il logo del napoliprideArcigay Napoli aderisce al Napoli Pride ‘09 (così come al pride locale di Roma ed a quello nazionale di Genova) ma, attraverso una lettera ai militanti del movimento lgbtq, avanza alcuni dubbi sulle modalità con cui l’iniziativa è nata

“Siamo rimasti stupiti per la modalità e la tempistica di promuovere una manifestazione che per prassi consolidata, per buon senso e rispetto tra associazioni, andrebbe organizzata ed indetta almeno coralmente e tempestivamente dalle realtà associative dove detto Pride si dovrebbe svolgere”

Nella lettera, firmata dal presidente di Comitato Arcigay di Napoli Salvatore Simioli, si sottolinea il rischio di un fallimento di una manifestazione indetta “in modo repentino e scoordinato” e di uno svilimento delle istanze del movimento gay

“L’Arcigay Antinoo avverte il pericolo che la manifestazione napoletana si possa trasformare in una manifestazione di tipo elettorale per questo o quel partito, coincidendo la data della manifestazione con la fine della campagna elettorale. Riteniamo, infatti, che i nostri temi e le nostre battaglie vadano sottratte alla bagarre e agli esiti della campagna elettorale”

La lettera si chiude con un invito all’unità, requisito necessario affinchè si arginino efficacemente “i pericoli derivanti da una deriva omofoba del paese”


Lettera ai militanti del movimento LGBTQ:
precisazione ed appello ad aderire a tutti i Pride!

Cari e care militanti del movimento LGBTQ…,

l’Arcigay di Napoli appena qualche settimana fa, insieme a tutti voi, ha appreso della indizione di un “Pride regionale” a Napoli il 30 maggio 2009. Siamo rimasti stupiti per la modalità e la tempistica di promuovere una manifestazione che per prassi consolidata, per buon senso e rispetto tra associazioni, andrebbe organizzata ed indetta almeno coralmente e tempestivamente dalle realtà associative dove detto Pride si dovrebbe svolgere.

L’associazione I ken, in persona del suo presidente fondatore, ha invece ritenuto di partire in solitudine e comunicare anche alla stampa, la indizione del Pride, oltre luogo, ora e “priorità politiche”, tra cui non rientrerebbero “il riconoscimento delle unioni di fatto”(Corriere del Mezzogiorno 7.4.2009).

La sorpresa ci deriva anche dal fatto che dalla stessa I ken attendevamo una risposta per la manifestazione unitaria “Napoli ama le differenze”, prevista il 20 ottobre 2008 e rinviata per la terza volta, a data da definirsi, proprio su istanza di detta associazione che ne aveva proposto e di fatto imposto il rinvio. E’ evidente che questo atteggiamento abbia reso “difficile”, nel recente passato, la effettiva collaborazione con talune realtà del movimento locale.

In ogni caso, l’Arcigay di Napoli ritiene fondamentale e prioritario tutelare e promuovere i diritti delle persone LGBTQ, ha quindi partecipato alle riunioni per il Pride napoletano chiedendo unicamente lo spostamento della manifestazione in altra data successiva alle elezioni e non concomitante con i Pride di Roma e Genova, infatti l’Arcigay Antinoo avverte il pericolo che la
manifestazione napoletana si possa trasformare in una mani-festazione di tipo elettorale per questo o quel partito, coincidendo la data della manifestazione con la fine della campagna elettorale. Riteniamo, infatti, che i nostri temi e le nostre battaglie vadano sottratte alla bagarre e agli esiti della campagna elettorale.

Ma la data è stata già comunicata alla stampa e la proposta, da noi avanzata, non è stata condivisa. Inoltre osserviamo
che l’indizione dell’ennesimo Pride, in modo repentino e scoordinato, possa incidere negativamente non solo sul buon esito della manifestazione, ma anche sul senso e la portata dei “Pride” in generale, infatti, una moltiplicazione di Pride certamente parcellizzerà la partecipazione e così la portata ed il “peso politico” delle nostre istanze che proprio con i Pride intendiamo invece sostenere ed avanzare.

Vi renderete conto, quindi, che i margini per una felice collaborazione con talune delle realtà dell’ampio movimento LGBT napoletano sono veramente ridotte, ma che ciò nonostante, proprio non possiamo non farci carico, anche noi, del Pride Napoletano, perché aldilà delle divergenze tra associazioni, un flop di detta manifestazione avrebbe una ricaduta negativa per tutta la comunità.

Esprimiamo il nostro punto di vista senza voler innescare una escalation di polemiche e recriminazioni ma come atto
di chiarezza per un nuovo più fruttuoso inizio. Pertanto l’Arcigay di Napoli, auspicando che non sopraggiungano nuovi ed ulteriori strappi, rende noto che intende aderire e partecipare al Pride di Napoli del 30 maggio 2009, nonché ai Pride di Roma e Genova.

A molti di Voi non sarà sfuggita la riflessione che il movimento LGBT ha saputo in passato superare profonde divergenze con una ritrovata unità al fine di arginare con manifestazioni di massa i pericoli derivanti da una deriva omofoba del paese, ad esempio come risposta ad un governo delle destre, il World Pride come risposta al giubileo, etc… purtroppo ci ritroviamo in un momento storico in cui, più che mai, dovremmo necessariamente manifestare tutti insieme mettendo da parte le manie di protagonismo o le più o meno legittime rivendicazioni delle singole associazioni, per questo auspichiamo che tutti i Pride, comunque e ovunque indetti siano una occasione per la riconciliazione ed unità di tutto movimento, al fine di promuovere e difendere tutti insieme i diritti e la dignità delle persone LGBTQ “senza se e senza ma”.

Ai Pride Arcigay Napoli ci sarà, ti aspettiamo!

Salvatore Simioli
Presidente Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli

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