Torna a fiorire l’antica femmenella napoletana/1

Pubblichiamo in due puntate la versione integrale dell’articolo di Carmine Urciuoli “Femmenelle alla riscossa” pubblicato su Pride di Giugno. La seconda parte è qui

festa di compleanno negli anni ’60: da destra la Tacchina, la Stella, Ninò, a Jurar, a Vicenza. Ninò è stato antiquario famoso e viaggiatore prima che facesse perdere le tracce di sé.


[1] L’antica femmenella napoletana (nell’uso era o’femmenella, il maschile, femminiello, è inesatto e moderno) è una rarissima se non l’unica figura dalla sessualità non normativa integrata in un contesto urbano di cui si ha documentazione.

Anche se femminelle riemergono in manifestazioni popolari tuttora celebrate come la tammurriata a Montevergine nel giorno della Candelora o la tombolata nel periodo natalizio, o in leggende come lo spusarizio mascurino (il matrimonio tra maschi), di cui narra l’antropologo Abele de Blasio, o la figghiata, di esse si parla spesso in modo impreciso e senza il rispetto che spetterebbe a queste storie, tracce di religiosità che affondano le loro origini nella civiltà greca su cui si fonda la napoletanità, cultura dell’unica colonia della Magna Grecia diventata metropoli, anche per questo il termine femmenella viene oggi usato in senso dispregiativo, come un insulto verso l’omosessuale passivo o che ha atteggiamenti effeminati. […]

1799: le radici partenopee della lotta per i diritti e l’uguaglianza

Pubblicato originariamente su NotizieGay.com

Domenico Battaglia “Perquisizione in casa di Eleonora Pimentel Fonseca”Agli inizi del 1799 a Napoli c’era la guerra civile. Il lento procedere degli eventi scatenati dalla Rivoluzione Francese (nonostante la politica fortemente repressiva del Re di Napoli e qualche successo sul campo del regio esercito), inesorabilmente arrivava fino alla capitale del Regno.

Sono giorni di anarchia pura. Il Re fugge con il tesoro della corona e il Conte Pignatelli (suo Vicario) conclude, con buona pace degli Eletti del Popolo, la resa col generale francese Championnet. Il popolo napoletano insorge a Castel Sant’Elmo, ultima roccaforte contro i francesi, ed i sostenitori della repubblica aprono il fuoco sui lazzari lasciando libero accesso alle truppe francesi.

Il sogno della rivoluzione sta per diventare realtà anche a Napoli. Sarà proprio Championnet il 23 gennaio a riconoscere la Repubblica di Napoli. Un’esperienza breve, anzi brevissima: qualche granello nella clessidra del tempo ma che resta negli annali come un macigno. in merito a concetti quali eguaglianza e libertà. […]

Anni ‘80 in movimento: l’orgoglio gay italiano su History Channel

un manifesto del fuoriDopo il successo delle due edizioni di “La storia proibita del ‘900″, il 6 luglio scorso è partita su History Channel (Sky, canale 407) la nuova serie Storia proibita degli anni ‘80 composta da 5 puntate in onda ogni lunedì.

Attraverso interviste inedite e materiale d’archivio viene percorso il decennio della Milano da bere, degli Yuppies, di Craxi e di Woytyla. Ma è anche il decennio dell’orgoglio omosessuale e della nascita del movimento gay in Italia di cui si parla nel documentario (curato da Daniele Ongaro) che andrà in onda lunedì 20 luglio alle 22.10.

Dalla tragedia di Giarre del 1980 alle prime manifestazioni di orgoglio gay, dalla “presa del Cassero” di Bologna alle battaglie contro la diffusione dell’AIDS e per i PACS passando per i primi campeggi e locali gay, la storia dell’omosessualità negli anni ottanta viene raccontata dai protagonisti dell’epoca: Giovanni Dall’Orto, Gianni Rossi Barilli, Franco Grillini, Ivan Cattaneo, Matteo B. Bianchi, Felix Cossolo, Porpora Marcasciano, Vincenzo Patanè e altri.

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In onda: lunedì 20 luglio ore 22.10 e 1.55; martedì 21 ore 14.15 | mercoledì 22 ore 24.00 | sabato 25 ore 14.15 | domenica 26 ore 23.00 e 2.50

illustrazione: centro documentazione cassero / manifestipolitici.it

Lucy: il secolo breve visto con occhi diversi

la copertina del libro“Mi hanno chiamata Luciano”

E’ in libreria da qualche settimana Il mio nome è Lucy (pubblicato da Donzelli Editore) di Gabriella Romano. La scrittrice (che da anni studia i rapporti tra omosessualità e fascismo) racconta la vita in prima persona di Luciano (che, nonostante la sua identità femminile, sceglie per se un nome maschile).

Come suggerito dal sottotitolo (“L’Italia del XX secolo nei ricordi di un transessuale”) il libro ripercorre il novecento da un punto di vista “diverso”: ormai ottantenne, Luciano, ricorda la sua vita caratterizzata da un’infanzia di abusi sessuali e un’adolescenza a prostituirsi sulle strade di Bologna. […]

Femmenelle alla riscossa. Su Pride di giugno.

il servizio su prideE’ sul numero del mensile Pride di giugno, in distribuzione nei locali ricreativi glbt di tutta Italia e nelle migliori edicole, un servizio sul femmenella napoletano e sull’AFAN, associazione che si occupa del recupero della memoria di comunità della cui fondazione napoligaypress.it diede notizia.

Nel servizio sono pubblicate alcune foto inedite ed esclusive dall’archivio dell’AFAN, con una lunga intervista al coordinatore Luigi Di Cristo ed un incontro con Massimo Andrei, studioso del fenomeno, che ha curato la regia del documentario “Cerasella ovvero l’estinzione della femminella”.

La versione integrale dell’articolo, con riferimenti bibliografici ed approfondimenti, sarà pubblicato a luglio sul sito culturagay.it. L’articolo è firmato da Carmine Urciuoli, collaboratore di napoligaypress.it.

La Treccani e l’omosessualità: un dossier per professori e studenti

una rappresentazione di amore safficoDa qualche settimana è disponibile nella sezione scuola del portale dell’Enciclopedia Treccani un dossier curato da Domenico Rizzo (docente di Storia delle relazioni di genere presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) dal titolo “Omosessualità tra identità e diritti”.

Nello scorso secolo si è assistito ad una trasformazione dei ruoli sessuali e delle identità di genere: uomini e donne si definiscono sempre più a partire da scelte, inclinazioni e orientamenti individuali e l’omosessualità, da comportamento immorale e patologico, è diventata un’opzione di vita legittima.

Il dossier è così composto da una serie di saggi dello stesso Dott. Rizzo (“Si affaccia nella storia l’identità omosessuale”) e da Francesco Gnerre (sul rapporto tra letteratura e mosessualità), Nerina Miletti (sulla storia del movimento lesbico) e di altri studiosi come Vittorio Lingiardi e Francesco Bilotta (che lo scorso ottobre hanno partecipato alla Giornata di Studi sull’Omofobia che si è tenuta a Napoli) sul tema delle discriminazioni.

Gli antenati: Karl Ulrichs e Del Martin

karl ulrichs e del martinIeri la comunità omosessuale italiana ha ricordato Karl Heinrich Ulrichs (1825-1895), considerato “il nonno” del movimento omosessuale.

Sepolto nel cimitero dell’Aquila, come ogni anno viene commemorato nel giorno della sua nascita (in passato fu Massimo Consoli ad onorarne la memoria, da quest’anno è la fondazione a lui intitolata ad occuparsene).

Ulrichs fu il primo, nel 1862, a fare “coming out” (dichiarandosi, con un termine da lui stesso coniato, uranista) e ad occuparsi da un punto di vista scientifico di quella che poi venne definita “omosessualità” (anche se le sue teorie sul “terzo sesso” oggi sono decisamente antiquate).

La comunità gay mondiale piange, invece, Del Martin (87 anni). Del e la sua compagna Phillys sono state la prima coppia lesbica a sposarsi in California nel giugno scorso quando la Corte Suprema ha fatto cadere il divieto ai matrimoni gay.

Ma sono anche state, nel 1955, le fondatrici di ‘Daughters of Bilitis’, primo gruppo attivista lesbico americano e di ‘The Ladder’, il primo giornale lesbico.

“Soggette a rischio”: da Saffo a Virginia Woolf alla libreria Evaluna

danila dannaLa pulsione che spinge una donna ad amare un’altra donna ha avuto nella corso dei secoli molteplici espressioni e infinite censure, tutte ispirate a un’interpretazione del lesbismo come malattia, devianza o perversione.

Dal cristianesimo alla psicoanalisi quest’attrazione è stata condannata fino ad oscurarne anche le più alte manifestazioni letterarie. Il saggio “Amiche, compagne, amanti” di Daniela Danna, tenta di ricostruire in maniera sistematica la storia del lesbismo da Saffo a Virginia Woolf, riportando alla luce una vastissima produzione misconosciuta e svelando la vera ispirazione di noti classici.

Il libro pubblicato in origine da Mondadori nel ‘94 (riproposto un paio d’anni dopo negli Oscar) è stato ristampato in edizione integrale ed aggiornata dall’Editrice Uni Service nel 2003. […]

C’era una volta l’omosessualità

vita e cultura gay (cicero editore)Ciò che è difficile per chi è vittima del pregiudizio anti-omosesuale (che lascia libero chiunque di far quel che vuole purchè rimanga del privato) è ammettere che esista una quotidianità gay ovvero che l’omosessualità, come un filo rosso, corre lungo la storia dell’umanità, facendone parte.

A ripercorrere la storia e la cultura omosessuale (termine che in alcuni ambienti crea ilarità) è una raccolta di saggi edita da Cicero Editore e curato da Robert Aldrich (omonimo del famoso regista): “Vita e cultura gay. Storia universale dell’omosessualità dall’antichità a oggi”.

Considerata a seconda dei secoli vizio borghese ai danni delle classi inferiori, tollerata e poi perseguitata. “Inventata” dai greci ha trovato prima in Germania e poi Italia la sua terra d’elezione. Additata con termini iper-scientifici o, all’opposto, ai limiti dell’offensivo (sodomia, pederastia) e i cui “adepti” venivano comicamente appellati (urninghi, uranisti). Argomento di cui era meglio non parlare (ai tempi del fascismo) a minaccia per la famiglia e l’umanità: ancora oggi considerare la “normalità” dell’essere gay è un pensiero sconvolgente quanto rivoluzionario. […]

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