicava l’adesione “con riserva” di Arcigay al NapoliPride, ecco arrivare la risposta di Carlo Cremona, presidente dell’Associazione i Ken Onlus che ha indetto il pride regionale.

Nell’esprimere “soddisfazione e sommo gaudio” circa l’adesione del Comitato di Napoli dell’Arcigay al Pride partenopeo, Cremona risponde su alcuni punti: in primis sulle modalità con cui l’iniziativa è stata lanciata

“Se i Ken ha fatto una ‘forzatura politica’ a lanciare la manifestazione ed a pubblicare su Pride di Aprile la data del 29 maggio come Napoli Pride lo ha fatto con la consapevolezza che il Pride è di tutti e, quindi, tutti noi lo possiamo convocare”

concordando, poi, sulla necessità di un movimento unitario e di un’ampia partecipazione

“In questo percorso, non ci sfuggiva, che era fondamentale la presenza, la partecipazione e l’adesione di tutte le associazioni, i collettivi e le singole persone LGBTQ della nostra regione”

Infine il presidente di i Ken onlus auspica “una grande manifestazione colorata, per stoffe e per colori della pelle, di gambe marcianti accanto alle carrozzelle dei disabili, pronti ad ascoltare le persone sorde, insieme alle donne e con gli studenti”


Carlo Cremona risponde alla Lettera si Salvatore Simioli ai militanti del movimento LGBTQ adesione ai Pride!

Care e Cari,
diversamente dal passato non intendo aprire ferite antiche, rancori sopiti e tanto meno polemizzare con il presidente Simioli.
Esprimo soddisfazione e sommo gaudio nell’apprendere che l’associazione Arcigay Napoli aiuterà le 13 organizzazioni del comitato organizzatore e i tanti e le tante persone che da diverse settimane stanno costruendo l’identità comune di una manifestazione che non è solo del movimento LGBTQ e che noi tutti e tutte stiamo lavorando affinché venga condivisa da quanti più e più possibile.
In questo percorso, non ci sfuggiva, che era fondamentale la presenza, la partecipazione e l’adesione di tutte le associazioni,i collettivi e le singole persone LGBTQ della nostra regione.
Infatti, abbiamo voluto attendere che Arcigay Napoli decidesse, nella propria autonomia, di passare da osservatore a componente effettivo del comitato organizzatore del Napoli Pride. Oggi, i Ken di questa decisione prende atto e la ritene una scelta importante per l’unitarietà del movimento napoletano.

Se i Ken ha fatto una “forzatura politica” a lanciare la manifestazione ed a pubblicare su Pride di Aprile la data del 29 maggio come Napoli Pride lo ha fatto con la consapevolezza che il Pride è di tutti e, quindi, tutti noi lo possiamo convocare.
Oggi, il Napoli Pride non è una discussione, è una certezza che si caratterizza per la presenza di grandi organizzazioni sindacali, associazioni, partiti politici e ONG e tanti e tante cittadini e cittadine che ci stanno dando coraggio e esprimono volontà d’impegno politico e civile.
Napoli Pride è questo per me, pura energia, dignità ed orgoglio di un popolo, il nostro, che unitariamente alle proprie famiglie si ricompone in una parade e non solo al chiuso di un locale.
Dopo 40 anni da Stonewall occorre recuperare insieme il senso della lotta contro l’oppressione ideologica e moralizzatrice che vorrebbe nuovamente gay lesbiche e trans nel buio della notte o rinchiusi nelle case.
Napoli reagisce a questo nello spirito dell’asse europeo delle pari opportunità, chiedendo e lavorando nella solidarietà con i tanti e le tante che non si vedono riconosciuti pari diritti e pari possibilità.
Noi siamo Cittadini e Cittadine, non solo uomini e donne, abbiamo un diritto da esercitare e lo faremo accanto alle nostre famiglie naturali e culturali, esprimendo il meglio della nostra comunità e il meglio delle nostre idee.

Auspichiamo una grande manifestazione colorata, per stoffe e per colori della pelle, di gambe marcianti accanto alle carrozzelle dei disabili, pronti ad ascoltare le persone sorde, insieme alle donne e con gli studenti.
Marciando insieme impareremo ad ascoltarci a rispettarci sempre più a sostenere la nostra battaglia di parità di libertà di dignità e di laicità attraverso il ripudio della violenza e contrastando le discriminazioni come prassi politica o come modo di interpretare il sistema di relazioni tra uomini e donne.

Napoli Pride sarà una grande manifestazione di UOMINI e DONNE è più di un sogno è il futuro di questa regione che deve fondarsi sul rispetto, sull’amore e sulla dignità.

Nel rispetto di tutti coloro che hanno perso un lavoro nella nostra regione, chiederemo a tutti ed a tutte di considerare la Campania e Napoli ancora di più un simbolo di coesione sociale e di prospettiva per il futuro, la nostra marcia parlerà della dignità di tutti perché è dal lavoro che parte la liberà e la felicità di tutti e tutte.

Felice primo maggio a tutti e tutte

Carlo Cremona
presidente i Ken

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