il logo dell’afan“Oh giovin fanciulle, dagli occhi ardenti che praticate camere buie e tesseramenti a.r.c.i., sì, avete bisogno di sole! e ve ne auguro tanto! perché, è sotto la sua metafora di verità, che possiamo illuminarci. Riilluminarci”

E’ attraverso un insolito comunicato in versi che i responsabili dell’AFAN - Associazione Femminelle Antiche Napoletane, comunicano al Comitato NapoliPride tutto il loro dissenso (“essenziale, per ogni buon dialogo”).

“La vostra sirena ‘da club per spogliarelliste’ - si legge nel comunicato - con chiome cotonate riccioli fonati e stella marinara ai lati; lascia veramente un sapore amaro: per quello che è, e fu, un simbolo di nobiltà del doppio, di quello che fu sacro”

In sintesi Luigi di Cristo e Ciro Cascina, presidente e vice dell’associazione, accusano gli organizzatori del Pride di non aver invitato al dialogo le femmenelle e di aver dimenticato il passato (“Il 28 giugno è una scarpetta col tacco che volò verso aggressivi aggressori. Di chi era quella scarpetta? Di una femmenella ‘americana’”) oltre che di “fantasiaccia” nel ritrarre una sirena nel logo dell’evento. In due parole: “cattivo gusto”.

> leggi il comunicato

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