divercitySu DiverCity, il sito del progetto omonimo di Arcigay Napoli in collaborazione con il Comune di Napoli, un interessante articolo su un fenomeno poco conosciuto come quello della prostituzione maschile.

Benché la prostituzione maschile sia diffusa nella città di Napoli al pari della prostituzione femminile e di quella transessuale, questo fenomeno non è mai stato oggetto di alcuna indagine scientifica né di particolare interesse per le politiche socio-assistenziali

Il fenomeno si sviluppa di pari passo con l’aumento dei flussi migratori. Infatti sono migranti che, più o meno continuativamente, si prostituiscono.

La concentrazione di prostituti in determinate aree della città ne fa dei veri e proprie enclave della prostituzione straniera, come l’area intorno la stazione centrale di Napoli, frequentata soprattutto da romeni e magrebini

Se i clienti sono spesso persone che vivono la propria sessualità in maniera nascosta, i prostituti si definiscono eterosessuali.

Nei contesti di origine, ove non esistono figure emancipate di persone omosessuali come nelle società occidentali, l’omosessuale è solo colui che ha un ruolo passivo nell’atto sessuale.

Il progetto DiverCity sarà presentato venerdì 16 alle 16.30 in una conferenza presso la Sala Multimediale del Comune di Napoli. L’incontro rientra negli eventi che Arcigay Napoli ha organizzato per la quarta giornata contro l’omofobia.

Infatti nel corso dell’incontro a cui partecipano tra gli altri Valeria Valente (assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli), Giulio Riccio (assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli), Pino Di Stasio (consigliere di RC della Seconda Municipalità di Napoli) sarà presentato il secondo rapporto “Un anno di omofobia a Napoli”

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