napolipride 2009Il Comitato NapoliPride è sul piede di guerra: dopo il mancato appoggio della quasi totalità delle realtà ricreative gay campane alla manifestazione del prossimo 30 maggio, infatti tramite il sito ufficiale dell’evento, “diffida tutti gli operatori di serate destinate a pubblico gay lesbico e trans della Campania ad utilizzare la dicitura PRIDE se non autorizzati dal comitato organizzatore”.

Dopo il danno, quindi, la beffa: lamentando, infatti, di non avere i fondi per stampare i manifesti, il Comitato si affida al popolo di FaceBook affinchè l’evento abbia la più ampia partecipazione e, nel frattempo, minaccia di adire le vie legali verso chi “tenti di far credere alla comunità LGBTQ che esistano feste PRIDE che sostengano il Napoli PRIDE o altri Pride”.

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